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Eve's pov

Quando questa mattina mi sono svegliata e ho letto sul telefono la data, sono quasi cascata dal letto.

Il primo maggio.

Primo maggio.

Maggio...

Ma come cazzo è possibile che siamo già a maggio? Sembra solo ieri che io e Aiden ci siamo messi insieme a febbraio e ora sono tre mesi che stiamo insieme.

E non solo, tra un mese finirà scuola e io quest'anno mi dovrò diplomare...cazzo, non so niente.
È da molto che non apro un libro studiando veramente ed ora mi sembra impossibile farlo.

Ma il mio ragazzo non la pensa allo stesso modo.

<<Amore smettila di lamentarti, non manca molto per la pausa, finisci questa espressione e avremo finito di ripassare matematica>>mi incoraggia accarezzando la mia schiena coperta per metà dalla vestaglia di seta rosa.

Come una bambina capricciosa, mi rifiuto di farlo e mugugno accasciandomi sul letto.
Io odio matematica e non capisco che senso abbia farla.

Non possiamo abolirla dalle scuole?

<<Eve ti prego, solo questa>>insiste sospirando pesantemente.

È qui dalle dieci del mattino ed è stanco almeno il triplo di me, considerando che questa mattina ha lavorato molto, ma io davvero non ci capisco un cazzo di matematica e non mi riesce.

Giuro di non farlo apposta.

<<Ti ho detto mille volte che non ci capisco nulla!>>sbotto, rialzandomi a sedere con un'espressione furente.

<<Ma te l'ho appena spiegato!>>ribatte esausto.

Lo guardo male, poi decido di giocare con la mia carta preferita.

<<Dai amore, sai che sono stanca, concedimi una pausa ora e poi non ti rompo più>>lo prego assumendo un'espressione da cane bastonato.

Mio padre sarebbe fiero di me.

<<Sei proprio una bambina>>.

<<Per favore!>>insisto allacciando le braccia attorno il suo collo.
Continuo a pregarlo mentre gli regalo dei dolci bacetti sul naso, finché, stanco del mio comportamento infantile, cede.

<<Oh grazie amore!>>urlo saltandogli addosso,   buttando per sbaglio i libri per terra.
Oh, che peccato.

<<Non sarà sempre così, non farti strane idee e non pensare di avermi in pugno>>specifica il mio marshmallow ammuffito preferito.
Certo, come no.

Lo lascio convinto, ma è ovvio che non è così.
Sono la sua ragazza, lui mi ama e non può vivere senza di me: certo che ce l'ho in pugno!

<<Va bene va bene>>.

Onestamente, è anche un po' colpa sua se non riesco a concentrarmi per fare i compiti.
Insomma, chi riuscirebbe a svolgere un compito avendo vicino una bellezza simile?

È impossibile non pensare ai mille modi in cui potremmo scopare se lui è accanto a me.

<<Eve no, ferma con quelle mani>>mi ammonisce quando le faccio intrufolare sotto la maglia per accarezzare i suoi pettorali.

Ha la pelle morbidissima e profuma di cocco. Mmh, buono.

<<Guarda che non ho fatto nulla, non c'è bisogno di essere così aggressivi>>mi fingo offesa, provando a scendere dal suo corpo, ma ovviamente me lo impedisce.

don't abandon meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora