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<<Papà, quando torna mamma?>>piagnucolo come una bambina, accasciandomi per metà sul tavolo.

Non mi piace quando deve fare i viaggi per lavoro, specialmente se quest'ultimi durano troppo e arrivano in un periodo in cui io ho bisogno di lei. Ma, essendo ormai un elemento importante per l'azienda per cui lavora, so che questi viaggi del cazzo aumenteranno ogni volta e io non potrò farci niente.

Che cavolo, odio il mondo del lavoro.

<<Neanche i gemelli sono così rompi cazzo>>sbuffa,appoggiando davanti a me le lasagne... mezze congelate.

Meraviglioso, la giornata di merda continua e ora ci si mette persino il pranzo, il mio pasto preferito.

<<Forse perché i gemelli sono ancora a scuola e non lo sanno?>>domando ovvia, <<E in più tu non sei da meno, ti ho sentito prima che parlavi con lei e le dicevi "Oh amore, già mi manchi. Non ce la faccio a vivere senza di te, Muah Muah">>aggiungo prendendolo in giro.

<<Fanculo io non faccio così>>si finge offeso e fa il broncio.

<<Sì invece, fai esattamente così>>ridacchio, masticando a fatica un pezzo di lasagna freddo come l' Alaska.
Non è il caso che gli faccia notare quanto sia pessimo in cucina, è molto permaloso e poi se ne renderà conto da solo.

Infatti, appena mette in bocca un po' di lasagna, fa una faccia disgustata e mi guarda con mezz'occhio, ma non accenna nulla. Poco orgoglioso eh.

<<Comunque, lasciando stare come amoreggio con mia moglie, che hai fatto oggi a scuola?>>domanda cambiando discorso.

Oh perfetto, mi serviva giusto una spinta.

<<Un cazzo di schifo. Iniziando dal fatto che ho scoperto di avere il ciclo, poi ho incontrato due volte in due lezioni Travis. Due! Capisci? Poi gli insegnanti hanno iniziato ad accennare agli esami, come se non avessi già abbastanza ansia, poi Sophia mi ha ignorata per stare con la sua fidanzatina, non ho potuto prendere il cibo buono in mensa e infine ho scoperto che la composizione che dovrò suonare alla celebrazione d'arte è più difficile della fisica>>mi sfogo, senza mai fermarmi per prendere fiato.

Mi sento meglio, ma avendo saltato il problema principale, non troppo.

<<Oh, vedo che hai avuto una giornata magnifica>>risponde sarcastico.

<<Già, e poi...beh ecco...>>cerco parole giuste con cui informarlo <<Ho litigato con Aiden questa mattina e sono un po' giù>>affermo abbassando il viso sul mio piatto, per non guardare la sua faccia.

<<Oh>>esclama sorpreso<<Quindi vi siete finalmente lasciati?>>domanda facendomi sgranare gli occhi e riportare lo sguardo su di lui.Ma che stronzo.

Ecco perché preferisco dire le cose a mamma. Solo quando si tratta di ragazzi però, del resto è un bravo, anzi, ottimo papà.

<<Ma papà!>>lo rimprovero.

<<Era solo una domanda, come sei permalosa>>sbuffa, ma alla mia occhiataccia smette di ridacchiare e si ricompone,<<E va bene, faccio il serio. Che è successo precisamente?>>.

<<Oh beh allora, da un po' di tempo qualcuno ci stava seguendo. Mi cercava a scuola, lo chiamava, ci seguiva quando uscivamo>>inizio e già mi interrompe.

<<Cosa?Perché non ce l'hai detto?>>domanda allarmato.

<<Perché tu e mamma eravate in lite per quella cosa e poi sai che mi sparerei piuttosto di coinvolgervi nei miei problemi>>ribatto.

don't abandon meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora