Aiden's pov
<<Non ti sembra un bellissimo posto?>>domanda con aria sognante, ammirando il paronama dalla piccola finestra.
All'inizio, quando siamo appena arrivati, non capivo perché amasse così tanto questo posto, così vecchio e brutto, ma nel momento esatto in cui ho messo piede all'interno della stanza, ho capito tutto.
La città di Atlanta poi, vista da quassù, è bellissima.
<<Sì, hai ragione>>concordo, avvolgendo il suo corpo con le mie braccia.
Da quando abbiamo fatto l'amore ieri, non riesco più a smettere di toccarla. Mi sembra di morire ogni volta che sono lontano da lei.
Probabilmente sto sviluppando una dipendenza affettiva, ma fanculo, se amarla vuol dire star male, allora spero di non guarire mai.
<<Ci credi se ti dico che tutto questo posto è stato arredato da mamma e papà?>>afferma senza staccare gli occhi dal paronama, <<In realtà questo posto l'ha scoperto papà, da adolescente, poi, quando è cresciuto e si è innamorato di mia madre, insieme hanno riaggiustato un po' qua dentro senza dare troppo sull'occhio>>spiega.
<<Hanno fatto un ottimo lavoro direi, insomma, da fuori sembra una casa infestata, invece, qua dentro sembra di stare in una villa lussuosa>>ribatto facendola ridacchiare.
<<Sì lo so, da fuori è un po' brutta, ma non potevano fare molto. Considerando poi che era un ospedale tanto tempo fa, hanno già fatto molto>>.
Annuisco, spostando gli occhi sulla stanza.
Le pareti bianche e beige si abbinano perfettamente al beige scuro del pavimento, nell'angolo infondo è situato un pianoforte bianco decorato con fiamme nere, al centro della stanza c'è un vecchio, ma non troppo, divano e il pavimento è ricoperto da un tappetino grigio.
È davvero splendida.
Mi allontano dalla mia ragazza decidendo di sedermi sul divano e pochi secondi dopo mi raggiunge anche lei, sedendosi sopra di me, facendomi sorridere compiaciuto.
<<Ti piace quindi?>>domanda di nuovo.
<<Sì, quando sarà mattina possiamo anche salire sul tetto se ti va>>propongo, facendola contenta.
Da quando siamo arrivati non fa altro che parlare di quanto sia bello il terrazzo, mille volte più di questa stanza, ma io ho insistito nel rimandare a domani mattina.
E poi, mi chiedo dove voglia andare con quel vestitino corto con il freddo che c'è fuori.
Poi si prende un malanno e il signor Dylan se la prende con me.
Meglio evitare.
<<Va benee>>accetta allungandosi per baciarmi la bocca.
<<Perché mi hai portato qui?>>domando d'improvviso.
<<Perché sì>>risponde vaga.
<<E che significato ha questo posto per te?>>domando ancora, facendole corrugare le sopracciglia.
<<Come mai tutte queste domande?>>.
<<Beh, non mi sembra un posto in cui ci si porta chiunque, tutto qui. Volevo solo sapere perché proprio io>>spiego, facendo le spallucce,<<Ma se ti da fastidio puoi anche non rispondere. Cioé, fai come vuoi>>mi affretto ad aggiungere facendola sorridere.
<<In effetti penso che dovresti farti i cazzi tuoi, ma siccome sei carino oggi, ti rispiarmo la mia acidità>>e allungandosi sul mio viso, aggiunge: <<Dandoti un bacetto>>.
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don't abandon me
ChickLit•Sequel di "the proof of our love" (Non è necessario leggere il primo libro, ma vi consiglio comunque di farlo per capire alcune cose) Rotto, ecco com'è il cuore di Aiden. È rotto,graffiato e spezzato. E così com'è il suo cuore, Aiden è un ragazzo s...
