<<Vuoi che ti compri il gelato?>>domando provando a trovare un compromesso, ma niente da fare, lei continua a tenere il broncio come una bambina.
Non voglio farla arrabbiare o comandarla,ma davvero non le fa bene bere birra dopo aver bevuto due o tre bicchieri di vino. Tra l'altro è pure troppo presto per ubriacarsi, insomma sono solo le tre di pomeriggio. Ma niente, questo lei non lo vuole capire.
<<Voglio andare a casa>>ribatte girando la testa verso il finestrino, cercando di ignorarmi.
<<E dai, abbiamo appena finito di pranzare, aspetta almeno due orette e poi bevi tutta la birra che vuoi>>provo a farla ragionare.
Amare una ragazza così testarda non è facile.
<<No>>.
Per niente.
<<Ti prego Eve>>sospiro mantenendo la mia calma <<Te lo chiedo per favore, avevo tanti progetti per questa giornata,ma se tu fai così non faremo niente>>aggiungo provando ad afferrarle la mano.
E stranamente me lo lascia fare.
<<Che tipo di progetti?>>domanda, senza però girarsi. So che è tentata di cedere, e so anche come farla cedere.
La conosco così bene che a volte questa cosa fa paura anche a me. Giuro di non averla mai stalkerata, l'ho semplicemente osservata per più di cinque anni.
<<Beh pensavo di andare al "Elegant Girls" o come si chiama, l'altra volta mi avevi detto che volevi andarci ma che non potevi perché i tuoi lavorano all'ora in cui sono aperti, quindi ho pensato di andarci insieme oggi. Anche se sarà un viaggio un po' lunghetto e non so se riusciremo a tornare per stanotte>>borbotto l'ultima frase, ma dubito che lei mi abbia sentito, poiché si mette a urlare entusiasta.
<<Oh mio dio, dimmi che non sto sognando!>>urla saltandomi, letteralmente, addosso.
Mi affretto a prenderla e mi assicuro che il volante dell'auto non le faccia male alla schiena, avvolgendo quest'ultima con entrambe le mani.
La mia ragazza intanto pensa solo a riempirmi di baci saltellando a cavalcioni su di me, mentre io cerco di non fare due cose: risvegliare il mio nemico e arrossire.
Più la seconda che l'altra, sapendo che qualcuno non perderebbe tempo a prendermi in giro per questo.
<<Non stai sognando>>rispondo sorridendo come uno scemo alla vista della sua felicità.
Anche se questo vuol dire passare ore e ore ad annoiarmi, farei di tutto e di più per lei. Specialmente se le fa dimenticare per un po' l'alcol.
<<Sappi di essere l'uomo perfetto, ora però partiamo e non perdiamo tempo. Devo comprare così tante cose che probabilmente non mi basteranno i soldi nella carta. Forse dovrei chiedere a mia madre di andare a ricaricarmela>>inizia a blaterare mentre io annuisco capendo la metà di quello che dice.
A volte Eve parla così tanto che è impossibile tenere il passo di quello che dice,ma sono contento che almeno lei si senta a suo agio nel parlare apertamente davanti agli altri, in questo caso a me.
Non dico di sentirmi a disagio a parlare con lei, anzi da quando ci frequentiamo sono diventato più aperto, per quanto dire due frasi senza bloccarsi possa permettermi di definirmi tale, ma in generale detesto conversare con la gente.
Da una parte ho paura di non essere ascoltato, dall'altra non lo so. L'altra parte che non mi permette di parlare apertamente con la gente è anonima, sia di nome che di aspetto.
L'unica cosa che so di lei è che mi fa male e senza di lei starei sicuramente bene.
STAI LEGGENDO
don't abandon me
ChickLit•Sequel di "the proof of our love" (Non è necessario leggere il primo libro, ma vi consiglio comunque di farlo per capire alcune cose) Rotto, ecco com'è il cuore di Aiden. È rotto,graffiato e spezzato. E così com'è il suo cuore, Aiden è un ragazzo s...
