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La serata va avanti in modo sereno e tranquillo tra chiacchere, complimenti rivolti a mia madre e al suo lavoro, domande infinite di Asher, sguardi timidi di Aiden e ovviamente litigi divertenti tra zia Diana e zio Kyle.

Ma quando arrivano le dieci si inizia a respirare tensione invece che ossigeno.

Le votazioni iniziano e mia madre tace, passando tutto il tempo a mangiucchiarsi le unghie e mordersi ripetutamente il labbro inferiore. Ha fatto andar via persino il rossetto.

<<Mamma>>la chiamo<<Smettila di torturarti le labbra e tremare come una foglia, ti sentirai male dopo>> la rimprovero.

Preferisco che vinca il padre di Melissa invece che vedere mia madre star male.
Infondo ha un talento incredibile e se va male questa opportunità, non importa, recupererà sicuramente.

<<Ho ansia, non mi parlare>> ribatte sgarbatamebte.
Sbuffo alzando gli occhi al cielo e decido di farmi gli affari miei: mia madre e l'ansia non vanno molto d'accordo e provare a parlarci quando lotta contro quest'ultima è inutile.

Pov's Olivia

<<Mamma>>mi chiama Eve<<Smettila di torturarti le labbra e tremare come una foglia, ti sentirai male>>mi rimprovera preoccupata.

Sono esattamente le stesse parole che continuano a ripetermi tutti, ma non ho intenzione di ascoltare nessuno di loro: quando ho ansia, per qualcosa di importante, mi sfogo sul e con il mio corpo e questo mio marito lo sa benissimo.
Per questo non dice nulla e si limita a tenermi la mano.

<<Ho ansia,non mi parlare>>rispondo bruscamente. Tanto non si offenderà, o almeno lo spero...

Riprendo a mangiucchiarmi le unghie, che tra l'altro mi sono costati centocinquanta dollari, in attessa delle premiazioni.
In teoria, i giudici, avrebbero già dovuto finire due minuti fa, ma evidentemente hanno scontrato qualche problema. O forse sono solo io quella troppo ansiosa.

Sbuffo quando completano i tre minuti di ritardo: sicuramente non sono io quella troppo paranoica,ma loro che per forza hanno qualche problema.

<<Vuoi un secondo round, piccola?>>domanda lo stronzo di mio marito che non si fa problemi a parlare in questo modo con Asher seduto sopra le sue gambe.
Perfetto,già gli somiglia di suo, se diventa anche pervertito come lui li butto entrambi fuori casa.

<<Stai zitto prima che ti arrivi un calcio dove non batte il sole>>lo minaccio.

Per fortuna siamo vicini vicini e nessuno ci ha sentito, o meglio mi ha sentito: con tutte queste mogli e mamme ricche e "perfette" intorno devo stare attenta a ciò che faccio e dico.
Verrei etichettata come una cattiva madre e verrei chiamata "maleducata" da tutti, come se una parola determinasse quanto i tuoi genitori ti abbiano educata.

Dico sempre ai miei figli che non gli deve interessare il giudizio degli altri, e per fortuna per ora mi hanno ascoltato tutti e tre, ma io sono la prima a non ascoltare le mie parole.
Purtroppo ho sempre dato tanto peso al giudizio della gente.

<<Dov'è che non batte il sole mamma?>>domanda, intromettendosi, Asher.

Eve fa bene a dire che è un impiccione.

<<Già mamma, dov'è che non batte il sole?>>scimmiotta Dylan.
Stronzo.

Lo è anche, anzi, soprattutto quando riesce a farmi sorridere. Odio quando lo fa: se sono arrabbiata o ansiosa non voglio che qualcuno mi faccia sorridere.
Preferisco calmarmi da sola,ma è impossibile con una peste, in questo caso mio marito, come lui.

don't abandon meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora