Dylan's pov
<<No, ho detto che tu ti siedi qui>>ordina fragolina indicandomi la sedia accanto allo sfigato di suo figlio.
Che bastardo, prima mi rovina la domenica, poi pretende pure di scegliere dove sedermi. Spero per lui che questa cena sia davvero importante o giuro lo prendo a pugni, anche se è il mio migliore amico da...quindici anni.
Cazzo, è passato così tanto?
Eppure sembra ieri quando io mi facevo tre ragazze al giorno per poi passarle a lui, che le scopava senza mai venire.
<<Amore stai calmo, non ti fa bene essere così agitato>>cerca di tranquillizzarlo il biondino.
Avevo sempre saputo che lui fosse tutt'altro che etero, ma lo stupido non riusciva né a capirlo né ad accettarlo, soprattutto a causa della sua famiglia, ignorante e omofoba.
Per questo per Sebastian sono sempre stato la sua famiglia, casa mia era casa sua e il mio letto è sempre stato anche il suo.
Siamo cresciuti insieme e ormai lo considero non un fratello, ma di più.
<<Papà posso sedermi su di te?>>domanda Frank facendomi il muso.
I suoi bellissimi occhi verdi chiaro mi ricordano tremendamente quelli di mio padre, che sono sicuro ora ci stia guardando dal cielo con il suo bellissimo sorriso disegnato in viso.
<<Ma certo amore>>rispondo sollevandolo con facilità. È troppo magro, gli dico sempre che deve lasciar stare le schifezze e mangiare sano ma non mi ascolta.
Che dire...tutto suo padre.
<<Ma perché papà è lì? Voglio sedermi io vicino a Aiden!>> si lamenta mia figlia quando ci raggiunge dal bagno insieme a mia madre, mia sorella e mia nipote.
Dio mio quanto sono belle.
Hanno indossato tutte lo stesso vestito: lungo fino a metà coscia, aderente, con la scollatura a V e con le spalline fini. L'unica cosa cosa che cambia è il colore e la lunghezza del vestito di mia figlia, ancor più corto di quello delle altre.
È bellissima, ma se quel coglione osa guardare un po' troppo dove non dovrebbe gli stacco gli occhi.
<<E invece ti stai lontana così come deve essere>>ribatto sogghignando, facendo ridacchiare i gemelli che non perdono l'occasione per farle la linguaccia.
Che bravi bambini che ho cresciuto.
<<Tranquilla tesoro il tuo posto è di fronte al suo>>si intromette lo sfigato fragolina.
Tale padre tale figlio.
<<Perché dovete decidere voi i posti?>>domanda Olivia imbronciata.
Il mio sguardo viene rapito dalla bellezza delle sue labbra luccicanti, dal suo sguardo attraente e dal corpo perfettamente fasciato dal vestito rosso fuoco.
Cazzo, non vedo l'ora che sia l'ora di dormire.
So già che faremo tutto tranne che dormire e la cosa mi piace.
<<Perché sì, ora tutti ai vostri posti o niente cena>> ordina il biondino.
Ma chi cazzo si crede di essere? A me gli ordini non li dà.
<<Invece che fare il comandino, diteci subito il motivo di questa stupida cena e per piacere Aiden smetti di guardare mia figlia>>borbotto scontroso girandomi verso di lui per fulminarlo.
<<Ma come hai fatto a vederlo?>>domanda incredula mia sorella, seduta di fronte a me, vicino a Sophia, seduta alla sua destra e Olivia, seduta alla sua sinistra.
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don't abandon me
Romanzi rosa / ChickLit•Sequel di "the proof of our love" (Non è necessario leggere il primo libro, ma vi consiglio comunque di farlo per capire alcune cose) Rotto, ecco com'è il cuore di Aiden. È rotto,graffiato e spezzato. E così com'è il suo cuore, Aiden è un ragazzo s...
