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<<Ragazze siete davvero molto gentili, ma non credo che una sbronza mi farà sentire meglio>>borbotta in difficoltà mia madre.

Mi chiedo come faccia ad essere sua figlia: io non rifiuterei mai di sbronzarmi. Motivo per il quale non voglio avere bambini.
O li adotto, o niente.

<<Su Olly non fare la guastafeste e goditi la serata, siamo qui per te>>la incoraggia Morgan alzando il suo calice di vino.

Parla lei che si ubriaca solo con il vino, perché, a detta sua, è più elegante.
Puro orrore per i miei occhi e le mie orecchie.

Sono passati tre giorni da quando mamma ha abortito e da quella mattina non facciamo altro che starle vicino e viziarla. Lei dice che non c'è né bisogno, che sta bene, ma so,anzi sappiamo che non è così.

Papà si è anche sentito in colpa pensando che la sua scelta di abortire fosse per colpa sua, ma ho impiegato esattamente sei ore e trentadue minuti per fargli capire che non è affatto così. Che la mamma voleva abortire fin dall'inizio e che l'unica cosa che l'ha fermata è stata la paura di pentirsene un giorno.

La stessa paura che l'ha fatta stare giù di morale fin'ora.

Ma grazie a questa serata tra sole donne, c'è da aggiungere donne super fighe, riuscirà a star meglio.

Lo spero.

<<Concordo,abbiamo già tre guastafeste>>guardo il gruppetto di zia Diana, Sophia e Teresa <<Non ne vogliamo altre>>aggiungo pregandola con lo sguardo.

<<Non siamo delle guastafeste, semplicemente ci teniamo al nostro stomaco>>si difende Teresa, facendo annuire le altre.

Balle, tutte balle. In una serata come questa nemmeno le astemie più astemie rifiuterebbero una sbronza.

Neanche il mio ragazzo lo avrebbe fatto, peccato non sia qui...

<<Dai mamma, fallo per me>>la prego ignorando l'affermazione della mia amica.

<<E va bene, ma a fine serata dovrete chiamare Dylan perché non potrò guidare e Diana deve già guidare la sua macchina>>.

<<Ma è una serata di sole ragazze e sappiamo benissimo quanto il signor Dylan non perderà tempo a rubarti da noi>>ribatte Morgan facendo il broncio.

<<Siete voi che volete farmi bere>>ribatte alzando le spalle, con un sorriso furbo stampato in viso.

Se pensa di cavarsela così,non mi conosce affatto bene.

<<Non importa, chiameremo il mio ragazzo che non oserà rovinarci la serata. Ora bevi e divertiamoci>> mi intrometto facendole alzare gli occhi al cielo.

<<Ok ok, mi avete convinta. Sono vostra per sta sera>>finalmente cede e beve quel maledetto bicchiere di vodka.

Brava la mia mamma.

Brindiamo tutte insieme, persino quelle stronze astemie che si sono prese la coca cola e ci diamo ai gossip aspettando che l'alcol faccia il suo affetto.

<<Come va con Amber tesoro?>>domanda mia madre, rivolta a Sophia.

<<Bene, stava per venire oggi, ma sua nonna si è sentita poco bene ed è dovuta restare con lei>>spiega.

<<Spero stia bene>>borbotta zia Diana preoccupata. So che ha conosciuto la famiglia di Amber qualche settimana fa, rendendo Sophia la persona più felice al mondo.

Mi ha parlato della loro cena per ore e ore al telefono, inutile dire che oltre a parlarmi dell'incontro mi ha anche trattenuta per rendermi partecipe dei suoi film mentali.

don't abandon meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora