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Aiden's pov

"Piccolo ti va di fare un gioco?"domanda sfoggiando il suo più bel sorriso.

È così carina la signorina Beer è sempre così gentile e giocosa con me! Le voglio tanto bene.

"Siii" esclamo entusiasto.

"Adesso chiudi gli occhi e riaprili quando te lo dico io, ok?".

"Ok!" annuisco chiudendo gli occhi.

Tengo stretto Bobby, il mio orsetto preferito, e con l'altra mano tengo quella della signorina Beer mentre mi porta da qualche parte.

Non vedo l'ora di sapere dove mi porterà!

"Ok amore, ora aprili!"esclama sul mio orecchio.

Obbedisco e apro i miei occhi, ma al posto della signorina Beer vedo un'altra donna....Eve.

Apro di scatto gli occhi e mi tiro su ,vomitando poi sul secchio appoggiato a terra.
Merda, è quasi del tutto pieno.

Sbuffo alzandomi dal letto, tutto sudato e caldo come il fuoco, e mi incammino verso il bagno.
Accendo la luce e entro dentro la doccia,senza togliere i pantaloncini del pigiama.

Apro l'acqua calda e immergo la mia testa sotto ad essa, bloccando l'ennesimo conato di vomito.
Non avrei dovuto stare sotto la pioggia.
Kyle aveva ragione.
Mi accoscio per terra e mi massaggio le tempie per alleviare il dolore,o almeno l'intento è quello.

Con tutti i pensieri che ho in mente dubito che mi passerà questo mal di testa di merda.

Ho passato cinque giorni d'inferno, tra incubi terrorizzanti e pensieri orrendi, ma la cosa che più mi ha distrutto è stata la sua assenza.
Perché non è venuta da me? È stata lei a sbagliare, eppure,da bravo sottone quale sono, ho fatto finta che non fosse successo niente nonostante stessi morendo dentro.

Poi però dopo quella sera non si è fatta sentire neanche con una chiamata.

Anche se la mia mente continua a elaborare pensieri cattivi su di lei, sul suo comportamento simile a quello di lei, la voglio vicino a me.

Anche se mi fa male.
La amo e la voglio al mio fianco. Sempre.

Chiudo gli occhi e lascio che alcune lacrime scorrano lungo il mio viso.
Ho sempre odiato piangere, mi ricorda quei momenti, eppure non riesco a farne a meno.
Sembro uno stupido bambino.

"non piangere, ti sto solo accarezzando" mi ripeteva sempre.

Annuivo, ma sapevo che non era vero.

Non erano solo carezze e io lo sapevo, ma non potevo dirlo a nessuno: non mi avrebbero aiutato.
Se non lo aveva fatto mia madre, perché avrebbe dovuto farlo qualcun altro?

A ripensarci provo una rabbia incontrollabile.

Lei che doveva solo amarmi e prendersi cura di me,lei che era la mia cara mammina, lei che amavo con tutto me stesso....lei che aveva rifiutato di credermi e aiutarmi.

Loro che mi avevano distrutto.
Loro che mi avevano fatto odiare il mio corpo, il mio sesso.

Le odiavo.

Le odio tutt'ora e lo farò per sempre.

<<Aiden>>mi chiama una voce preoccupata.
Riconosco subito a chi appartiene: Eve.

Apro gli occhi di fretta e me li strofino, ma niente, la sua figura non se ne va.

<<Eve?>>domanda la mia voce indebolita dal pianto.

don't abandon meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora