Cassian si alzò dal proprio giaciglio con una sensazione di pesantezza sullo stomaco e un terribile mal di testa ad attanagliarlo.
Era di pessimo umore a causa dell'arterco avuto la sera prima con il padre, il mal di testa peggiorava solo la situazione.
Uscì dalla tenda senza nemmeno indossare qualcosa per coprirsi dal freddo, in quel momento era l'ultimo dei suoi pensieri.
Il leggero vociare del villaggio lo investì causandogli molto disappunto e fu costretto a coprirsi le orecchie con le mani per cercare di non far scoppiare la testa dal dolore.
Camminò fra le tende guardando in giro intorno a sé; doveva ammettere che intimamente aveva sempre cercato, fra i membri del villaggio, il suo compagno di vita.
Per quanto odiasse l'idea di legarsi ad un Omega, il suo lato Alfa lo spingeva a cercarlo, anche se velatamente; ciò nonostante gli era già chiaro che il suo futuro compagno non vivesse nel loro territorio. Quello che lo preoccupava maggiormente era che il suo compagno potesse trovarsi in un altro branco e ciò avrebbe causato non pochi problemi.
Guardandosi intorno notò un gruppo di bambini che si rincorrevano l'un l'altro con dei faccini allegri. Cassian sorrise a quella vista, ripensando alla propria infanzia felice e spensierata, nella sicurezza del proprio branco e della propria famiglia.
Al centro del villaggio vide la figura di suo padre stagliarsi in mezzo alle altre, tutte indaffarate quanto lui; il ragazzo tentennó un po' prima di avvicinarsi e metterglisi al fianco.
Cassian < Come sta la mamma? >
Il grande Alfa Caino rimase inizialmente in silenzio a controllare alcune carte, prima di chiuderle e guardare negli occhi il figlio.
Caino < Le c'è voluto un po' ma alla fine si è calmata >
Il ragazzo annuì silenzioso ma con la mente piena di pensieri contrastanti: da una parte voleva continuare ad esplorare il territorio, ma dall'altra non voleva offendere il padre.
Cassian < Padre, voi davvero desiderate che io trovi il mio compagno? >
L'uomo lo guardò con l'affetto negli occhi anche se non gli rivolse alcun sorriso o altro gesto d'affetto.
Caino < Sarebbe mio piacere sapere che tu non sia solo e che abbia dei cuccioli >
Il giovane annuì, guardando il villaggio in movimento, poi gli espose i dubbi che lo tormentavano da diverso tempo.
Cassian < Temo che non si trovi nel nostro territorio e che non faccia parte del branco >
Caino seguì le parole del figlio, notando anche lui che fino ad ora, Cassian non aveva dimostrato interesse per nessuno del branco; in realtà anche l'anziano Alfa aveva vagliato questa possibilità.
Caino < Vai dalla guaritrice, ti darà qualcosa che ti aiuterà nella tua ricerca>
Cassian non perse altro tempo e si rivolse verso il posto più lontano del villaggio, al limite con il bosco, luogo dove era posta la capanna della Sciamana del branco.
Appena si avvicinò alla tenda, notò subito l'enorme teschio di alce appeso proprio sopra l'entrata.
Entrò senza attendere un invito, con la sua solita sfrontatezza di un Alfa cresciuto da Alfa.
Al centro c'era una donna dalla pelle scura come i chicchi di caffè, i capelli erano ricci e tenuti in disordine; indossava una veste attillata sul seno e molto lunga, tanto che nella sua posizione inginocchiata, non erano distinguibili le sue gambe. Il suo trucco risaltava la sua bellezza giovanile ed eterea, non naturale, tipica delle servitrici della dea della luna.
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Non come gli altri
Hombres LoboCassian è un Alfa, il futuro capo di un grande e potente branco. Come ogni Alfa deve trovare un compagno con cui condividere ogni aspetto della propria vita, tuttavia la Dea della Luna ha in serbo altro per lui. Elias non è un lupo come tutti gli al...