Cap. 16

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Erano passate 24 ore dall'inizio della tempesta ed ormai era quasi impossibile distinguere il giorno dalla notte; le nubi erano, infatti, così fotte e scure da impedire a qualsiasi raggio di sole di passare oltre.

Elias non si era mosso di un centimetro da quando era uscito dalla caverna, rimanendo a vegliare sulla pianura in cerca di un possibile assalitore.

Molto spesso i suoi lupi si erano affacciati per poter anche solo ammirare la tenacia e la forza del proprio capobranco, meravigliati, inoltre, dal suo spirito combattivo.

Tuttavia c'era chi non era per niente d'accordo con la decisione del Delta ed era rimasto tutto il tempo a vegliare sulla figura scura poco fuori la grotta.

Cassian se ne stava seduto sulla roccia fredda con le braccia incrociate al petto e un cipiglio a offuscarne i giovanili tratti.

Chiunque, passandogli accanto, poteva sentire l'intenso odore di rabbia che emanava il giovane Alfa.

Però fu la Sciamana ad avvicinarglisi per parlare e mettere in chiaro la loro situazione a dir poco precaria.

Sciamana < Elias non può continuare per sempre >

Cassian non la guardò nemmeno quando gli si sedette accanto, preferendo non distogliere lo sguardo da quel cocciuto lupo che, purtroppo, era suo compagno.

Cassian < Non durerà per sempre questo tempo di merda >

Il tono che proruppe dalla sua bocca era talmente basso e rabbioso che persino alla donna parve di avere uno sconosciuto al proprio fianco.

Rimasero qualche secondo in silenzio prima che il giovane ponesse una domanda alla guaritrice.

Cassian <Non avrà il calore, non è vero?>

Sciamana < Il suo corpo sta concentrando tutte le proprie energie per sostenere lo sforzo di rimanere sotto quella tempesta. Perciò dovrai attendere due mesi per il suo calore, come per il tuo >

L'Alfa emise un sonoro sbuffo dal naso che fece intendere perfettamente la sua frustrazione in merito a tutta quella situazione.

Cassian < Perché non rimane all'entrata? Perché deve stare sotto la pioggia? >

Sciamana < Non te lo ha spiegato? >

Il silenzio ottenuto in risposta fu abbastanza eloquente per capire la risposta.

Sciamana  < L'acqua lava via gli odori, se stesse sotto la roccia della caverna, il suo odore non riuscirebbe a raggiungere l'esterno. Così facendo ha più possibilità di successo; inoltre è più probabile che i Solitari lo vedano e stiano alla larga >

Cassian, il quale aveva portato l'attenzione sulla sua interlocutrice, tornò ad osservare il Delta seduto fuori l'entrata, col pelo bagnato fradicio e le orecchie dritte sul capo.

Cassian < Perché proprio lui? Perché proprio io? >

Sciamana < La dea Luna ha un progetto per voi due, dovete solo capire qual è la strada giusta da seguire >

Il giovane non si sentì in alcun modo rassicurato da quelle parole; al contrario non si sentiva né all'altezza né tanto meno pronto ad affrontare qualsiasi cosa lo aspettasse.
Tuttavia era a conoscenza del fatto che Elias non potesse continuare in quel modo.

Così, senza aggiungere parola, si alzò da terra e si diresse verso il proprio compagno, deciso nel portarlo all'asciutto.

Appena mise anche solo un passo fuori dalla caverna, Cassian venne letteralmente investito da acqua e vento che, come enormi blocchi di roccia iniziarono a pesargli sulla schiena, sulle spalle e sul viso.

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