Cap. 39

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Elias lasciò che Caino se ne andasse senza opporsi minimamente; guardò semplicemente Sysper e Quoter tentare di fermarlo senza successo.

Si sentiva sconsolato e senza forze; rivelare ciò che aveva fatto non solo aveva bloccato il suo calore da Alfa ma lo aveva prosciugato di ogni energia e voglia di combattere.

L'odio che provava per sé stesso era tornato ancora più travolgente.

Per un secondo l'idea di alzarsi e di scappare nei Territori Senza Nome gli parve così appetibile che si era già messo in piedi, pronto per correre via; solo l'idea di Cassian e di non poterlo abbandonare lo convinse a rimanere e riprendere a camminare.

Sysper e Quoter si voltarono appena sentirono i suoi passi pesanti e, lanciandosi uno sguardo d'intesa ripresero a seguire il capobranco.

Elias non rivolse parola a nessuno per tutto il viaggio e alcun lupo osò cercare di intavolare una discussione con lui.

Anche quando scese la notte e il gruppo si accampó in una piccola grotta fra le montagne, Elias rimase completamente in disparte, senza aprire bocca o accennare a muoversi dopo essersi seduto.

Più passavano le ore più Quoter e Sysper sentivano la preoccupazione salire in loro fino alla testa; già di per sé un Alfa risulta imprevedibile durante un periodo depressivo, chissà un Delta...

Tuttavia passarono altri due giorni e il gruppo raggiunse il villaggio dei Sitsu, posto su una piana fra le montagne.

Ad accoglierli ovviamente giunsero i Beta del branco i quali li scontrarono immediatamente presso il loro capo, Zut.

La sua tenda era molto grande, costellata di ossa di stambecchi e altri animali di montagna.

Solo Elias vi entrò, scoprendo l'Alfa ad aspettarlo con al proprio fianco una bella Omega dai capelli bianchi come la neve e i gli occhi simili alla rugiada del mattino.

Zut < So perché sei qui, quello che ha fatto Terry ai Quoter è orrendo... >

Elias avanzò, con il mutismo completamente dimenticato e una improvvisa forza di volontà a riempirgli il petto, all'interno della tenda fissando negli occhi il maggiore.

Elias < Allora saprai anche che non accetterò un "no" come risposta >

Zut scosse la testa sospirando e socchiudendo gli occhi come si fa con i bambini capricciosi.

Zut < Questa guerra è a dir poco assurda, coinvolgere tutti i branchi per una disputa fra due persone > :

Elias < Ti assicuro che non lo farei se Terry per primo non avesse chiesto l'appoggio dei branchi del mare >

Nonostante l'insistenza del Delta, Zut fu inamovibile, non avrebbe mai permesso al suo branco di entrare in guerra per motivi che nemmeno erano stati ufficialmente chiariti.

Per tanto, due ore dopo, Elias uscì dalla tenda più frustrato che mai, digrignando i denti e stringendo i pugni; Quoter, appena lo vide lo raggiunse immediatamente, poggiando le delicate mani sul suo avambraccio.

Quoter < Non ha accettato, vero? >

Elias scosse la testa affranto, sospirando e creando nuvolette di vapore caldo.

Elias < C'era da aspettarselo, ma non possiamo combattere da soli, se Terry ha dalla sua parte altri due branchi non possiamo contare solo sui Quinzai... li porteremmo solo al massacro >

L'Omega poté chiaramente leggere nel tono del maggiore tutta la sua disperazione e fu allora che decise di giocarsi la sua carta, doveva quantomeno tentare.

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