Cap. 9

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Ad Elias prese il panico poiché la situazione nella quale era capitato gli era del tutto estranea, poco familiare; si sentiva messo alle strette da regole non proprie.

Un qualsiasi animale messo all'angolo può reagire in soli due modi: attaccare o fuggire, è un istinto insito in qualsiasi essere, persino nei predatori

Per fortuna il moro mantenne in sé un minimo di lucidità e scelse ciò che sarebbe stato meno rischioso, ovvero scappare.

Con uno scatto degno di un agile cervo, Elias corse verso la vegetazione, entrando senza alcuna esitazione, percependo il cuore scoppiargli nel petto.

Cassian lo guardò addentrarsi nel bosco senza nemmeno alzarsi da terra, inerme, quasi asettico.

Erano troppe le emozioni per poter anche solo pensare di poter muovere un muscolo.

Purtroppo il suo stato torpore fu bruscamente interrotto da Caino, il quale con sguardo pieno di ira e risentimento fissò negli occhi suo figlio, mentre lo afferrava per le spalle nude.

Caino < Lo conosci non è vero? Chi è? Perché ti ha salvato? >

Il castano non rispose, ancora troppo confuso e spaventato.

Più per frustrazione che per vera collera, Caino colpì il figlio col dorso della mano, facendo sì che cadesse di nuovo a terra con il viso arrossato e la propria mano poggiata su di esso.

Cassian guaí per l'aggiunta di quel dolore a quello delle ferite inferte da Tranio, ma si costrinse a rispondere all'ex capobranco.

Cassian < L-lui... lui è il mio compagno >

Meridio a quelle parole ringhiò alle proprie spalle, verso il branco, intimando a tutti di tornare alle proprie abitazioni e di lasciare loro la privacy necessaria.

Caino invece rimase muto a quelle parole ma la rabbia, lentamente, sembrò sparire dal suo sguardo.

Caino < Hai affermato di non esserti unito al tuo compagno >

La sua voce era calma, senza rancore e con un leggero velo di curiosità a toccarne le note.

Cassian abbassò il capo, vergognoso di sé stesso.

Cassian < Perché è così, lui non sa nemmeno cosa significhi avere un compagno, ma sono sicuro che sia lui! >

Meridio < Cosa stai aspettando allora? Solo tu puoi impedirgli di lasciare il territorio! >

Caino rivolse uno sguardo d'intesa al Beta, per poi annuire al figlio, che li guardava un po' confuso.

Caino < Riportalo qui >

Il giovane Alfa si alzò lentamente da terra, mugolando di dolore, poi cercò di correre come poteva nella direzione di Elias.

Avanzò incespicando più volte nei propri piedi e sentendo fitte di dolore in ogni muscolo del corpo, i segni dei morsi erano visibili sulla sua pelle.

Raggiunse il ruscello e per sua fortuna Elias era proprio lì, fermo a riprendere fiato con i piedi immersi nell'acqua limpida.

Cassian < Elias! >

Il moro trattenne il fiato e si voltò lentamente verso il più piccolo, il quale lo raggiunse fra le acque.

Cassian < Non te ne andare, abbiamo bisogno di te >

Elias guardò il ragazzo dritto negli occhi; sembrava mantenesse la sua fredda sicurezza, ma l'Alfa poteva percepire l'agitazione del compagno, anche se ben mascherata.

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