Nel silenzio della notte, sulle sponde di un lago dalle acque cristalline, sei bellissime donne tutte diverse tra loro si riunirono dopo anni.
Ognuna di loro era conosciuta con un unico nome: Sciamana.
Bellezze varie ed eteree, servitrici fedeli della Dea della Luna e custodi del suo sacro codice, nonché intermediari fra il volere della Dea e i branchi.
Si posizionarono in cerchio, affinché ognuna di loro potesse vedersi l'un l'altra; nella mano sinistra reggevano i propri bastoni, ognuno con simboli del branco a loro affidatogli.
La prima fra di loro a parlare fu una donna dalla pelle scura come la notte, avvolta in pesanti vesti e con al collo un velo nero per ripararla dal sole cocente.
Il naso era decorato da diversi frammenti di ossa, mentre ai polsi bracciali di oro puro e pietre magmatiche incastonate in essi.
< Avete visto anche voi cosa accadrà, ebbene: dovremmo prepararli a ciò che verrà? >
La Sciamana del branco dei desertici era una donna dal carattere forte ma rigido quanto le terre che rappresentava.
Colei che si curava dei Giotun si fece avanti, con voce sicura ma soave e dolce.
< Non è compito nostro informarli precisamente del corso degli eventi, possiamo solo mostrargli la profezia che li riguarda >
Quella di loro, i cui piedi erano sporchi di sabbia e le conchiglie decoravano la chioma, uní le mani e sospirò con aria preoccupata.
< Il solopensare alla guerra che verrà mi sento male! Forse Elias potrebbe evitarla! Perché non ne parliamo con lui? >
La servitrice dei Giotun le rispose con rammarico, stringendo fra le mani il bastone e distogliendo lo sguardo.
< Lui ne sarà il fulcro, non possiamo permetterci di cambiare il corso degli eventi: la nostra isola sarà sconvolta dalla guerra, il sangue dei nostri branchi riempirà le valli ed Elias non potrà fare nulla perimpegirlo >
Tutte le donne erano sconfortate, la sensazione di impotenza le corrode come acido nello stomaco.
La Sciamana dei Desertici prese a giocare distrattamente con le collane dentate al proprio collo, riflettendo nel tentativo di trovare una soluzione.
Fu allora che la serva della Luna dalla pelle bianca come il latte del branco Sitsu focalizzó il proprio sguardo su di un dente di lupo appeso alla collana della Desertica.
< E se... facessimo intervenite le lupe oltre i Grandi Monti? >
Al solo porre quella domanda le altre trattenero il fiato e fecero versi quasi strozzati; sconvolte fecero un passo indietro e alcune presero a scuotere la testa.
La Giotun pose una mano sulla spalla della bianca e le rispose con fare apprensivo.
< Non possiamo permetterci di attirare l'attenzione di quegli esseri, la Dea le ha bandite per un motivo! >
< Ma potrebbero aiutarci! La nostra gente morirà e noi non possiamo rimanere ferme a non fare niente! >
La Sciamana l'abbracció stretta, circondandole le spalle, e le accarezzó i capelli per confortarla.
< Faremo qualcosa, troveremo un modo per prepararli al meglio, non li lasceremo a loro stessi >
La Desrtica annuì sarcastica prima di avvicinarsi alle due.
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Non come gli altri
Hombres LoboCassian è un Alfa, il futuro capo di un grande e potente branco. Come ogni Alfa deve trovare un compagno con cui condividere ogni aspetto della propria vita, tuttavia la Dea della Luna ha in serbo altro per lui. Elias non è un lupo come tutti gli al...