Cassian si sentì svenire alla vista di quei due occhi color ametista, che lo osservavano attenti.
Perse l'equilibrio delle zampe anteriori, trovandosi con il muso schiacciato al suolo e la coda all'aria; nonostante lo schianto, non smise per un solo attimo di fissare quelle magnifiche pietre.
Un pensiero fisso gli martellava le tempie ancora più forte del mal di testa con il quale si era svegliato:
Mio, compagno
Queste parole gli rimbombavano nel cervello come un eco continuo di un grido lontano.
Appena si riebbe si alzò in piedi e, seguendo il suo primario istinto di Alfa, balzò oltre la carcassa dell'orso e saltò sulla schiena dell'altro lupo, per sottometterlo.
Purtroppo per il giovane Alfa, il grande lupo non era dello stesso avviso e con uno scossone se lo levò di dosso.
"Ti sembra questo il modo di trattare chi ti ha appena salvato la vita?"
Cassian rimase leggermente interdetto davanti a quell'atteggiamento indifferente e scontroso, così si fissò attentamente la pietra al collo, notando quanto brillasse forte.
"Tornatene a casa ragazzino, questa non è la zona adatta ad un cucciolo"
Dicendolo, il lupo dal pelo nero si distese a terra e iniziò a mangiare con voracità la carne dell'orso.
Il più piccolo fece internamente una smorfia di disgusto guardandolo mangiare quella carne dura e piena di grasso. Si avvicinò lentamente al più grande tenendo il muso basso, tentando di non infastidirlo più del dovuto.
"I-io sono Cassian"
Il maggiore non gli rivolse nemmeno uno sguardo, continuando a mangiare gli organi dell'animale.
"Elias"
Gli disse solo questo, ma al giovane Cassian sembrò che tutto l'universo chiamasse quel nome, come se ogni singola creatura del creato cantasse inni a quel nome. Già lo adorava.
Si avvicinò alla carcassa e si distese poco distante dal lupo, poi tentò di affondare le fauci nella carne ma Elias bloccò la sua azione morsicandogli il fianco.
Cassian guaí più dalla sorpresa che dal dolore, intuendo poi il significato di quel gesto: prima si sarebbe servito Elias, il più forte e grande dei due, poi Cassian si sarebbe potuto avvicinare.
Così l'Alfa abbassò le orecchie sotto lo sguardo feroce di Elias, sentendosi stranito dal suo stesso atteggiamento; mai nella sua vita di Alfa figlio del capobranco, aveva dovuto attendere per pranzare o sottomettersi a qualcuno che non fosse suo padre.
Elias guardò il più piccolo abbassare le orecchie e leccargli dolcemente il muso nel tentativo di ingentilirlo, per poi tornare a mangiare sentendo un piccolo sbuffo provenire dall'Alfa al suo fianco.
Non sapeva perché gli stesse permettendo di rimanere, non sapeva nemmeno perché lo aveva salvato; si voleva convincere che volesse solo mangiare la carne dell'orso e che il piccolo Cassian si fosse trovato lì per caso, ma sapeva che qualcosa in lui l'aveva spinto ad uccidere la bestia con tale violenza per salvarlo.
E sapeva anche che non lo avrebbe scacciato, o tanto meno, ucciso.
Mangiò finché non fu sazio e si ritrasse leggermente per lasciare che Cassian si servisse; notò l'ugiolio di leggero disgusto provenire dalla gola del lupo, lo ignorò continuando ad osservarlo.
Dopo un po' anche Cassian riempí lo stomaco e si voltò verso il lupo nero.
"Grazie, per avermi aiutato"

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Non come gli altri
WerewolfCassian è un Alfa, il futuro capo di un grande e potente branco. Come ogni Alfa deve trovare un compagno con cui condividere ogni aspetto della propria vita, tuttavia la Dea della Luna ha in serbo altro per lui. Elias non è un lupo come tutti gli al...