Cap. 20

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Ormai la luna aveva abbracciato la terra da diverse ore, la brina aveva preso a brillare sui filamenti d'erba e il fiato caldo dei due lupi si infrangeva nel vento.

La febbre di Elias era aumentata esponenzialmente, tanto che i tremori gli impedivano di alzarsi o anche solo spostare il muso dal freddo manto d'erba.

Cassian gli si era posto a fianco, nel vano tentativo di dargli conforto, consapevole che non sarebbe mai riuscito a spostare quella enorme mole che era il proprio compagno.

Ormai il giovane aveva iniziato a temere che il grande lupo nero non avrebbe passato la notte e che la dea fosse giunta solo per portarlo con sé.

Improvvisamente un passo veloce fece scattare in allerta i sensi dell'Alfa e la sua vista da cacciatore individuò la figura di un Delta dal manto bianco come il latte.

Cassian ringhiò vistosamente quando Ricky gli si avvicinò a passo svelto.

Ricky "Vi ho cercato ovunque"

Cassian "Forse il tuo olfatto non è dei migliori, Delta"

Il lupo bianco soppesó le parole dell'altro senza mostrare un minimo accenno di offesa; solo dopo svariati secondi nei quali i due lupi si lanciavano occhiate l'un l'altro, Ricky spostò la propria attenzione sul capobranco.

Ricky "Da quanto ha la febbre alta?"

Il Delta chinò il muso verso quello nero di Elias ma venne prontamente allontanato da un veloce, anche se maldestro, tentativo di morderlo da parte di Cassian, il quale gli ringhiò contro:

"Cosa ti importa?"

A quelle parole i denti del lupo bianco vennero scoperti e le orecchie si piegarono all'indietro.

Ricky "Sta male e tu mi sei d'intralcio, togliti di mezzo"

Cassian non si sarebbe mai allontanato di sua iniziativa, piuttosto avrebbe aperto una lotta contro il Delta pur di non dargli ascolto; tuttavia il suo corpo si mosse contro la sua volontà obbligandolo a lasciar spazio al Delta.

Ancora una volta il giovane si ritrovò ad odiare il potere che i Delta potevano esercitare persino su di lui e di come non potesse fare nulla per opporsi.

Immediatamente Elias, privo di forze e sensi, venne caricato sulle spalle di Ricky, il quale si diresse a passo svelto verso la capanna della sciamana; questa, appena li vide si mise subito all'opera.

Passarono due settimane e il villaggio era ormai completamente ricostruito, Elias si era ripreso completamente e lo stesso valeva per Ricky, il quale aveva letteralmente conquistato i cuccioli del branco; questi, infatti, passavano ore ed ore a giocare col più grande, lasciando agli adulti un po' di respiro.

Cassian sembrava l'unico a non sopportare nemmeno la presenza del Delta suo coetaneo, causando in diverse occasioni violenti liti con Elias, il quale non sopportava l'atteggiamento indisponente del minore.

Una sera Caino, Meridio e la servitrice della dea si ritrovano a parlare del capobranco e del suo compagno.

Sciamana < Sono una causa persa >

La donna teneva la testa appoggiata al proprio gomito ad enfatizzare la propria disperazione nel ricordare una discussione avvenuta quello stesso pomeriggio fra Elias e Cassian.

Caino < Devono solo imparare a convivere l'uno con l'altro >

L'ex capobranco sorseggiava tranquillamente del vino standosene sdraiato a terra con la testa appoggiata al tronco sul quale sedevano i propri interlocutori.

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