Il Delta correva attraverso la vegetazione, sentendo chiaramente i passi veloci del Beta dietro di lui.
Fortunatamente Elias, in quanto Delta, possedeva una velocità e forza maggiori di quella di ogni altro lupo; così dopo non molto il lupo nero riuscì a seminare l'altro e a correre fino ad una altura rocciosa.
Si nascose silenziosamente dietro ad un cumulo di rocce e attese osservando da una piccola fenditura.
Rimase immobile acquattato a terra mentre osservava il lupo guardarsi intorno circospetto e iniziare a camminare lentamente; stette lì finché l'altro non si avvicinò a sufficenza e con uno scatto gli fú addosso.
Il Beta tentò inutilmente di difendersi ma finì ben presto sotto il peso del possente avversario, il quale gli ringhiava minaccioso e con gli occhi viola brillanti.
"T-ti prego, non volevo minacciarti, vengo in pace"
La forte voce di Elias irruppe nella testa del povero e giovane lupo, che quasi tremò per la forza di questa.
Elias "Chi sei? Cosa vuoi?"
"Mi chiamo Corbak, sono il futuro Beta del branco Giotun, tu sei il Delta di cui mi ha parlato Cassian?"
Elias, sentendo quel nome, si levò dal corpo di Corbak e lo guardò tenendo le orecchie dritte sulla testa; al contrario di Corbak che le teneva leggermente piegate e si muoveva con lentezza.
Corbak: "L'Alfa Cassian mi ha parlato di te, sei il suo compagno, giusto?"
Elias lo guardò un po' di spiego, piegando leggermente la testa verso un lato e guardando, quasi curioso, il lupo.
Corbak ricambiò lo sguardo, notando lo strano silenzio dell'interlocutore.
Corbak: "Sai cosa sia un compagno?"
Il Delta non fece in tempo a rispondere che l'attenzione di entrambi fu catturata da una serie di ululati provenienti dal territorio del branco.
Corbak, da esemplare Beta qual'era, corse immediatamente verso il territorio, lasciando in dietro Elias e incontrando nel tragitto diversi Beta di ronda, che come lui stavano tornando di corsa al villaggio.
Arrivato, Corbak si avvicinò a Meridio tornando in forma umana.
Corbak < Cosa succede? >
Meridio < La compagna dell'Alfa, si è sentita male, è con la Guaritrice >
Il biondo si scosse in un improvviso brivido al solo sentir nominare la Servitricie della luna, poi seguì silenziosamente i resto del branco che si radunavó attorno alla capanna della donna.
Meridio si pose davanti all'entrata e così fece anche Corbak, cercando, infantilmente di carpire qualche informazione col proprio udito.
Da dentro la tenda si sentivano molti gemiti straziati di Melissa e alcune parole di conforto di Caino e Cassian, i quali tentavano di tranquillizzarla.
La giovane Omega era sempre stata cagionevole di salute, quindi non era inusuale che avesse dei malori, talvolta anche gravi, ma mai era stato necessario condurla proprio fino alla tenda della Sciamana; questo poiché solitamente era la Servitrice a dover raggiungere la tenda dell'Alfa.
Un silenzio di tomba regnava al di fuori della tenda e tutti i lupi stavano in silenzio ad aspettare che il capobranco comunicasse le condizioni della compagna.
Dopo qualche minuto i gemiti divennero urla e quelle urla divennero grida disperate della donna; tutti non potevano fare altro che aspettare.
Passò del tempo, tempo che sembrava non avere fine, tempo crudele.
Le urla si spensero e il silenzio prese a regnare per tutto il villaggio; poi la luce all'interno della tenda si spense, lasciandola al buio.
Tutti sussultarono a quella vista che non presagiva nulla di buono: una luce che si spegneva era una vita che se ne andava. Alla fine i due Alfa uscirono dalla tenda a testa bassa, Cassian si teneva stretto le braccia e non staccava lo sguardo da terra.
Il capobranco parlò con la sua potente voce, anche se leggermente roca e rotta dai sospiri.
Caino < La vostra femmina Alfa* si è spenta questa sera, perciò fra tre giorni avverrà la cerimonia di passaggio di mio figlio. Ad ogni lupo sarà concesso di sfidarlo per il posto di capobranco >
Detto ciò, il potente Alfa si allontanò a passo svelto per dirigersi nella propria tenda e poter finalmente piangere in solitudine la propria amata compagna.
Corbak guardò Cassian e si permise di stringerlo fra le braccia, accarezzandogli i capelli e le spalle; l'Alfa lo lasciò fare, scosso da qualche singhiozzo.
Il biondo prese poi sotto braccio l'amico e lo condusse verso la sua tenda.
Cassian si sentiva fatto a pezzi, dilaniato dal dolore, in quel momento voleva solo poter abbracciare la madre e si sentiva amaramente per tutte quelle volte in cui l'aveva ritenuta una debole Omega.
In quegli attimi l'Alfa desiderò con tutto il cuore di avere anche lui un Omega come sua madre, dolce e gentile, piena di generoso affetto; ma la dea della luna aveva scelto per lui un destino crudele.
I due entrarono nella tenda e il castano si buttò fra le pellicce e le strinse al petto chiudendo gli occhi.
Il Beta lo osservò con la tristezza nel cuore, conoscendo alla perfezione quel sentimento di perdita della propria madre. Anche lui due anni prima aveva perso la Beta che l'aveva messo al mondo e Cassian era rimasto al suo fianco per tutto il tempo.
Corbak < Cassian >
Gli mise una mano sulla spalla e lo fece alzare delicatamente, scorgendo poi il suo viso colmo di lacrime; lo strinse a se e prese ad accarezzargli i capelli nocciola.
Cassian < L'ho fatta piangere Corbak, l'ultima cosa che ho fatto è stata farla piangere >
Il Beta ascoltò in silenzio l'amico stringendolo per le spalle e respirando sul suo collo per tranquillizzarlo.
Cassian < Ho detto davanti a lei che gli Omega sono dei deboli >
Corbak < Tua madre sapeva che le volevi bene e che non intendevi ferirla >
L'Alfa cercò di tranquillizzarsi e di regolare il respiro prendendo grosse boccate d'aria; fu proprio mentre faceva questo che un profumo di aghi di pino gli invase le narici inebriandolo.
Cassian < Cos'è questo odore? >
Si staccò dall'abbraccio e si voltò verso l'entrata della tenda; si alzò per dirigersi fuori da questa ma incontrò pochi attimi prima due occhi bicolore che gli fecero perdere il respiro.
Cassian < O mia dea... >
*Nel linguaggio di identificazione dei membri di un branco di lupi, la compagna del maschio Alfa è detta femmina Alfa o femmina dominante. Ho preferito non chiamarla "luna" come nelle altre storie dello stesso genere. Questo appellativo non è influenzato dal genera della lupa che in questo caso è Omega.

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Non come gli altri
WerewolfCassian è un Alfa, il futuro capo di un grande e potente branco. Come ogni Alfa deve trovare un compagno con cui condividere ogni aspetto della propria vita, tuttavia la Dea della Luna ha in serbo altro per lui. Elias non è un lupo come tutti gli al...