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𝐉𝐄𝐀𝐍𝐄𝐍𝐓𝐑𝐀𝐀𝐒𝐂𝐔𝐎𝐋𝐀, 𝐂𝐎𝐍𝐋𝐀𝐓𝐄𝐒𝐓𝐀𝐍𝐄𝐋𝐒𝐔𝐎𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎. La sua ultima lettura, un libro sui segreti dei serial killer. Jean lo trovava affascinante, anche se altri non condividevano la stessa idea. Sembrava strana a molti, ma è solo Jean.
Mentre alzava gli occhi dal libro, vide Vicki parlare con Jeremy. La rabbia riempì il suo corpo, facendo brillare inconsapevolmente i suoi occhi di un arancione brillante. Jeremy si allontanò da Vicki, dando a Jean l'occasione perfetta per avvicinarsi a lei.
Jean si precipitò, afferrando Vicki per il colletto e spingendola contro un muro. Vicky sussultò, cercando di spingere via Jean, ma non si mosse.
"Toglimi le mani di dosso!" esclamò Vicki.
"No!" Jean ringhiò, scioccando Vicki, "Hai dormito con il mio fratellino. Il mio fratellino di 15 anni. Giuro su Dio, Donovan, sei fortunata che mi piace Matt, altrimenti la tua testa sarebbe dall'altra parte di questa scuola."
Vicki cercò di sembrare indifferente alle parole di Jean e alle sue vivide descrizioni di ciò che le sarebbe accaduto. Ma Jean ha visto attraverso la sua falsa facciata.
"Allontanati da me!" Vicki spinse via Jean, attirando molti sguardi su di lei, "E' stata una sua scelta e gli è piaciuto. Ogni singolo momento". Ha schernito.
Quella fu l'ultima goccia per Jean. Ha poi preso a pugni Vicki in faccia, mandandola a terra. Vicki si portò una mano al naso, da cui sgorgava il sangue.
La gente si era radunata intorno a loro due, sorpresa che Jean Gilbert, la dolce ragazza che conoscevano, avrebbe preso a pugni qualcuno. Jean si accucciò accanto a Vicki.
"Se mai mi prenderai in giro di nuovo." Ha avvertito: "Ti ucciderò".
Jean si alzò in piedi, allontanandosi da Vicki e dal gruppo di persone che guardavano.
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Elena aveva sentito cosa aveva combinato la sua sorellina stamattina, lo sapevano tutti. E molte persone hanno rispettato Jean per averlo fatto.
Jean era al suo armadietto, afferrando i libri di cui aveva bisogno. Era stata sospesa, solo per il resto della giornata. Il preside Matthews aveva un debole per la ragazza e aveva sentito dire a cosa era servito il pugno. Onestamente non poteva biasimarla.
Elena sbatté lo sportello dell'armadietto di Jean, facendolo sobbalzare indietro.
"Che diavolo?!" gridò Jean, fissando sua sorella maggiore.
