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𝐉𝐄𝐀𝐍𝐀𝐏𝐑𝐄𝐆𝐋𝐈𝐎𝐂𝐂𝐇𝐈, 𝐎𝐒𝐒𝐄𝐑𝐕𝐀𝐍𝐃𝐎𝐋'𝐀𝐌𝐁𝐈𝐄𝐍𝐓𝐄𝐅𝐈𝐍𝐓𝐑𝐎𝐏𝐏𝐎𝐅𝐀𝐌𝐈𝐋𝐈𝐀𝐑𝐄𝐀𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐎𝐏𝐔𝐍𝐓𝐎. Ma questa volta era seduta nei campi vicino a piccole capanne.
"Ciao bella."
Jean si voltò, un sorriso apparve sul suo viso. In piedi di fronte a lei, vestito con abiti antiquati, c'era Gray.
"Ehi, riccioli d'oro." Jean sorrise, anche se si lasciò andare alla confusione di Gray.
"Riccioli d'oro?" Chiese, inclinando la testa confuso.
"Si." Jean annuì: "È una favola. Ti ho chiamato così per i tuoi capelli biondi. Come fai a non sapere di Riccioli d'oro?"
"Ah." Gray sospirò, "Sono un po'... occupato al momento, immagino che si possa dire." Vide la faccia confusa di Jean: "Mio fratello, Nik, ha me e alcuni dei miei altri fratelli rinchiusi nelle bare".
"Bare?" Jean borbottò, poi spalancò gli occhi, "Sei un vampiro?"
"Una sorta." Ha alzato le spalle, "Sono mezzo vampiro."
Jean si avvicinò a lui, osservando i suoi occhi blu mare. Le sorrise, sistemandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Jean non sapeva perché, ma inconsciamente si appoggiò alla sua mano.
"Qual è l'altra metà?" chiese Jean, guardandolo.
"Te lo spiegherò quando finalmente ci incontreremo di persona, quando sarò fuori da questa bara." Le disse: "Te lo prometto, giglio mio".
Jean sorrise al soprannome, conoscendo il suo amore per i fiorellini d'arancio. Guardò di nuovo Gray, annuendo con un sorriso.
"Ok." Lei annuì.
Il sorriso di Gray si abbassò, guardandosi intorno. Sospirò, guardando di nuovo Jean.
"Ti stai svegliando." Le disse: "Vai. Parleremo un altro giorno".
"Addio, Riccioli d'oro." Jean sorrise, facendo ridere Gray.
"Addio, Giglio mio." Gray sorrise.
Le mandò un bacio, che lei afferrò e se lo portò al petto. Tutto poi è diventato nero.
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"Jean?"
Jean aprì gli occhi, gemendo quando vide Stefan ed Elena in bilico su di lei. Si girò, tirandosi un cuscino sopra la testa.
