⎯⎯⎯⎯⎯⎯ capitolo quarantatre ODORE DI SPIRITO ADOLOSCIENZIALE. . .
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𝐉𝐄𝐀𝐍𝐄𝐆𝐑𝐀𝐘𝐒𝐎𝐍𝐒𝐎𝐍𝐎𝐄𝐍𝐓𝐑𝐀𝐓𝐈𝐍𝐄𝐋𝐏𝐀𝐑𝐂𝐇𝐄𝐆𝐆𝐈𝐎𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀𝐒𝐂𝐔𝐎𝐋𝐀. L'anziano tra i due ha deciso di andare al liceo, non essendoci mai stato prima e voleva anche passare più tempo con Jean.
La sera prima Gray aveva incontrato Charles e Peter, che erano molto scettici sull'originale. Charles poteva sentire i pensieri amorevoli che Grayson stava pensando di Jean; era bello sapere che gli importava davvero di Jean, ma ciò non significava che gli piacesse.
Charles era ancora freddo nei confronti di Gray, ma Peter si era leggermente riscaldato. I due erano andati d'accordo quasi subito, principalmente perché Grayson era malizioso come Peter, ma rendeva comunque Jean contenta. Non restava che riscaldare Charles a Gray.
"Quindi. . ." Grayson tenne la mano di Jean, dondolando le braccia avanti e indietro: "Ho sentito da un uccellino che presto sarà il tuo compleanno".
"Per un 'piccolo uccellino' intendi Klaus?" Jean ridacchiò.
"No. Se avessi detto Nik, avrei detto un totale stronzo". Sorrideva: "Stavo parlando della mia cara sorellina".
"Allora hai sentito bene."
La gente guardava Jean entrare a scuola con un ragazzo al suo fianco. In tutti i suoi anni di liceo, Jean non si era mai interessata a nessuno dei ragazzi o delle ragazze del liceo, con loro grande dispiacere.
"Cosa posso prenderti?" Si è appoggiato contro l'armadietto accanto a quello di Jean.
"Non hai bisogno di prendermi niente, Uomo acqua." Jean ha messo dei libri nel suo armadietto.
"Ma voglio, Ragazza fuoco." Gray borbottò: "Il tuo compleanno dovrebbe essere celebrato al massimo; il giorno in cui sei nata e il giorno in cui il mio cuore è diventato intero".
"Wow." Jean chiuse il suo armadietto: "Era fin troppo, anche per te".
Gray si mise una mano al petto, fingendo uno sguardo ferito. Avvolse il braccio intorno alle spalle di Jean mentre si dirigevano verso la loro prima classe.
"Se non me lo dici. . . Ti sorprenderò." Le baciò la fronte.
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Jean e Grayson stavano camminando dietro l'angolo per arrivare alla lezione di storia, è stato allora che hanno visto Stefan ed Elena. La mano di Stefan era intorno al polso di Elena, ma non era avvolta in modo gentile.
"Pensi che io voglia essere un anziano per la centesima volta?" Stefan chiese a Elena, che stava diventando sempre più terrorizzata da Stefan, "No. Ma se non ho scelta in materia, non ce l'hai nemmeno tu".
