⎯⎯⎯⎯⎯⎯ capitolo diciotto IL GIORNO DEI FONDATORI. . .
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𝐉𝐄𝐀𝐍𝐄𝐑𝐀𝐕𝐄𝐒𝐓𝐈𝐓𝐀𝐂𝐎𝐍𝐔𝐍𝐏𝐀𝐈𝐎𝐃𝐈𝐉𝐄𝐀𝐍𝐒, 𝐔𝐍𝐁𝐄𝐋𝐓𝐎𝐏𝐄𝐔𝐍𝐏𝐀𝐈𝐎𝐃𝐈𝐒𝐂𝐀𝐑𝐏𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄𝐂𝐎𝐍𝐈𝐋𝐓𝐀𝐂𝐂𝐎. Jenna ha aiutato Jean ad esercitarsi a camminarci la sera prima, e Jean lo ha imparato, anche se aveva ancora qualche inciampo occasionale.
"Pronto per andare, Jer?" Jean bussò alla sua porta.
Jeremy aprì la porta, mezzo vestito con una vecchia uniforme di guerra. I suoi occhi si spalancarono quando vide Jean, che non portava mai i tacchi. Lo colse di sorpresa.
"Oh." Jeremy ha detto: "Stai benissimo".
"Anche tu." Jean sorrise, mettendosi il cappello in testa, "Lo giuro, Caroline sta cercando di uccidermi in queste cose."
Caroline era venuta la sera prima, implorando Jean di permetterle di vestirla. Dopo mezz'ora, Jean accettò con riluttanza e permise a Caroline di scegliere i suoi vestiti per il giorno del fondatore. E se ne stava pentendo.
"Bene." Jeremy tese il braccio perché lei lo prendesse, "Facciamo finire questa giornata".
Jean unì le loro braccia e Jeremy si assicurò che Jean non inciampasse nei suoi stessi piedi e cadesse dalle scale.
"Guiderai tu." Jean gli disse: "Spero che tu lo sappia".
Jeremy le ha mostrato le chiavi che aveva già in mano. Le rivolse un sorrisetto mentre le apriva la portiera della macchina. Rise mentre guardava Jean che cercava di salire in macchina.
"Non ridere." Jean lo rimproverò, trattenendo una risata anche lei, "Prova a camminare con questi. Non sono abituata."
"Sto bene, grazie per l'offerta." Jeremy chiuse la porta.
Andò al lato del guidatore e salì. Jeremy mise in moto la macchina e si diresse verso la scuola.
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I due Gilbert più giovani si stavano dirigendo verso il carro. Jeremy era di buon umore, finché non ha visto Elena.
"Jeremy! Jean!" Elena chiamò, correndo verso di loro nel suo vestito, "Mi chiedevo dove foste finiti. Stai benissimo e Jean, sei bellissima".
"Anche tu, Elena." Jean sorrise leggermente.
"Voi ragazzi avete fatto davvero un ottimo lavoro sul galleggiante." Elena continuò.
