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𝐉𝐄𝐀𝐍𝐄𝐍𝐓𝐑𝐀𝐈𝐍𝐁𝐀𝐆𝐍𝐎𝐏𝐄𝐑𝐕𝐄𝐃𝐄𝐑𝐄𝐄𝐋𝐄𝐍𝐀𝐄𝐉𝐄𝐑𝐄𝐌𝐘𝐈𝐍𝐁𝐀𝐆𝐍𝐎. Passò accanto a loro, prendendo lo spazzolino da denti. Prese il dentifricio e ne mise un po', lavandosi i denti.
"Vi siete entrambi alzati presto." Elena ha commentato: "Dove state andando?"
"Stazione di polizia." Jeremy ha risposto: "Stanno organizzando una squadra di ricerca per Vicki". Jean alzò gli occhi al cielo.
"Non dovresti andare a scuola?" Elena lo interruppe, alzando un sopracciglio.
"Mi stai prendendo in giro, vero?" chiese Jeremy.
"Non dovresti saltare la scuola." Elena gli disse: "Se la trovano, lo sapremo. Ecco a cosa servono i cellulari".
"Sì, le tue labbra continuano a muoversi. Non so perché." Jeremy alzò gli occhi al cielo, facendo ridacchiare Jean mentre sputava il dentifricio.
Jeremy uscì dal bagno, lasciando sole le due sorelle. Elena guardò Jean, inarcò le sopracciglia.
"Perché non mi hai aiutato?" le chiese Elena.
"Non è un mio problema." Jean si strinse nelle spalle, "Vicki è probabilmente da qualche parte a liberarsi delle droghe che ha preso o qualcosa del genere." Guardò Elena, "E non hai il diritto di dirgli di non saltare la scuola quando è quello che hai fatto ieri con Stefan". Elena sembrava scioccata dal fatto che sapesse: "Sì, l'ho notato".
"Era diverso." le disse Elena, mentre Jean si avviava alla porta.
"Sono sicura che lo fosse." Jean alzò gli occhi al cielo, "Sembra che Stefan sia più importante al giorno d'oggi della tua stessa famiglia". Elena guardò in basso: "Ciao, Elena".
Jean se ne andò.
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Mentre Jean stava andando a scuola, si infastidì molto. Elena è così ipocrita, e Jean si è arrabbiata.
Gli alberi accanto a lei iniziarono a tremare, così come i lampioni. Jean non se ne accorse, per essere assorbita dai suoi pensieri. Questo fino a quando due alberi sono stati abbattuti, spaventando Jean.
Jean si voltò e vide due alberi che giacevano a terra, come se fossero stati abbattuti. Nella sua mente, Jean sapeva che ne era la causa
