Prime esperienze
Layla
Avevo perso diverse ore di sonno presa dall'entusiasmo per il primo giorno di scuola, nonostante tutto al suono della sveglia scattai in piedi come un grillo. Mi ero preparata gli abiti la sera prima, avevo scelto un look bon ton, pulito e ordinato per far buon impressione ai professori e ai miei compagni.
L'istituto di Fashion Design era a Madeleine, a poche fermate di metropolitana da casa.
Entrai nella palazzina di sei piani e seguii le indicazioni per l'aula magna, dove si teneva l'assemblea di inizio anno.
Il preside della scuola fece una breve introduzione sulla storia dell'' istituto e gli obbiettivi di formazione.
Due voci dalla fila dietro la mia, continuavano a parlottare...
"Che palle!" - disse il primo,
Felpa bianca: "Quando cominceranno a parlare di cose serie?" - Rispose il secondo.
Ma che maleducati! Mi voltai a guardarli seccata!
Felpa bianca: "Che c'è? Sono curioso di conoscere chi saranno i relatori esterni!"
Layla: "Anche se ti lamenti, non li presenteranno adesso!" - Li interruppi
Felpa bianca: "Uhuh! Scusa il disturbo bambolina!"
Il preside continuò presentando i docenti dei corsi...
Felpa bianca: "Forse non li vedremo oggi..."
Era così vicino al mio orecchio che sobbalzai dalla sedia!
Lo guardai male e gli sventolai il volantino davanti al naso,
Layla: "I relatori verranno presentati in classe, dai professori durante le ore che seguiranno l'assemblea. Non ce l'hai il programma?"
Mi rubo' il foglio dalle mani: "No, ma grazie, leggerò il tuo!"
Layla: "Ridammelo! È mio!" - Sibilai.
Preside: "...Ringraziandovi ancora di aver scelto il nostro istituto, vi invito a uscire con ordine dall'aula. Troverete le liste delle nuove classi, sui cartelloni esposti a lato del corridoio principale. Buon lavoro a tutti!"
Cercai il mio nome negli elenchi appesi al muro, ero nella sezione B, al secondo piano dell'edificio.
Entrai nell'aula con la targa 'B' segnalata sullo stipite e sedetti in seconda fila accanto alla finestra.
Aprii la basculante per far entrare aria fresca e recuperai dallo zaino il mio bloc-notes, alcune pagine erano ancora scarabocchiate di appunti in portoghese-francese... che nostalgia le vacanze! Ma mentre ero assorta nei miei pensieri...
Felpa bianca: "Ciao bambolina!"
Ooh no! Il rompipalle!
Layla: "Non dirmi che siamo anche in classe insieme!" - Mi sfuggì quell'imprecazione.
Felpa bianca: "Non ti eccitare per l'entusiasmo! Ti spiace se occupo il banco dietro il tuo?"
Layla: "Sì, sei troppo rumoroso!"
Felpa bianca: "Ok!" - poi si rivolse impertinente alla mia vicina di banco:
"Ehi! Treccine!" - chiamandola così per la sua acconciatura - "Fai cambio di posto?"
La fece alzare e con un balzo si sedette al mio fianco. Mi guardò con un sorrisino faceto:
Felpa bianca: "Sei una secchiona?"
Layla: "E tu sei stupido?"
Felpa bianca: "Uuh che caratterino!"
Il professore entrò, scrisse il suo nome alla lavagna e aprì il registro per fare l'appello,
Professore: "...Mercier Matthieu"
Felpa bianca: "Presente"
E così era francese... avrei dovuto immaginarlo, con quell'aria da strafottente! Ma mentre pensavo questo, incrociò il mio sguardo,
Matthieu: "Ma tu puoi chiamarmi tesoro!"
Alzai gli occhi al cielo!
Professore: "...Pais Layla"
Layla: "Presente!"
Matthieu: "Bel nome bambolina!" - mi strizzò l'occhiolino...Quel giorno pensai 'Povera me' e su Matthieu non ci avrei scommesso un centesimo, eppure, dopo due mesi di corteggiamento, avevo ceduto e adesso stavamo insieme; perché Matt era rumoroso, vivace e testardo, ma era anche espressivo, brillante e visionario, queste qualità lo rendevano un ottimo studente e un ragazzo interessante!
Nel mentre, mi ero iscritta all'Aqua Loft con Cloe', continuavamo a frequentare il club come luogo di ritrovo con gli amici di Raymond e finalmente un giorno trovai il coraggio, per correttezza, di informarlo che avevo iniziato a uscire con Matthieu.
Lo trovai in sala fitness, intento a sollevare il bilancere sulla panca piana:
Layla: "Vooo... che pettorali!" - Lo presi in giro!
Raymond: "Non esattamente..."- appoggiò i pesi - "Stavo allenando i deltoidi..." - precisò con fiato corto massaggiandosi le spalle,
Layla: "Devo dirti una cosa importante..."
Raymond: "Ti ascolto"
Layla: "Un mio compagno di classe, mi ha chiesto di uscire"
Raymond: "In che senso?"
Layla: "Per un appuntamento"
Si fece serio e guardò un attimo a terra, si passò l' asciugamano sul collo e sul viso, poi mi guardò accigliato,
Raymond: "Non è cosa di cui dovremmo discutere qui, meglio da me. Per oggi ho finito di allenarmi, andiamo a cambiarci, ti aspetto all'uscita"
Sotto la doccia pensai alla sua espressione, forse si era offeso, ma essendo cugini non era forse naturale avere ciascuno le proprie amicizie?
Salutai Cloe' e lo aspettai ai tornelli, arrivò con passo veloce e deciso, rimase silenzioso e impassibile finché l'auto lasciò il parcheggio per immettersi nella careggiata verso casa, percepii chiaramente la sua tensione e le sue mani impugnavano saldamente il volante:
Layla: "Sei arrabbiato?"
Raymond: "No, sono pensieroso"
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La cuginetta e il lupo
RomanceFin da piccolo Raymond si prende cura della sua piccola cuginetta Layla (Lila/Lillina). L'accudisce e la cresce con affetto come fosse la sua sorellina. Ma col tempo la ragazzina innocente e buffa, sboccia in una donna sempre più bella e sicura di...