Capitolo 17

2.9K 47 1
                                    

Litigi

Nonna Pilar: "Bom jesusu! Rapazes! Você adormeceu aqui?" (Gesu'! Ragazzi! Avete dormito qui?)
La voce della nonna mi svegliò! Mi ero addormentato incastrato tra Lila e i cuscini...
Raymond: "Bon dia vovó! Asormenci assistindo o jogo!" (Giorno nonna! Mi sono addormentato guardando la partita!)
Pilar: "Acorda Lila, va' para escola!"
Lila tirò su la testa come se fosse di cemento e aprì un occhio,
Layla: "Noo... che palle e' già mattino!"
Feci colazione dai nonni e aspettai che lei fosse pronta per darle un passaggio a scuola,
Raymond: "Sei più tranquilla dopo la chiacchierata di ieri?"
Layla: "Stamattina va un po' meglio. Grazie di esser rimasto con me, se fossi andato a casa credo non avrei dormito"
Raymond: "Figurati! Ti messaggio più tardi. Buona giornata!"
Tornai a casa che mio padre stava indossando il soprabito per andare al lavoro:
Victor: "Ray? Stai rientrando a casa adesso?"
Raymond: "Sì, ieri sera sono andato dai nonni a vedere la partita e mi sono addormentato sul divano! Mi ha svegliato la nonna, salgo a cambiarmi che devo scappare in Uni ...ci si vede stasera!"
Victor: "Sssth...Fai piano che la mamma dorme ancora!"

Quando arrivai in Uni, trovai Andre' già seduto in biblioteca.
Andre': "Bonjour frère! Come mai in ritardo?"
Raymond: "Ieri sera Lila è andata in crisi, si è messa a piangere.
Ho provato a tranquillizzarla ma alla fine mi ha chiesto di fermarmi da lei a dormire"
Andre': "Perché era in crisi?"
Raymond: "Era molto strana. Usciamo un attimo? Devo parlarti..."
Gli raccontai delle domande di Lila, del suo strano comportamento.
Era stata sempre una ragazza sicura di se, di noi, le sue paure e la sua reazione mi erano sembrate esagerate.
Andre': "A 17 anni gli svarioni ormonali sono incessanti! Forse è in periodo premestruale, ci sono le isteriche, le pazze e le depresse!"
Raymond: "Mi sorprende che tra i 13 e 17 anni, gli sono sempre andato bene, di punto in bianco si mette a fare la cagadubbi sulla differenza di età!"
Andre': "Forse ha conosciuto un ragazzo più giovane?"
Raymond: "Ma va va! Quale nuovo ragazzo? Non ha tempo neanche per me! O esce con noi o è a scuola"
Andre': "A scuola, magari ascoltando la storia finita male di qualche compagna che le insinua dubbi, o qualche compagno... Ex ragazzo?"
Raymond: "Ma no! È stato proprio lui a stancarsi e scaricarla..."
Andre': "Ma è passato diverso tempo! Fossi stato in lui per curiosità ci avrei riprovato, giusto per 'accertare' o per 'collaudare'.
Poi ciascuno ha le proprie tattiche di persuasione... "
Matthieu non mi sembrava così intelligente per manipolarla, ma non bisognava neanche essere intelligenti per essere furbi!
Così con la scusa di volermi accertare che stesse bene e che non gli mancassi, andai a prenderla scuola.
Ero fuori dall'istituto quando vidi Giselle parlarle in motorino, poi Matthieu e Lila attraversavano la strada per dirigersi verso la metropolitana. Stavo quasi per balzare giù dalla macchina e dirle di venire a casa con me, quando una vocina masochista dentro la mia testa, mi suggerì di andare dai nonni e vedere se tornava a casa.
Parcheggiai dal lato opposto della strada, aspettandomi di vederla entrare nel portone.
Invece arrivarono insieme e si fermarono sotto casa, stavano solo parlando, eppure rivederli vicini, mi si bloccò il respiro e sentii come la punta di un coltello perforarmi lo stomaco.
Dopo due minuti però li raggiunse anche Giselle che legò lo scooter al palo della luce e col casco sotto braccio li seguì dentro il palazzo.
Decisi di salire a controllare la situazione.
La nonna mi aprì la porta, mi scusai per non averla avvertita con anticipo e chi mi sarei fermato volentieri a pranzo.
Quando le chiesi dov'era Lila, mi rispose che stava studiando coi suoi amici e tra poco sarebbero venuti a tavola.
Nonna Pilar: "Ola querido!"
Raymond: "Bon dia vovó! Me perdoe se eu não te avisei? Eu paro para almoçar...onde está Lila?"
Pilar: "Ela está na sala com seus amigos. Lofo eles também vêm comer",
sedetti a tavola accanto al nonno ad aspettare e vedere la loro reazione.
La prima ad arrivare fu Giselle che mi salutò con un abbraccio, poi Lila, che aprì la bocca stupita e poi si avvcino'  a darmi un bacio sulla guancia: "Ciao zio Ray!"
e in ultimo Matthieu, il quale allentò il passo sorpreso nel vedermi e mi accennò un brusco "Buongiorno"accompagnato da un sorriso forzato.
Raymond: "Come prosegue il progetto?"
Layla: "Benissimo! Siamo a buon a punto!"
Matthieu: "Procede bene, siamo una bel gruppo!"
(Chi cazzo ha chiesto il tuo parere? Ma sopratutto, perché mi stai ancora tra i coglioni?)
Raymond: "Lila è la migliore! Sei fortunato!" (Ad essere ancora vivo).
Perché Lila non aveva neanche menzionato che collaboravano insieme e che si erano riappacificati?
Giselle: "Curioso di vedere il nostro lavoro? Se dopo hai tempo, ti mostriamo gli sketch"
Raymond: "Volentieri! Tutto quello che fa Lila è di mio interesse!"
La guardai dritta negli occhi e lei abbassò lo sguardo.
Dopo pranzo, ci spostammo nel laboratorio, dove mi mostrarono entusiasti i disegni e i capi imbastiti.
Li lasciai lavorare tranquilli, presi un libro dal comodino di Lila e mi sdraiai sul suo letto a leggere.
Volevo mandare il chiaro messaggio che mi sentivo a casa mia ed lui era l'intruso.
Non mi schiodai dal quel letto fino a pomeriggio inoltrato, quando i ragazzi raccolsero gli zaini per tornare a casa.
Quando li accompagnammo sul pianerottolo, abbracciai Lila fino all'arrivo dell'ascensore.
Raymond: "Entro a prendere la giacca e vado anch'io, oggi non ho studiato una mazza!"
Layla: "No Ray, aspetta! Sei arrabbiato?"
Raymond: "Domanda di riserva?"
Layla: "Domani è sabato. Ci vedremo, oppure no?"
Raymond: "Non lo so. Ti chiamo io"
Mi resi conto che era infantile arrabbiarsi e scappare, ma dovevo calmarmi e riordinare i pensieri.
Telefonai al mio amico per aggiornarlo sulle 'novità'.
Raymond: "Non ho voglia di richiamarla, magari domani vado all'Acqua Loft dagli altri.
Sono irritato e offeso! Mi urta sapere che si stanno vedendo fuori da scuola e ancora di più di doverle cavarle le verità dalla bocca! Da quando non mi racconta più le cose?"
Andre': "Ma in tutto questo, Matthieu ci ha provato?"
Raymond: "Suppongo di no, cioè, non glie l'ho chiesto"
Andre': "Deve darti delle spiegazioni. È giovane con poca esperienza, sei tu quello che deve insegnarle l'importanza di parlarsi ed essere sinceri, se necessario anche con il castigo!
Adesso la chiami e le dici che domani pomeriggio ci troviamo a Cercy da Carol.
Raymond: "Prima mi devo tranquillizzare... Grazie Andre' e scusa dello sfogo"
Andre': "Figurati! Quando vuoi"

La cuginetta e il lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora