Capitolo 10

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Nella tua carne

Raymond

Avevo perso il conto di quante seghe e quante docce fredde mi ero dovuto fare per non spingermi oltre con la mia cuginetta, ma finalmente quel tempo era  finito.

Mi ero alzato all'alba per preparato tutto: materassino in piscina, luci a bordo vasca, oli essenziali nel bagno turco e la mia playlist preferita: 'sesso sfrenato'.
Lila aveva raccontato una balla, dicendo che andava da Carol per il weekend, invece sabato mattina, uscita da messa coi nonni, mi aveva il messaggio che tanto attendevo:
Lay@: "🏃🏻‍♀️sto arrivando!"
Aprii il cancello e l'auto di Carol parcheggiò davanti alla gradinata della villa. Scesero entrambe e Carol venne dritta verso di me tenendola sotto braccio con fare protettivo:
Raymond: "Bon joure fanciulle!"
Layla: "Ciao Ray!!!"
Carol: "Due cose Ray: primo, se la metti incinta sei morto, secondo, alle 18:00 in punto di domenica tornerò per riportarla a casa, l'ho promesso ai vostri nonni"
Raymond: "Buongiorno anche a te mamma chioccia!"
Carol: "Se, se... ciao e divertitevi"
Raymond: "Quanta acidità, mica te la mangio!" - Esclamai con sorriso beffardo.

Appena chiusi il portone, la stritolai tra le mie braccia, infinitamente entusiasta di averla tutta per me e la baciai.
Presi i suoi bagagli e salimmo la gradinata,
Layla: "Arvin non c'è?"
Raymond: "No, gli ho dato due giorni liberi e una mancia cospicua per tacere!"
Spalancai la porta della mia camera e appoggiai zaino e beauty case sulla scrivania.
Layla: "Perciò siamo completamente soli soletti?"
Raymond; "Già! Benvenuta nella tana del lupo!" 
Le porsi un bouquet di fiori con un fiocco gigante.
Non erano le solite orchidee o rose rosse, bensì una composizione di primule e iris,  che il fioraio mi aveva consigliato.
Il loro significato propiziatorio era per un felice nuovo inizio, di fatto per Lila era la scoperta di una nuova sessualità.
Finalmente l'avrei resa donna a tutti gli effetti e nel contempo il principio di una nuova tappa  nella nostra relazione, poiché al compimento del diciassettesimo anno di età, il sesso non era più da considerarsi reato.
Raymond: "Auguri piccola! Ora posso renderti felice, non più come amico o cugino, ma da uomo a donna"
Layla: "Grazie! Sono stupendi! Da quando Raymond Roye è diventato un romanticone?"
Raymond: "Da quando hai deciso di essere mia!"
Layla: "Vicino a te sono felice già da diversi anni"
Le sue parole mi fecero esplodere il cuore!
La portai a fare una passeggiata romantica tra gli splendidi giardini di Palais Royal, sapevo quanto amasse la pace e la natura e a maggio era uno spettacolo di cespugli fioriti e magnolie.
Ci baciammo appoggiati ai pilastri dei colonnati e ci fermammo a pranzare in un bistrot.
Quando rientrammo a casa raccolsi dall'armadio il grande pacco regalo col biglietto di auguri e lo posai sulle sue ginocchia.
Avevo scelto un vestito italiano, con  il top in jersey e la gonna a ruota di pizzo.
Speravo tanto di aver azzeccato la taglia, perché nonostante fosse magra, i suoi seni erano belli paffuti.
Lesse il mio biglietto e la sua commozione mi fece tanta tenerezza:
"Lillina, i miei doni sono i tuoi desideri,
vorrei avverarli tutti,
Auguri di cuore,
tuo Ray"
Scartò il pacco con occhi lucidi e mani tremanti,
Layla: "Santo cielo! Ray! È un vestito di Luisa Spagnoli stupendo!"
Raymond: "Provalo, ti prego! Voglio subito vederlo su di te"
Si tolse la maglia, poi i jeans, scoprendo lentamente quel bel culo a cuore diviso in due da un perizoma colorato.
Osservai i glutei scolpiti dalla palestra che si contraevano seguendo i movimenti delle gambe...Era uno spettacolo! Prima o poi avrei esplorato anche quello!
L'aiutai a sollevare la cerniera e si ammirò allo specchio, volteggiando come una farfalla.
Le stava di incanto, non seppi trattenere l'entusiasmo: "Santo cielo, che strafiga!"
Layla: "Merito dell'abito, questo pizzo è di qualità eccezionale. È meraviglioso!"
Mi buttò le braccia al collo: "Ray grazie! Non ho mai avuto un abito più bello!"
Raymond: "Sei una favola! Lo indosserai questa sera, ti porterò fuori a cena"
La voltai e le abbassai la zip e le lasciai un bacio in mezzo alle scapole.
Poi slacciai il reggiseno, feci scivolare le spalline lungo le braccia per toglierglielo e lo lasciai cadere a terra.
Raymond: "Scendiamo nel termario, voglio coccolarti.  Vado a prendere gli accappatoi e torno subito"
Mi spogliai nel bagno e infilai nella tasca dell'accappatoio i preservativi e il lubrificante intimo.
Arrivati nel seminterrato, accesi i neon e gli amplificatori acustici.
La musica sensuale, le luci soffuse, l'atmosfera romantica... Lila rimase disorientata a osservare il locale. In quel momento la spa appariva completamente diversa, rispetto al giorno della festicciola con le sue amiche.
Si avvicinò incerta a bordo piscina osservando l'acqua, forse per qualche remora o qualche pensiero di troppo rimase pietrificata con le mani bloccate sulla cinta di spugna.
Era visibilmente agitata, la sua ansia era talmente palpabile che per un attimo, mulinarono dubbi anche nel mio cervello.
Forse sarebbe stato meglio usare la mia camera? Si sarebbe sentita meno imbarazzata a farlo mezzi vestiti? O da ubriachi?
...Ooh basta! Cercai di tornare in me.
Era giunto il nostro momento, il più intimo che avessimo mai vissuto! Avevo programmato tutto alla perfezione, curando ogni minimo particolare.
Allora perché cazzo le altre ragazze mi sarebbero gia' saltate addosso e lei ancora no?
Le indicai il bancone: "Siediti! Mi preparo un caffè d'orzo, tu vuoi qualcosa? Tisana, te..."
Layla: "Un succo di frutta"
Occupai lo sgabello al suo fianco e cercai di distrarla con altro per farla rilassare,
Raymond: "Sto terminando la tesi, il relatore  che mi segue la trova molto buona, perciò potrò laurearmi a inizio ottobre.
Ovviamente dovrò studiare quest'estate, ma non mancherò l'opportunità di godermi un po' di ferie in santa pace"
Layla: "Io desidero tornare a Etzcaray almeno una settimana. Tu andrai a Saint Tropez coi tuoi amici?"
Raymond: "No. Senza di te non sarebbe piacevole, piuttosto resterò qui a studiare mentre sarai in Spagna.
Al tuo rientro partiremo per le ferie . Quest'anno eviterei Saint Tropez, altrimenti non ci scolleremo più di dosso i miei! Potremmo andare altrove!"
Layla: "Sarebbe la mia prima vacanza da sola"
Raymond: "'Noi due' da soli"- precisai. Mi sorrise timidamente.
Tolsi l'accappatoio e lo posai sul bancone, poi mi alzai in piedi, in mezzo alle sue ginocchia per baciarla, era tenera e sensuale con le gambe aperte e l'espressione impaurita.
Le slacciai l'accappatoio lasciandolo cadere sullo sgabello, le sfilai il perizoma, là sotto era completamente depilata... c'era lo zampino di Carol, era estetista, oltre che un po' troietta, ci avrei scommesso che l'avrebbe riempita di consigli per la sua prima volta.
Afferrandola per il sedere la presi in braccio: "Reggiti a me Lillina",
Lentamente ci immergemmo in vasca, poco a poco l'acqua tiepida ci avvolse, sedetti sull'ultimo gradino tenendola avvinghiata al mio corpo, come se potesse sfuggirmi e le allargai ancora di più le gambe per farla stare più comoda in quella posa.
Iniziai a baciarla e stuzzicarla. Accarezzai la pelle liscia delle cosce, risalendo sui fianchi e sul seno dove era più piena... coi polpastrelli scesi a tastare l'addome dove acquistava più tono muscolare, poi scivolai sul monte di venere e...mmmh! Glabbro era così invitante!
Rispose con un bacio lungo e sensuale, mordendomi le labbra.
La spinsi contro il bordo della vasca, massaggiandola in mezzo alle cosce ed esplorando con l'indice la sua piccola fessura illibata, si lasciò toccare con trasporto e cominciammo a sfregarci come facevamo già da qualche tempo,
Raymond: "Ti va?"
Layla: "Sì" - Rispose ansante.
Lanciai il materassino fuori dall'acqua e uscimmo dalla piscina. Coprì il materassino col mio accappatoio e l'accompagnai per mano facendola distendere.
Aspettavo quel momento da così tanto tempo che non stavo più nella pelle, come se la sua prima volta, fosse la mia!
Giocai ancora un po', nutrendomi dei suoi sapori, dei suoi gemiti, era stretta, la coprì di lubrificante per farle meno male possibile, indossai il profilattico e premetti il glande contro la sua membrana.
Raymond: "Tranquilla, farò pianissimo"
Lila mi accarezzò le braccia, chiuse gli occhi e strinse forte le labbra in attesa, nell'istante in cui prese un respiro profondo, entrai dentro di lei:
"Ahaii!" - Appena protestò mi stoppai, attesi che i muscoli del suo ventre fossero nuovamente a riposo e poi spinsi ancora,
AAAAH!" -  lanciò un urlo acuto di dolore - "Cazzo fa un male infernale! Da fuori non sembrava così gigante come quando è dentro!" - Mi venne da ridere! Iniziai a muovermi strofinando le pareti con tutta la mia lunghezza,
Layla: "Aaah! No, no, ti prego, non ridere! Si muove!"
Raymond: "Si muove perché mi sto' muovendo, scema!"
Mi attirò a se, cingendomi il collo con le braccia, percepivo la tensione dei suoi muscoli sotto il mio corpo, ma il calore in mezzo alle sue gambe era il paradiso! Continuai a penetrarla, lei strinse ancora più forte,
Raymond: "Strangolami pure, morirei volentieri così!".
Scoppiò a ridere. Lentamente allentò la presa e abbandonò le braccia ai lati della sua testa, vedendola arresa al mio volere, le afferrai un polso contro il pavimento, e con spinte più decise, arrivai a sbatterla fino alla cervice. Le pareti della sua vagina si rilassarono progressivamente, adattandosi alla mia forma.
Mi staccai leggermente per guardarla, era incantevole, aveva le guance purpuree per l'emozione, i suoi occhi erano due fessure languide, la bocca semiaperta emetteva flebili lamenti, ma questa volta di piacere!
Raymond: "Va meglio?"
Layla: "Ooh si!"
Pervaso dal desiderio mi mossi più affondo e più velocemente, più lei si contorceva più si contraeva massaggiando ritmicamente il pene. Lasciai che il godimento guidasse i nostri corpi, infine, incapaci di trattenere le nostre emozioni, i nostri sessi si contrassero contemporaneamente e l'orgasmo travolse entrambe.
Solitamente evitavo di venire dentro un corpo, per assicurarmi il minimo dei rischi, ma con lei non riuscii, volevo vivere appieno l'esperienza, constatai che aveva perso un po' più sangue che qualche goccia ematica..
Raymond: "Se ti impressiona il sangue, meglio che non guardi! "
L'aiutai ad alzarsi e a indossare l' accappatoio,
Layla: "Ma non facciamo la doccia?"
Raymond: "Non qui, ma nel mio bagno, voglio accertarmi che tu stia bene".
Ci crogiolammo sotto lo scroscio d'acqua calda, la insaponai con cura e devozione, mi inginocchiai a lavare il suo fiore ancora arrossato, lodandola per il suo gesto d'amore, perché si era affidata completamente a me, mi aveva donato fiduciosamente la sua virtù, se prima il nostro era un legame speciale, adesso lo avevamo consolidato.
Una volta asciutta, uscì nuda dal bagno sgambettando in punta di pedi fino all'armadio, indossò una mia t-shirt bianca e si infilò nel letto,
Layla: "Riposino di bellezza prima di uscire a cena! Vieni?", come se dormire con la mia cuginetta tutta pepe fosse semplice!

La cuginetta e il lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora