12 Aprile
Sabato sera avremmo dovuto festeggiare il mio 26"compleanno in discoteca.
Didier mi disse che avrebbe prenotato un tavolo in un nuovo locale in centro.
Durante la settimana Lila divenne sfuggente. Appena arrivava in palestra, passava a salutarmi e poi boh...spariva!
Replicò questo insolito atteggiamento per quattro sere consecutive, durante le quali, mi aggirai per le sale corsi senza mai trovarla.
Al quarto giorno sclerai addirittura contro la receptionist, disse che Layla aveva timbrato l'entrata ma non sapeva dirmi dive fosse, eppure aveva tutte le liste delle prenotazioni per i corsi, non era forse sua responsabilità controllare il traffico in entrata e in uscita dalle sale??
Più tardi la vidi uscire dal centro estetico in compagnia di Carol, le pedinai fino al bar della palestra, dove si appartarono sedendo in un tavolino isolato.
Le osservai a distanza per non farmi notare, si strinsero l'una all'altra sorridendo e si scambiarono dei foglietti...chissà cosa c'era scritto?
Scherzarono, risero e chiacchierarono sommessamente... sentii una fitta di gelosia al petto.
Dopo mezz'ora si salutarono e presero direzioni differenti e io tornai alla mia Bench Press per sfogare la mia frustrazione.Venerdì, quando tornai a casa dall'ufficio, tutto era come sempre.
Raymond: "Sono a casa!",
la luce della sala da pranzo era accesa, la tavola già apparecchiata e Arvin stava cucinando,
Raymond: "Ciao Arvin!",
Arvin: "Buonasera signorino!".
Salii in camera mia a lasciare la giacca e il portatile, poi entrai nella stanza dei miei per salutare mamma.
Era stesa nel letto a guardare la Tv,
Raymond: "Ciao maman! Oggi come stai?"
Mamma: "Sempre più cicciona!" -esclamò massaggiandosi il pancione.
Raymond: "La mia double maman! Non sei cicciona, ma è quello lì dentro ad essere troppo grasso!"
Mamma: "Ti voglio bene tesoro!"
La maternità a casa aveva notevolmente giovato alla sua salute, il viso era più pieno e luminoso. Aveva accantonato la vita frenetica della chef in carriera, per riposarsi e fare le sue cose con più calma.
Personalmente ne ero felicissimo, passando più tempo con lei, avevo ritrovato un buon dialogo, più attenzioni e potevo godermi la mia mamma dolce e presente di un tempo.
Mi affacciai alla porta dello studio di papà, stava lavorando ancora,
Raymond: "Ehilà! Ciao capo!"
Papà: "Giovanotto! Tra poco dovrebbero arrivare Lila e Carol, mi hanno detto che stasera non uscirete e ho pensato di invitarle a cena"
Raymond: "Ottimo! Grazie!"
Che palle Carol! Ma dovevano sempre stare appiccicate? Quell'amicizia stava prendendo una piega sempre più ambivalente ed eccessiva, cominciava a infastidirmi!
Durante la cena Layla telefonò ad Andre' , Cloe', Didier e altre due nostre amiche per invitarle a guardare un film insieme.
Ciascuno arrivò con la propria auto, praticamente c'erano più macchine davanti a casa mia che nel parcheggio di un cinema multisala!
La fortuna di avere la sala giochi, era che ci stavamo comodamente tutti quanti, ma prima di sederci Lila propose un gioco.
Tirò fuori dalla borsa un foulard e disse: "Cominciamo col primo indovinello! Iniziamo da Raymond!"
(Ecco...figuriamoci!)
Mi bendò e mi infilò le cuffiette nelle orecchie, poi mi fece ruotare su me stesso una decina di volte...
Raymond: "Calma che ho appena mangiato, potrei vomitare!"
Poi mi spinse a camminare e camminare... e capii, dall'odore di cloro, che mi avevano portato in piscina.
Raymond: "Ok, è uno scherzo per il mio compleanno? Guai a voi se mi buttate in piscina con questo abito Armani, perché giuro che mi rivendo tutte le vostre auto per ricomprarlo!"
E poi il nulla... sentivo univamente la musica nelle orecchie e nient'altro... niente interazioni...niente di niente!
Raymond: "Ragazzi? Non fate gli stronzi!"
Mi tolsi gli auricolari e udii soltanto l'acqua della piscina incresparsi.
Mi assalì il dubbio che mi avessero piantato lì da solo o peggio chiuso dentro!
Sfilai il foulard e...
Con mio grande stupore mi ritrovai di fronte a tutti i miei amici, c'erano proprio tutti tutti! Sia la compagnia di Montmorency che dell'Aqua Loft!
Si levò un coro di voci: "TANTI AUGURI A RAY, TANTI AUGURI A RAY... TANTI AUGURI CARO RAYMOND, TANTI AUGURI A TE!!!"
Partì una sinfonia di bottiglie sturate in sequenza: Pop!...Pop!...Pop!
Poi il dolce suono di perlage dello champagne spumeggiare nei bicchieri.
Brindai con tutti, ringraziandoli per la bellissima sorpresa.
Sulla porta della piscina c'erano anche mamma e papà che applaudivano, complici per avermi fatto credere che fosse un giorno qualunque!
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La cuginetta e il lupo
RomanceFin da piccolo Raymond si prende cura della sua piccola cuginetta Layla (Lila/Lillina). L'accudisce e la cresce con affetto come fosse la sua sorellina. Ma col tempo la ragazzina innocente e buffa, sboccia in una donna sempre più bella e sicura di...