Capitolo 45

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Sotto lo stesso tetto,
Il Trasloco

Layla

Dicono che il trasloco sia un esperienza faticosa e psicologicamente traumatica da affrontare, la prima volta che mi trasferii a Parigi fu esattamente così.
Abbandonare le montagne, il mio stile di vita sobrio e i miei amici fu desolante, peggio ancora fare nuove conoscenze; gli amici di Ray erano tutti così prefetti e facoltosi che sembravano usciti da uno di quei telefilm americani dai cast sofisticati.
Lavorai parecchio sulla mia autostima, prima di liberarmi di quel senso di inadeguatezza e ritrovare la mia socievolezza.
Tuttavia, durante questi anni, la mia esistenza aveva subito un evoluzione travolgente, adattandosi a meraviglia alla vita frenetica parigina.
Lasciare l'appartamento in Av. G. Clemenceau per traslocare a Ville Montmorency fu una passeggiata, dovetti impacchettare soltanto i miei oggetti personali e l'impresa traslochi reclutata dallo zio imballò tutto il resto.
Ero elettrizzata!
Chi avrebbe avuto Ray a disposizione h 24? Yo🤗!
Chi avrebbe avuto un maggiordomo? Yo 🤗!
Chi non doveva più smazzarsi i giretti in area cani? Yo🤗, yo,yo!!!!
Lucke aveva due ettari di terreno per scorrazzare, 4500 mq sistemati a giardino e i restanti a parco...l'unico rischio sarebbe stato riacchiapparlo!
E poi la maggioranza dei nostri amici abitava nel quartiere di Ville Montmorency, eravamo vicini di casa!
Adoravo quella villa, era un sogno, un oasi di verde e di pace, non sembrava neanche di essere a Parigi.

Zia Alicia camminava goffa davanti a noi, tenendosi il pancione e oscillando come un pendolo per spostare il baricentro da un piede all'altro: "Le camere potrebbero sembrarvi anonime, perché abbiamo fatto tinteggiare le pareti  di bianco e non ci sono ancora  tende alle finestre, ma potrete personalizzarle come vi pare"
Raymond: "Potresti colorare una parete o decorarla con degli stencil"
Layla: "Mi verrà qualche idea originale, intanto mi occuperò delle tende. È perfetta, della dimensione giusta per ricavare il mio angolino per cucire"
Zia Alicia: "La mobilia è in faggio, richiama lo stile provenzale e ha il vantaggio di essere un legno molto resistente, i materassi sono nuovi"
...Si' nuovi, ma il mio lo avevamo già inaugurato...
Nonna Pilar: "Ma questo bagno non ha la vasca!" - Urlò dal corridoio...
Zia Alicia: "Lo so mamma! C'è la doccia, ma abbiamo tre camere con bagno al piano inferiore e una piscina nel semi-interrato, credi ti basteranno?"
Nonna Pilar: "Salire fino a qui è faticoso per le mie gambe, l'ascensore arriva solo fino al secondo piano!"
Raymond colse la palla al balzo: "Preferiresti occupare la mia stanza?"
Zia Alicia: "Non ci provare!" - Lo avvisò la zia - "Papà ti vuole a portata di vista! Piuttosto, faremo installare un Servoscala per facilitare la nonna"
Raymond: "Lo sai che le occasioni le troviamo lo stesso?"
Layla: "Perché non urli più forte?! Tuo padre è nello studio!"
Zia Alicia: "Avete la sala giochi per farvi i fatti vostri! Se doveste addormentarvi insieme, porta ben spalancata, sono stata chiara?"
Raymond: "Uff! Che guasta feste!
Zia Alicia: "Raymond, dico sul serio! Vi chiedo massima discrezione e niente cazzate! "
Raymond: "Va bene maman", disse imbronciato
A cena occupavamo l'intero tavolo da pranzo ed ebbi un déjà vu.
Prima della scomparsa dei miei, eravamo sempre in molti a tavola, io, i miei genitori, i nonni e il cane, provai una intensa sensazione di conforto,
Layla: "L'amore del focolare..." - pensai ad alta voce, i miei occhi divennero lucidi per la commozione, ma malgrado tutto quello che avevo passato, adesso stavo bene,
Zia Alicia: "Come dici?"
Layla: "Ho avuto un flash back. Questa sera siamo in cinque più Luc, come quando c'erano ancora papà e mamma"
Zia Alicia: "Vivere tutti insieme farà bene a tutti noi. Sopratutto alla nonna, che da quando hai cominciato a lavorare resta spesso a casa da sola"
Raymond: "Stai bene Lillina?"
Layla: "Sì sto benone",
mi strinse la mano sotto il tavolo, poi per stemperare l'atmosfera cambiò discorso,
Raymond: "Pa', come faremo per le vacanze estive? Mamma partorirà ad Agosto"
Zio Victor: "Quest'anno, con gran rammarico, non andremo a Etzcaray, ci sono troppi chilometri e tornanti tra casa e l'ospedale, sarà più sicuro muoverci tra SaintsTropez e Parigi. Nonna Pilar e nonna Elise verranno con noi, si faranno buona compagnia"
Raymond: "Il tribunale chiude le settimane centrali di Agosto, sono rimasto d'accordo con Didier che andremo in ferie in quel periodo. Faremo una settimana in Corsica e  poi vi raggiungeremo a Saint Tropez per stare vicino alla mamma"
Zia Alicia: "Non è necessario, partorirò a fine mese"
Raymond: "Preferiamo così, se decidesse di nascere prima? Rientrare dalla Corsica non è un viaggio immediato. Basta che ci riservate una camera al Royè dopo ferragosto"
Zio Victor: "Una?"
Raymond: "Hai ragione potrebbe servirne un'altra"
Zii Victor: "Ah  ecco!"
Raymond: "Per Andre' e Carol"
Scoppiai a ridere!
Raymond: "Papà, non preoccuparti! Non faremo nulla che non faremmo lontano da voi!"
La prima notte a casa Royè fu piuttosto movimentata, Lucke, come un cane da pascolo, continuò a vagare da un piano all'altro, grattando le porte per farsi aprire e controllare dove dormisse ciascuno di noi.
Domenica mattina mi svegliai, strofinando gli occhi col gomito per scollare le palpebre pesanti, avevo ancora tanto sonno.
Mi girai sul fianco e mi scontrai col petto muscoloso del mio bel ragazzo, era sdraiato nel mio letto coperto solo da un paio di pantaloncini,
Layla: "Che ore sono?"
Raymond; "È ancora notte... Sst! Rimettiti a dormire e sognami"
Mi accoccolai con la testa sotto il suo mento e respirando il profumo divino della sua pelle, mi riaddormentai.

La cuginetta e il lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora