Capitolo 34

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Sgamati

Layla

Erano i giorni della merla, oltre al freddo si era aggiunto Buran, il vento gelido proveniente dalla Russia.
Era il classico sabato invernale da passare in un luogo al chiuso e concluderlo con una cioccolata fumante sul divano.
Mi stavo preparando per uscire con Ray e mi ero abbigliata calda frattanto sexy, con parigine in lana dentro stivali al ginocchio e abitino in cashmere.
Si appoggiò allo stipite della bagno osservandomi nello specchio,
Raymond: "Ma petit, sei pronta?"
Layla: Sto' facendo la coda",
si avvicinò alle mie spalle, e passò le dita tra i miei capelli,
Raymond: "I tuoi capelli sono troppo belli per legarli, lasciali sciolti, mi piace toccarli",
si voltò per uscire dalla stanza, "... e mettiti il rossetto!"
Spesso mi dava consigli che seguivo volentieri , per conoscere meglio le sue preferenze e soddisfare le sue aspettative.
Andammo al Grand Palais a vedere 'Erotismo glamour', la mostra fotografica  di Helmut Newton, ove erano esposti i  migliori capolavori scattati per Harper's Bazaar e Vogue.
Soggetti come vip, celebrità del cinema, star della musica internazionale, erano un tema sempre cool e coinvolgente. Passammo tutto il pomeriggio a contemplare i ritratti più belli: Liz Taylor, Claudia Schiffer, David Bowie, Rolling Stones, Madonna...

Al termine della visita mi portò a casa sua poiché zia Alicia era al Paris Roye e zio Victor fuori Parigi per lavoro.
Arvin accese il camino  in salotto e ci preparò una cioccolata calda, Ray non voleva perdersi l'inizio dei campionati ATP Cup di tennis, le partite a livello professionistico possono durare diverse ore, perciò mi aveva giurato di voler pomiciare a lungo davanti alla TV!
Mentre vedeva il torneo, appoggiai la testa sul suo grembo, mi rilassai a guardare la luce calda delle fiamme che coloravano le pareti di arancio e mi lasciai cullare dal crepitio calmante della legna che ardeva nel caminetto.
Mi voltai supina per rubargli un bacio e stringergli le mani, notai una sua lunga occhiata lasciva dentro la mia scollatura,
Raymond: "Stasera hai le tette a gettoni?"
Mi prese in giro! Infilò un dito tra i due seni, gli diedi uno schiaffetto sul dorso della mano,
Layla: "Stupido! È il pushup"
Raymond: "E se infilo una monetina lì in mezzo, cosa fai?"
Layla: "Cambio canale"
Raymond: "Come i jukebox!"
Layla: "Allora Ray, segui o no il tennis? Lo sto guardando solo per te!"
Mi abbracciò contro il suo petto e mi baciò sulla guancia,
Raymond: "Ti annoia? So fare più cose contemporaneamente..."
Layla: "Tipo?"
Raymond: "Aspettami qui, torno subito"
Dopo pochi minuti tornò a sedersi sul divano con un astuccio in mano, mi guardò provocante negli occhi e chiese di stendermi a pancia in giù sulle sue gambe,
Raymond: "Ti va un massaggio, mentre guardo la partita?"
Layla: "Claro que si!".
Mi abbandonai con le braccia incrociate sotto la testa.
Iniziò a massaggiarmi le spalle con movimenti circolari, attraverso la lana sentivo le sue mani calde che mi infondevano tranquillità e sicurezza. Scorsero lentamente lungo la schiena, fino a soffermarsi sui glutei.
I suoi polpastrelli scesero lungo le cosce, graffiando leggeri la pelle nuda scoperta dalle parigine. Rabbrividii...
Proseguì il suo tragitto sotto il vestito, senza fretta, scivolando avanti e indietro dai lombi al sedere compiendo ampi cerchi e facendomi sculettare per il piacere e..."Stchiaff!!!"
uno schiaffo sonoro e controllato mi fece sussultare,
Raymond: "Non è doloroso, vero?
Layla: "Non è per niente male!"
Riprese a impastare a piene mani il sedere, alternando qualche scapaccione giocoso a strizzate sempre più energiche.
Raymond: "Lillina, alza di più questo culetto".
Un dito seguì il solco inter gluteo e si infilò sotto l'apertura del body, con un solo gesto face scattare contemporaneamente i tre gancetti:
"click, click, click!",
la mia intimità restò improvvisamente nuda, completamente esposta ai suoi occhi, in balia di ogni suo tocco, fonte di potente eccitazione.
Raymond: "Resta così cagnolina!" - sussurrò -
udii il sibilo della cerniera dell'astuccio fischiare nell'aria e successivamente il rumore di un liquido viscoso riversarsi tra le mie natiche.
Layla: "Co-cosa hai intenzione di fare?" - chiesi preoccupata ,
Raymond: "I tuoi coniglietti vogliono divertirsi"
Layla: "Oh Jesus!"
Raymond: "No, lui non ti farebbe queste cose!",
Massaggiò la zona tra le cosce per farmi eccitare e io cominciai a percepire il calore aumentare nel mio centro.
La sua mano si fece sempre più invadente, riusciva a parlare per lui, della sua perversione, della sua curiosità di esplorare, del piacere di farmi godere e la mia vagina rispondeva sciogliendosi come burro sulle sue dita, schiudendosi e bagnandosi sempre di più.
Si fermò e sospirai con disapprovazione, ma pochi secondi dopo, una leggera vibrazione segnalò l'inizio dei giochi.
Mi solleticò il clito e pian piano premette sempre più su quella zona, così fortemente erogena da farmi contrarre il ventre e pulsare la carne.
Quando entrò mi sfuggì soltanto un sospiro di sollievo,
Layla: "Aah!" -
Avrei voluto dirgli di più, quanto lo adoravo, quanto lo amavo, ma rimasi silenziosa e immobile, a godere di come riusciva a esplorarmi e stimolarmi con decisa delicatezza.
Con altrettanto garbo spinse il giocattolo dentro il mio sesso, muovendolo dentro e fuori a ritmo struggente... troppo lento per soddisfare la mia brama.
Lui sapeva come rendermi impaziente, come farmi perdere il controllo.
Sentii le ginocchia tremare, il respiro accelerare, la vista incrociarsi e le guance prendere fuoco.
Layla: "Oh ti prego!"
Appena lo sfilò sentii i miei fluidi gocciolare,
le sue dita affusolate si fecero strada tra le mie pareti, spingendosi infondo alla fonte del mio piacere, due, tre, forse quattro, facendomi urlare di goduria senza ritegno.
Raymond: "Non resistermi, lasciati andare!"
Ero già un fiume in piena, nonostante tutto continuò a stimolarmi energicamente, mi portò sull'orlo di esplodere, era quello che aspettava, sapeva benissimo come rompere i miei argini!
Continuai a godere, ancora e ancora, contro la sua mano.
Sentendo le mie pareti contrarsi attorno alle sue dita, allentò il ritmo per lasciarmi gustare il picco del piacere.
Dopo l'orgasmo, ancora ansante, mi accovacciai mollemente sulle ginocchia, lo abbracciai e nascondendo la testa nell'incavo del suo collo, per ringraziarlo lo riempii di baci,
Layla: "Che bello! Ti adoro!"
Riaprii gli occhi guardandolo tutta felice e soddisfatta e lui ricambiò con un sorriso:
Raymond: "Io sto' esplodendo"
Già... come avevo potuto non pensare anche a lui?
Lo aiutai a tirar giù i pantaloni e i boxer, era come l'acciaio! Gli srotolai il preservativo e sali a cavalcioni sopra di lui, accogliendolo completamente e cominciai a muovermi contraendo i muscoli per massaggiarlo, per trattenerlo dentro di me.
Il suo respiro diventò affanno, le sue mani artigli sui miei fianchi e lo strinsi più forte, schiacciando il suo viso contro il mio petto, dove affondò i denti in un lembo di seno che trasbordava dalla scollatura, sentirlo così avido del mio corpo mi fece avere un altro orgasmo.
Rallentò e poi riprese amandomi ancora tanto intensamente, così innamorato e travolgente da strapparmi il terzo climax e volare insieme nell'estasi assoluta.
Lo trattenni dentro di me fin quando senti' la sua erezione affievolirsi, lui restò con la testa appoggiata indietro, sullo schienale del divano, ancora affaticato, con gli occhi chiusi e il respiro corto.

Raymond

Uscii da lei solo quando i nostri cuori decelerarono e i respiri tornarono regolari.
Che sesso! Lila non mancava mai di darmi grandi soddisfazioni!
Era venuta tre volte e sono certo che se fossi stato meno stanco, sarebbe andata oltre.
Dopo esserci dati una rinfrescata, tornammo sul divano a coccolarci, questa volta mi sdraiai in mezzo alle sue gambe, per scambiarci baci voluttuosi e altre carezze,
Raymond: "Chissà con che punteggio si è conclusa la partita. Sei una tentazione troppo forte!"
Le sollevai l'orlo del mini abito per toccarle le cosce: "Ho ancora voglia di coccole e tanto amore"
Layla: "Sei affamato stasera, vuoi per caso che rimanga qui dormire?"
Raymond: "Cavolo, siii!"
Già me la immaginavo contorcersi in tutte le posizioni del kamasutra!
Ci scambiammo un bacio ardente...
Inaspettatamente si aprì la porta di casa:
Papà: "Re...Ray? Lila? Macché..."

La cuginetta e il lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora