Lila tutta pepe
La zia teneva in braccio il piccolo Robert che dormiva beatamente.
"Tesoro? Ti va di restare con noi a guardare Wonder Wheel di Woody Allen? Dicono sia una commedia bellissima!"
Assentì, nonostante fossi troppo pensierosa per riuscire a seguire il film e mi rannicchiai sul divano accanto a Raymond che mi scaldava le gambe con le sue mani calde.Non era solo l'aggressione in se ad avermi sconvolta, ma la tragedia che fosse stato proprio Matthieu, non che si fosse comportato gentil uomo nell'ultimo periodo, ma non lo credevo capace di mettermi le mani addosso!
Ero rimasta scioccata dall'immensa discrepanza tra il Matty conosciuto tra i banchi di scuola e quello attuale.
Eppure era stato il mio primo fidanzatino, amico, collega e per un certo periodo, siccome ero stata una cogliona, anche il mio amante!
Aveva saputo accogliere il mio dolore con partecipazione quando era morto il nonno, quando mio cugino mi aveva tradita con Veronic, e quante volte era venuto a raccogliermi ubriaca al pub, nel pieno della notte?
Un ondata torbida lo aveva avvolto in un'aura oscura di bassezza e cattiveria, aveva investito tutto ciò che c'era stato e sporcato i nostri ricordi, lasciando una ferita nel mio cuore.Sentii formarsi un nodo amaro in gola e incominciai a piangere di nuovo.
Strinsi la coscia di Raymond, cercando comprensione nei suoi occhi,
Layla: "Voglio andare di sopra"
Raymond: "Concordo, è stata un giornata difficile e hai bisogno di farti una lunga dormita" - volgendo lo sguardo allo zio, mi abbracciò e aggiunse: "Andiamo nel mio lettone".
In quell'occasione lo zio non obbiettò, eludendo le solite raccomandazioni, si limitò ad alzarsi dal divano per abbracciarmi:
"Buona notte piccina" e mi baciò sulla fronte.La tensione e l'ansia accumulate, mi avevano logorata e non riuscivo a trattenere le lacrime che sgorgavano a fiumi.
Seduti sul letto, Ray mi tirò vicino a se, cullandomi tra le braccia
Raymond: "Quali brutti pensieri vorticano in quella testolina?"
Layla: "Penso avrei fatto una brutta fine, se mi fossi fidanzata con Matt"
Raymond: "Impossibile! Vi siete mollati più volte proprio perché tra voi non funzionava!
Stai pur certa, che sarei venuto a prenderti con un intera squadra SWAT per riportati qui, con me, dove stai bene per davvero!"
Scoppiai a ridere!
Layla: "Ti immagini Andre' e Carol in divisa e passamontagna?"
Raymond: "Non dirglielo! Si darebbero al feticismo per l'abbigliamento...sempre che non abbiano già provato anche questo!"
Tamponò ogni mia lacrima col fazzoletto e riuscì a trasformare i miei singhiozzi in risate.
Raymond: "Hai affrontato situazioni ben peggiori di questa con forza di spirito e tenacia, vedrai che presto starai meglio."Mi abbracciò, dondolandomi guancia contro guancia, sussurrandomi quanto il suo amore fosse sincero e infinito.
Fortuna che il destino ci aveva regalato un amore così grande e io lo adoravo alla follia!
Mi sfilò il maglione e cominciò a spogliarmi con pacatezza, slacciando i bottoni della camicia, lentamente, uno ad uno, come per scandire i secondi prima di poter contemplare la mia nudità.
Mano nella mano mi condusse nel suo bagno, dove si svestì, facendo canestro con gli indumenti uno dopo l'altro nella cesta.
Attraverso il vetro della doccia seguii ogni suo movimento , sbavai su quel physique du rôle che aveva conquistato i miei istinti fin dal principio della mia adolescenza.Sfregò la spugna insaponata dalle mie spalle al collo e mi procurò il solletico, passandola sotto le ascelle, facendomi ridere.
Proseguì all'interno delle braccia, ma appena arrivò ai polsi, istintivamente mi ritrassi:
"No! Questi segni mi fanno schifo!"
Esaminò i lividi: "Mi dispiace Lillina, non vergognarti! Li nasconderemo in qualche modo"
Incrociò le mie dita con le sue e mi diede teneri baci all'interno dei polsi, poi succhio' come se volesse mangiarmi...
"Aahi! Ma ti pare? Sarà un po' difficile nasconderli così!"
Raymond: "Almeno quando li vedrai penserai a me!"
Passò la lingua in cerchio anche sull'altro polso, lasciando un altro succhiotto e poi salì, leccando il braccio fino alla spalla.
Infilò una mano tra i miei capelli e mi succhio' il collo così veemente da farmi schiudere le bocca e gemere.
Si staccò un secondo per osservare il frutto del suo lavoro,
Raymond: "Eri già stupenda, adesso sei un opera d'arte!"Mi insaponò, cospargendo il mio corpo del suo gel doccia, quella fragranza maschile, che ogni giorno, identificavo col profumo della sua pelle.
Coprì di schiuma le curve morbide del mio seno e quando abbassai lo sguardo per inseguire il suo, con pura e svergognata adorazione, mi incantai alla vista del suo pene già eretto,
Raymond: "Perché arrossisci? L'hai già visto un sacco di volte!"
Layla: "Beh, sì bello mio! Ma quando meno me l'aspetto, mi sorprende sempre!"
La sua risata cristallina fece eco tra le mura del bagno.Con cura non casuale, si abbassò a lavarmi le parti intime.
Quel tocco garbato e il calore dell'acqua, mi mandarono in deliquio facendomi scivolare sulle ginocchia.
Mentre eravamo entrambi accovacciati, iniziò a masturbarmi con sapienza, due dita o tre, su e giù, da farmi tremare le gambe!
Mi teneva stretta a sé, sentivo il suo affanno nell'orecchio, i suoi addominali contrarsi e il cuore battere unanime al mio.
Continuò a toccarmi, ancora e ancora... e venni una prima volta.
Poi portò la mia mano sul suo inguine per mendicare sollievo, senza indugio, l'assecondai segandogli l'asta coriacea.
Più lo maneggiavo incalzante, più i suoi mugolii aumentavano d'intensità.
Divorò la mia bocca, con un bacio irruente che fu impossibile non assecondare.
Sempre più appassionato tornò a baciarmi il collo, i suoi denti graffiavano, le labbra afferravano e succhiavano la mia pelle delicata.
Rimanemmo in quel modo, con l'acqua che scendeva su di noi fino a quando entrambi non godemmo l'uno nelle mani dell'altro.
Lui soddisfatto, stringendomi con forza, mi fece alzare. Aprì l'acqua e sciacquò i nostri corpi con accuratezza.Uscì' per primo dalla doccia, contraendo quelle chiappe sode e spettacolari con la sua camminata da macho seducente.
Nel caldo tepore della stanza, si avvolse il bacino con l'asciugamano e mi offrì il suo accappatoio.
Tamponò col cappuccio le gocce d'acqua che mi colavano sulle guance e mi fece sedere sullo sgabellino del bagno per asciugarmi i capelli.
Passò le dita tra le ciocche, separandole dolcemente. Socchiusi gli occhi, cedendo a quel piacevole massaggio.
Amavo le sue mani: perfette, curate, senza alcuna asperità, capaci di carezze leggere, protettive e allo steso modo curiose, spudorate da regalarmi sfrenato appagamento.
Per fonare il ciuffo, mi girò attorno e si fermò davanti a me.
Riaprendo gli occhi mi trovai con la faccia all'altezza del suo cazzo...Mi Dios!Accarezzai il suo polpaccio, l'incavo dietro il ginocchio e perlustrando sotto l'asciugamano, mi divertì a solleticarlo tra le gambe...
Raymond: "Ahi ahi, Lillina! Non stuzzicare il can che dorme!"
Lo guardai maliziosa palpando i testicoli rasati...
Layla: "...e svegliamolo questo cucciolo! È troppo presto per andare a dormire!" - risposi con un finto broncio.
Rise e mi diede della depravata, mi disse che mi stava abituando troppo bene.
Raccolse tutti i miei capelli tra le sue mani e mi strofinò il viso contro il suo affare.
Attraverso il tessuto, lo percepii leggermente gonfio e inclinato a sinistra
Layla: "È un po' mogio!" - constatai -
Raymond: "...ma degno di un concorso di bellezza!"
Si sciolse il nodo dell'asciugamano, lasciandolo casere ai suoi piedi...Aprii le gambe per avvicinarlo di più al mio corpo e lo presi in mano, era caldissimo...
Mi bastò sfiorarlo con l'indice sulla punta, per farlo sobbalzare come avesse vita propria.
Lo leccai e più lo stringevo più sembrava ridestarsi.
Appena lo circondai con le labbra, Ray emise un ringhio trattenuto.
Raymond: "Fai con calma, sarà più eccitante guardarti dallo specchio"
E invece no, mi aggrappai ai suoi fianchi. Non finivo più di succhiarlo, quanta voglia avevo dentro!
"Vai piano!" - mi rimproverò.
Perché? Era l'unico ragazzo della mia vita col quale mi fossi mai sentita veramente audace e libera, tanto da riuscire esprimere la mia parte più sfrontata.
Tra sguardi e carezze, continuai avida sentendo la sua passione crescere...Raymond: "Fermati!"
Me lo tolse di bocca e sollevandomi di poco dallo sgabello, mi spinse giù , sul pavimento. Mi aprì l'accappatoio e si stese sopra di me.
Con un espressione adorabile, i suoi occhi costellati di pagliuzze verdi mi guardarono intensamente e mi penetro' con urgenza,
"Quanto piacere Lillina! Quanta voglia e sporchissima passione!"- Sussurrò.
Il suo bacino sbatteva contro il mio rumorosamente, entrava e usciva a fondo, senza darmi tregua.
Godevo delle sue dimensioni enormi e il ritmo col quale mi penetrava, che non accennava a diminuire.
Avrei voluto non finisse mai, si arrestava solo qualche istante per prendere un pausa e ricominciare a stantuffare.
Layla: "Ti prego non smettere!"
Imprecò: "No cazzo! Ti giuro che non usciremo da qui finché i nostri desideri non saranno totalmente appagati"
Godeva respirando affannosamente, e più spingeva più mi piaceva.
Aumentò la velocità e la mia voglia incontrollabile collimò con la sua: " Vieni, vieni!..."
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La cuginetta e il lupo
RomansaFin da piccolo Raymond si prende cura della sua piccola cuginetta Layla (Lila/Lillina). L'accudisce e la cresce con affetto come fosse la sua sorellina. Ma col tempo la ragazzina innocente e buffa, sboccia in una donna sempre più bella e sicura di...