Fare pace
Un buon profumo dolciastro e di caffè si diffondevano nell'aria della sala principale, ariosa e luminosa, affollata di ragazzi seduti intorno a tavolini circolari davanti a tazze fumanti e camerieri che si muovevano velocemente tra le corsie con vassoi pieni di bevande.
Seduto in ultima fila c'era Pierre, il migliore amico di Matt, agitò il braccio per salutarci.
I loro amici mi riconobbero, salutandomi con un abbraccio,
Pierre: "Ciao Lay! Come stai stamattina?"
Matthieu: "Pierre mi ha aiutato a recuperare i tuoi pezzi al bistrot!"
Layla: "Oddio! Che figuraccia!"
Pierre: "Nah! Un sabato senza birra è un sabato infelice!"
Gustammo qualche manicaretto e ghiottoneria al buffet, scambiandoci consigli e valutazioni sulle nostre letture preferite e poi diedi un occhiata al cellulare... nessun messaggio da Ray...
Sgomberammo il tavolo per trasferirci nella seconda sala.
Mentre Matt e company passavano in rassegna pile di fumetti, cercai un libro carino d'acquistare, trovai un fantasy dall'Incipit interessante.
Immersa nel brusio delle conversazioni, mi accomodai su una poltrona cominciando a leggere qualche pagina.
Di tanto in tanto controllavo i messaggi, ma di Ray ancora nulla...
La preoccupazione che non mi degnasse neanche di un pensiero mi rese cupa. Scoraggiata, ripresi la mia lettura.
Dopo mezz'ora Matt si avvicinò col sui sorriso affabile:
"Macchine mortali di Philip Reeve... ti piacciono le guerre tecnologiche?" - Disse leggendo la copertina del mio libro,
Layla: "Non saprei, mi è capitato tra le mani per caso... è una saga si quattro volumi, forse letto il primo te lo saprò dire"
Matt: "Dalla tua espressione sembra annoiarti, o tu sei ancora triste?"
Layla: "Il libro mi piace, sono io a sentirmi depressa. Non mi ha più mandato messaggi"
Matt avvicinò la sua poltrona alla mia:
"Stai tranquilla Lay! Avete solo scazzato per gelosia. Non ricordi quante volte abbiamo discusso noi? Infine siamo stati insieme per due anni!
È quello che fanno le coppie! Si litiga, ci si confronta e si fa pace. Vedrai che non è niente! E te lo dico contro il mio interesse! Sai che provo qualcosa per te e non mi è facile giustificare il tuo ragazzo!"
Lo presi sottobraccio e appoggiai la testa sulla sua spalla, mi baciò sulla testa e mi prese la mano. Lasciai andare un sospiro tormentato.
Pierre: "Noi abbiamo trovato quello che cercavamo!"
Matthieu: "Andiamo da me a giocare alla play? Abbiamo un sacco di guerre aliene da combattere! Vuoi venire?"
In quel momento mi squillò il cellulare e mi sentii improvvisamente meglio appena lessi sul display il nome di Ray!
Layla: "Ray?"
Ray: "Buongiorno Lillina! Ti va di venire da me?"
Che mi chiamasse Lillina, era già un buon segno!
Layla: "Ok, quando?"
Ray: "Se vuoi per pranzo"
Avevo appena mangiato, ma chi se ne frega, mi sarei riempita come una fogna!
Layla: "Sto' arrivando!"
Guardai Matt e la sua espressione disillusa,
Lay: "Matt, mi spiace, meglio che vada!"
Mi alzai scattante per raggiungere Ray.
Matt: "Aspetta bambolina! Non così in fretta!"
Mi strinse a se per i fianchi: "Sono comunque contento che stanotte mi hai chiamato e che oggi sei uscita con me.
Per te voglio esserci sempre. Se avessi bisogno di parlare o un po' di compagnia, potremmo trovarci al bistrot in Roger Levanneur. Non voglio che ti ubriachi da sola, in due è più divertente!"
Layla: "Grazie Matt, ti voglio bene. Ci vediamo domani a scuola".
Gli lasciai un bacio innocente sulla guancia e mi affrettai a far la fila in cassa prima di scheggiare via.Presi il pullman in centro e scesi alla fermata di Ville Montmorency.
Adoravo la casa degli zii, non solo perché era una villa bellissima, ma perché era una via privata tranquilla, in mezzo al verde, con tanti alberi e lontana dal traffico.
Citofonai e mi aprì Arvin, andai dritta in sala da pranzo, ma gli zii non c'erano e la casa era particolarmente silenziosa,
Arvin: "Mentre aspetta il signorino, le posso offrire un drink? Un aperitivo?"
Layla: "Sì un goccio di Lillet rose'"
Mentre aspettavo che mio cugino scendesse, mi diedi un occhiata, ero uscita di casa con un paio si leggins, la felpa e scarpe da tennis, non potevo presentarmi vestita peggio, sembravo una quindicenne!
Sentii i passi sulle scale e la sua voce suadente chiamarmi dal soggiorno,
"Lillina... dove ti sei nascosta?"
Mi nascosi dietro la porta della cucina dove Arvin stava preparando il pranzo,
"...Lo sai che se ti trovo ti torturo!"
Arrivò sulla porta e spingendola con la maniglia mi spalmò contro la parete,
"Io sento odore di Lillina e tu Arvin?"
Layla: "Ahi!"
Quando si sporse con la testa e ci guardammo, mi regalò un sorriso solare e sereno che dipanò ogni mia inquietudine.
Raymond: "Buongiorno! Sapevo che ti eri nascosta qui, hai lasciato una tua traccia sul tavolo!"
Indicò il mio libro, con tanto di logo gigantesco sul sacchetto: Book-bar Renard.
Ecco! Adesso sapeva anche dove ero stata questa mattina!
Layla: "Sono uscita a fare un giro e ho trovato questa libreria molto graziosa, dove mi sono seduta a leggere e fare un brunch leggero, adesso non ho molta fame, ma ci tengo a farti compagnia. Tu sei andato a vedere la casa per Carol?"
Raymond: "Sì, è un piccolo monolocale soppalcato appena ristrutturato, è al primo piano di una palazzina vicino all'Aqua Loft, è comodissimo. Didier ha trattato il prezzo, è riuscito a scendere un pochino",
Layla: "E dentro com'è?"
Raymond: "Sotto è monospace con soggiorno e cucinino, è illuminato da due finestre e sopra al soppalco c'è il letto a due piazze con armadio, nulla a che vedere con quella topaia dove viveva prima!"
Quindi non mi aveva scritto messaggi perché era davvero occupato.
Finito di pranzare, mi prese per mano: "Arvin, scendo in sala giochi con la mia cuginetta! Mi avviserai, vero?"
Arvin lo guardò con un sorriso affettuoso:
"Certo signorino, se rientra suo padre l'avvertiro' immediatamente!", gli fece l'occhiolino,
Layla: "Arvin sospetta qualcosa?"
Raymond: "No, Arvin sa, gli ho detto che ci siamo messi insieme. Comunque l'aveva già capito da solo, sei sempre qui e in quei momenti non sei affatto silenziosa!"
Mi buttai sul divano... aah che bello! Avevo tanto di quel sonno arretrato che mi sarei fatta una lunga dormita!
Raymond: "Questi leggins ti stanno bene, ma preferirei vedere il tuo bel culetto nudo, se ci spogliassimo subito?"
Mi prendeva in giro? Ma quanto era lunatico?
Layla: "Scusa, ma tu non eri arrabbiato con me?"
Raymond: "Lo ero Lillina, ma adesso voglio tanto fare pace!"
Si tolse la camicia e si sfilò la cintura dai pantaloni.
Layla: "Un momento! Dov'è finita la parte nel mezzo dove ne discutiamo e ci chiariamo?"
Raymond: "Va bene!"- Con impazienza mi sfilo' la felpa e la maglietta,
Raymond: "Mettiamo subito in chiaro che solo io dovrei avere il privilegio di entrare in camera tua, ma hai ragione anche tu, dovrai pur prepararti per gli esami"
Mi aiutò a togliere i leggins: "Non voglio più litigare"
Layla: "Neanch'io. Sono stata malissimo"
Raymond: "Anch'io! Mi hai fatto sentire un fidanzato geloso"
Layla: "Forse perché lo sei?" - Esclamai ironica.
Scoppiò in una risata beffarda che terminò in un ghigno malizioso.
I suoi occhi verdi e brillanti puntarono dritti sui miei, assumendo uno sguardo più penetrante che mi fece sentire i brividi lungo la spina dorsale.
Sedette al mio fianco e usò la cintura per legarmi i polsi dietro la schiena. Il suo atteggiamento mi allarmò.
Layla: "Cosa stai facendo?"
Raymond: "Non vuoi provare qualcosa si nuovo?"
Layla: "E se non dovesse piacermi?"
Raymond: "Facciamo un test e vediamo come va. Ricordi il motto 'Du ut es' ? Io mi fido di te, tu fidati completamente di me?"
Fece scivolare lentamente i polpastrelli sul mio addome, sui fianchi e si soffermò a disegnare il contorno del reggiseno lungo la scollatura di pizzo.
Chiusi gli occhi per godere appieno di quei gesti così dolci e naturali, lo sentii solleticarmi il collo, fin dietro le orecchie, dove si accostò con la bocca per bisbigliare qualcosa,
Raymond: "Sei solo mia! Di nessun altro"
Riaprii gli occhi e notai come le sue pupille incendiate di desiderio scrutavano ovunque il mio corpo.
Le sue mani calde mi massaggiarono dalle cosce alle caviglie, aprendomi le gambe.
Infilò la mano sotto il bordino dei miei slippini, mi bastò sentire il calore della sua mano per farmi eccitare, i mie umori cominciarono a fluire al suo tocco.
Avrei voluto liberarmi le braccia per stringerlo e stendermi sopra di lui, invece mi tolse le mutandine e mi spintonò sul divano facendomi inginocchiare contro lo schienale.
Raymond: "Più in ginocchio..." - disse con tono fermo.
Lo vidi alzarsi per togliersi i pantaloni e spostarsi per prendere qualcosa, avvertì in maniera animale il suo sguardo su di me, poi qualcosa di liscio e freddo mi sfiorò la schiena,
Raymond: "Come sei silenziosa Lillina! Sei preoccupata di cosa ti farò adesso?"
Perché a volte avevo l'impressione che mi leggesse nel pensiero?
Layla: "Questa posizione non è il massimo della comodità, ma almeno i cuscini sono morbidi!"
Mentii per non ammettere la preoccupazione che si faceva strada nella mia mente, sapevo che non mi avrebbe mai fatto nulla di pericoloso, ma in quella posizione col culo per aria...mi balenò il pensiero che potesse approfittare della mia incapacità di oppormi.
Appena le sue mani mi massaggiarono la schiena mi calmai, le sue labbra bollenti mi lasciarono tanti piccoli baci sulla pelle,
Raymond: "Sei così morbida e liscia che accarezzarti è una goduria"
Finalmente le sue dita che tanto smaniavo, si fecero strada nella mia carne, seppur una gioia che mi levò quasi subito!
Una vibrazione mi fece sobbalzare, poi sentii un pizzicore gradevole e molto familiare sul clitoride... era il mio coniglietto!!!
Layla: "Ah!"- iniziò una dolce tortura che andò avanti per diversi minuti, ero eccitatissima e più continuava, più sentivo il basso ventre contorcersi,
Layla: "Ray ti prego, cosa stai aspettando?",
Raymond: "Che me lo chiedi! Come faccio a sapere le cose, se tu non me le dici?"
Era una frecciatina?
Sfregò il suo membro sulle mie labbra un paio di volte e un momento dopo mi riempì, forte, duro e deciso.
Emisi un sospiro rumoroso di sollievo e iniziai a spingere il bacino verso di lui per godere pienamente dei suoi affondi,
Raymond: "Se muovi i fianchi a questo ritmo non resisto"
Mi era mancato, avevo più voglia di quanta ne avesse lui, in tutta risposta incominciai a roteare anche il bacino apposta per inghiottirlo, Ray gemette.
Un suo dito irruppe nel mio ano, strappandomi un lamento per il bruciore improvviso.
Raymond: "Voglio questo culo a cuore!" - chiese con voce affannata piena di cupidigia,
Layla: "Sei matto?"
Mi avvolse con le braccia sussurrando nell'incavo del mio collo,
Raymond: "Sì, voglio tutto di te, sarà un'altra esperienza fantastica tutta nostra. Dimmi di sì, non durerò a lungo"
Acconsentii, a patto che fosse gentile.
Mi penetro' con estrema delicatezza, sentì la sua punta morbida dilatarmi, entrò lentamente e poi si fermò per darmi il tempo di abituarmi a quella grandezza,
Raymond: "Sono entrato appena per non farti male"
Layla: "Ok, ora puoi muoverti piano",
Sentii il suo glande carnoso uscire entrare, le sue mani strizzarmi i glutei e le sue unghie affondare nella mia pelle,
Raymomd: "Che meraviglia Lillina, sei così calda e stretta, sto già per venire!"
I nostri movimenti accelerarono, il suo glande entrò e uscì a cadenza ravvicinatissima, poi lo spinse senza più ritrarsi e avvertí una piacevolissima sensazione di riempimento e calore mentre il seme si riversava nel mio retto, fu bellissimo sentirlo venire!
Slacciò la cintura intorno ai miei polsi, finalmente libera cercai le sue mani e me le portai sui seni stringendolo intorno al mio corpo come una seconda pelle.
Layla: "Ti amo Ray. Sei così perfetto e delicato che sembri fatto apposta per stare dentro di me"
Raymond: "Sei così morbida e dolce che non mi staccherei mai da te. Ti amo".
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La cuginetta e il lupo
RomanceFin da piccolo Raymond si prende cura della sua piccola cuginetta Layla (Lila/Lillina). L'accudisce e la cresce con affetto come fosse la sua sorellina. Ma col tempo la ragazzina innocente e buffa, sboccia in una donna sempre più bella e sicura di...