Capitolo 38

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La quiete dopo la tempesta

Papà mi chiese di incontrarci per parlarmi in privato.
Inizialmente ero nervoso, ma quando ricevetti il messaggio che l'incontro sarebbe avvenuto al Paris Royè, mi tranquillizzai.
In un posto pubblico non avrebbe mai alzato la voce e l'Hotel si poteva considerare territorio neutrale, oltretutto al ristorante ci sarebbe stata la mamma , che stava dalla mia parte!
Concierge: "Buonasera Raymond"
Raymond: "Buonasera Jacob, mia madre c'è stasera, vero?"
Concierge: "Sì, in questo momento è in ufficio"
Raymond: "Grazie"
(Meglio ancora!)
Trovai la porta semiaperta e i miei genitori seduti sul divano, mio padre stava praticando un massaggio ai piedi a mia madre.
Raymond: "Ehmn! Ciao a tutti! È l'ora del massaggino?"
Mamma: "Ciao tesoro! Dovrò farmi fare delle scarpe su misura, magari con suole vibranti per la circolazione!"
Papà: "Ciao giovanotto! Stavo cercando di convincere tua madre ad andare in maternità anticipata. Qui possono cavarsela benissimo da soli",
Raymond: "Perché anticipata? Va tutto bene?"
Papà: "Proprio perché va tutto molto bene, vorrei continuasse così!"
Mamma: "Verrei comunque una volta a settimana, a controllare che tutto sia apposto"
Papà: "Ok, ma intanto comincia a stare a casa!"
Mamma: "Tu tesoro, come stai?"
Raymond: "Ho tanto lavoro, il che è positivo!"
Li aggiornai sulla salute di Lila, il mese di malattia era quasi terminato ed era pronta per tornare al lavoro e spaccare il mondo!
Eravamo rimasti d'accordo che sarei rimasto a vivere dalla nonna un'altra decina di giorni, finché lei avesse ripreso la sua routine.
Papà: "Anche tu sarai in ufficio, se non dovesse sentirsi bene, sono certo che Matthieu la riaccompagnerebbe a casa"
Proprio quello che volevo evitare...
Raymond: "Lo so, ma preferirei esserci io"
Mamma: "C'è gelosia nell'aria! Allora è una cosa seria!"
Incrociai le braccia al petto,
Raymond: "Certo! Sono serissimo"
Papà: "Dieci giorni sono troppi. Ti dò tempo ancora fino a questo venerdì"
Tentai un compromesso,
Raymond: "In settimana lavoro, non ho tempo per imballare i miei abiti. Sarà meglio domenica sera"
Papà: "Sabato! Nel tardo pomeriggio passerà Arvin, a prendere la tua roba col SUV, dopo di che, verrete tutti a casa nostra per cena"
(Uffa, che rogna!)
Raymond: "Lo sai che tornando a casa non cambierà niente? Io e Lila continueremo a vederci e stare insieme!"
Papà alzò gli occhi al cielo sospirando,
Papà: "Sì , ma alle nostre condizioni. Da questo sabato riprenderanno le nostre cene in famiglia"
C'erano pure delle condizioni adesso? Lo guardai incazzato...
Mamma: "Amore, avevi promesso di fare il bravo..." - disse prendendolo per mano,
Papà brontolò: "Ci sto' provando! Fatico a capire, perché tra tante ragazze ha scelto proprio mia nipote?"
Raymond: "Perché è unica, ha sofferto e ha le sue fragilità, ma nonostante tutto non perde mai il suo spirito, ha carattere, è ambiziosa, bellissima, dolce e poi tra noi c'è una grande sintonia sotto ogni aspetto..."
Mamma: "A proposito di ciò...le fisserò un appuntamento col mio ginecologo"
Raymond: "Perché?"
Mamma: "Per prescriverle un anticoncezionale"
Raymond: "Non è troppo giovane?"
Papà: "Semmai è troppo giovane per restare incinta!"
Mamma gli mollò una gomitata nel fianco!
Mamma: "Papà intendeva dire...che è meglio evitare complicazioni, sia per la sua giovane età che per la sua salute futura.
Non sappiamo per quanto tempo dovrà mantenere questa terapia, forse qualche mese oppure più anni, ma sono certa che tra i farmaci che le hanno prescritto, alcuni sono pericolosi per lo sviluppo dell'embrione durante la gestazione.
Parlare col mio dottore, la metterà meno in imbarazzo rispetto a noi e saprà spiegarle i rischi e i vantaggi"
Papà: "Ray, vogliamo la tua parola che non la farai mai soffrire o in  famiglia sarà un inferno!"
Raymond: "La sua felicità e la sua salute vengono prima di tutto e mi sembra di avervelo dimostrato in questo periodo!"
Papà: "Mi dispiace, non ci eravamo capiti. Devo ammettere che ho sbagliato, pensavo fosse un avventura... una cottarella"
Sedetti di fianco a mio padre e lo abbracciai,
Raymond: "Dovresti avere più fiducia in me, ho sempre amato Layla da  quando era piccolina, il sentimento è sempre stato reciproco, solo che si è evoluto crescendo"
Papà: "Vi aspetteremo anche con nonna e Lucky, ceneremo da noi alle 20:00 sabato sera",
Pace era fatta! Uscii dal Royè col sorriso stampato sulla faccia e chiamai immediatamente Lila,
Layla: "Hola mi amor! Com'è andato lo scontro trai i due arieti?"
Raymond: "Mon amour, mi stai dando del caprone?"
Layla: "Avete entrambe la testa dura!"
Raymond: "Invece ci siamo riappacificati!"
Layla: "Finalmente!"
Raymond: "Prepara le labbra, stasera ti ingropperò come un montone"

La cuginetta e il lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora