Capitolo 5

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Ascoltando le emozioni

Raymond

L'indomani come da routine, l'aspettai in scooter fuori da scuola.
Era graziosissima! Indossava una tutina scollata a quadrettini Vichy e un cerchietto rosa tra i capelli. Aveva le iridi nocciola intenso, la capigliatura liscia, folta e carnagione olivastra. L'avevo vista crescere e anche se ormai il suo corpo mostrava già curve generose, rivedevo la bimba dolce e buffa che me ne combinava di tutti i colori.
Pranzammo in terrazza con mamma, sotto il gazebo, poi rimasi a farle compagnia mentre faceva i compiti.
Layla: "Non fissarmi"
Raymond: "Non ti sto' fissando, sto' aspettando che finisci gli esercizi!"
Continuai a guardarla,
Layla: "Smettila!"
Raymond: "Con quel vestitino rosa bebè sembri ancora più bambina"
Layla: "A tutte le tue 'bambine' fai quelle cose?"
Raymond: "Quali cose?"
Layla: "Stupido! Era il mio primo bacio!"
Mi si bloccò l'aria nei polmoni,
Raymond: "Davvero?"
Layla: "Vengo da un paesino di 1900 abitanti e ho tredici anni, cosa cavolo ti aspettavi?"
Raymond: "Sei arrabbiata?"
Layla: "Sì. Tu fai queste cose con leggerezza, ma io non sono stupida!"
Raymond: "Certo che no! Volevo solo  farti capire quanto sei stata ingenua! Hai visto quanti vecchi maiali ti stavano filmando?"
Layla: "E allora? Mi hai baciata solo perché sono ingenua? Grazie mille!"
Prese i libri e andò a chiudersi in camera sbattendo la porta!
Ero stato sincero, anche se avevo tralasciato qualche dettaglio importante... l'adoravo ed ero geloso!
Mamma: "Chi sbatte le porte?"
Mia madre si affacciò al corridoio e mi guardò con sguardo di rimprovero,
"Le hai fatto qualche altro dispetto?"
Raymond: "No, sono solo capricci... ci penso io maman, torna pure a riposare!"
Bussai alla porta, anche se dubitavo mi avesse aperto, era una testona!
Raymond: "Lila, apri per favore?"
Layla: "No"
Raymond: "Ma la pianti di rispondermi sempre di No? Dobbiamo parlare!"
Layla: "No, hai detto e fatto abbastanza!"
Le mandai diversi messaggi sul cellulare:
Lila, scusami, ho sbagliato, volevo solo proteggerti.
Messaggio letto, nessuna risposta.
Lillina ti voglio bene, veramente!
Messaggio letto, ancora nessuna risposta.
Sentii scattare la serratura e la sua mano strattonarmi per la maglietta attirandomi nella sua stanza,
Layla: "Davvero mi vuoi bene?"
Raymond: "Tantissimo. Sei diventata una bella ragazza e hai appena perso i genitori, non voglio che qualche bastardo ti faccia soffrire perché si è fatto un idea sbagliata di te."
Mi abbracciò e mi baciò al centro del petto:
"Ti voglio bene anch'io" - Aveva i lacrimoni agli occhi.
Raymond: "Hai pianto per colpa mia?"
Guardò a terra facendo cenno di sì con la testa,
Raymond: "Perché?"
Layla: "Non ho mai avuto un ragazzo e la prima volta che mi baciano, dovevi proprio essere tu?"
Raymond: "Adesso non drammatizziamo, io non sono poi così male!"
Layla: "No, ma è una cosa da sfigate!"
Raymond: "Io non sono uno sfigato e bacio benissimo! Ammetto che certe cose dovresti viverle con un ragazzo che ti piace. C'è forse qualcuno che ti piace?"
Layla: "Mmh... No"
Ottimo! Avevo ancora speranza!
Raymond: "Bene! Dimmelo quando l'avrai trovato, intanto se questa bocca non sa baciare non mi importa, glie lo insegnerò io"
Chiusi la porta e mi incollai ancora alle sue labbra. Lei si staccò e mi guardò negli occhi ridendo,
Layla: "Raymond! Sei mio cugino!"
Raymond: "Appunto, mi conosci bene, non sono uno stronzo!"
La baciai sul collo e squittì per il solletico,
Layla: "Mi cambiavi i pannolini e mi allacciavi le scarpe!"
Raymond: "Vero! Ti ho anche già vista nuda!
Ti andrebbe di uscire a cena con Andre' e la sua amica stasera?"
Layla: "Wow! Siamo già alle uscite pubbliche dopo soli due bacetti?"
Raymond: "Scusa se poco, forse preferiresti fare altro?"
Layla: "No, no! Ok, va bene!"

Entrò in soggiorno con un abitino blu e un coprispalle in tinta.
Mamma: "Pequena! Come sei carina tesoro! Dove andrete stasera?"
Raymond: "A mangiare in una taverna con Andre'. Però Lila mettiti un paio di scarpe da ginnastica che dopo andremo a fare una lunga passeggiata"
Quando Andre' mi vide arrivare per mano con Layla rimase sbigottito, era una scelta insolita per un uscita a quattro! Ma appena la baciai sulla bocca, lo vidi inarcare un sopracciglio e sorridermi con condiscendenza.
Dopo cena finimmo serata a Les Canebiers, era il nostro luogo preferito dove portare le ragazze di notte, perché c'era uno stabilimento balneare sulla scogliera senza controlli notturni,  dove potevamo restare in intimità.
Portammo le torce per inoltrarci a piedi nei punti più bui degli scogli.
Andre' accese lo speaker portatile e lo collegò alla musica del cellulare, poi si appartò su un lettino con Veronic.
Sprofondai in una sdraio e Layla, invece di occupare quella al mio fianco, sedette in braccio a me per godersi le mie coccole.
Le schiacciai una marea di baci sulla guancia vellutata.
Lasciò cadere la testa sulla mia spalla per accoccolarsi contro il mio sterno,
Una mano scivolò sulla sua schiena, con l'altra le accarezzai la pancia, la circondai con le braccia e la strinsi teneramente nella mia morsa.
La sua pelle aveva un dolce profumino di zucchero che mi istigava a mangiarla tutta!
Raymond: "Che profumo di cocco, cocchina!"
Layla: "È lo shampoo!"
Le lasciai un bacio sulla tempia. Affondai la mano trai suoi capelli lucidi al bagliore della luna.
Possibile che con tutte le ragazze che avevo avuto, nessuna aveva mai acceso le mie emozioni come stava facendo lei?
Era così bella, dolce e pura, ma sopratutto in quel momento era tutta mia.
Le leccai le labbra morbide e continuammo a scambiarci baci brevi, timidi, leggeri.

Layla

Sedetti in braccio a Raymond incrociando le mani dietro la sua schiena, sotto la giacca era caldo e aveva un buon profumo maschile e intenso; nei suoi abbracci mi sentivo protetta e amata, mi lasciai scaldare e coccolare.
Le sue mani giocavano coi miei capelli, mi stringevano i fianchi, quando mi solleticò le labbra con le sue sollevai la testa per baciarlo.
Layla: "Zio Raymond, settimana prossima ho il test di fine corso e.. "
Raymond: "Chiamami ancora così e ti dò in pasto ai pescecani!"
Layla: "Ok, Raymond, cosa faremo quando torneremo a Parigi ?"
Raymond: "Io tornerò in Università e tu troverai  una scuola di moda, continuerai a studiare francese e se avrai bisogno io ti aiuterò"
Layla: "Continuerai a volermi bene?"
Mi diede un buffetto sulla guancia,
Raymond: "Non penserai che ti stia riservando un trattamento speciale, solo perché siamo in vacanza?"
Sì invece, temevo che tutto quelle attenzioni e affetto che erano entrate a far parte della mia quotidianità, mi venissero strappate.
Layla: "Può darsi!"
Raymond: "Io ti terrò d'occhio e non smetterò mai di volerti bene"

La cuginetta e il lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora