Capitolo 11

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L'amore non e' bello se non e' litigarello

L'incontro col relatore era alle 8:30 in aula professori. Arrivai in anticipo e sedetti sulla panca in corridoio col mio Portfolio sotto braccio.
Dopo dieci minuti la porta si aprì:
"A giovedì Sig. Mercier"
Matthieu: "Grazie Sig. Morin, a presto"
Matthieu si fermò a guardarmi sorridente ...e che aveva da ridere?
"Buongiorno Layla!"
Lo salutai freddamente: "Ciao"
Sig. Morin: "Lei deve essere la Signorina Pais, prego, si accomodi"
Aprii la cartelletta dei miei lavori sulla sua scrivania e mi accomodai,
Sig. Morin: "Sono Benjamin Morin, il relatore che l'affiancherà fino agli esami finali, sostituirò la Signora Fountain che è andata in maternità"
Layla: "Layla Pais, piacere",
Sig. Morin: "Allora signorina Pais, ho studiato la sua cartella scolastica: ha un ottima predisposizione al lavoro in team, ottime capacità progettuali, un egregia conoscenza dei materiali e quindi sono giunto alla conclusione: il suo ruolo nel mio gruppo di lavoro  sarà quello di capo squadra, con la Sig.ina Fressange e il Sig. Mercier"
Layla: "Oh...!" - Esclamai stupita - "Lieta della sua scelta!", in realtà non ero contenta di far squadra con Matthieu, covavo ancora del risentimento nei suoi confronti.
Dopo aver dato un occhiata al mio Portfolio, il signor Morin mi concedo' con un energica stretta di mano e tornai in classe.
Matthieu: "Quindi saremo insieme..."
Layla: "Usa le parole corrette, 'collaboreremo a un progetto'"
Matthieu: "Eddai Lay! Non fare la stronza!"
Layla: "No caro, tu non fare lo stronzo! Parleremo esclusivamente di lavoro"
Matthieu: "Sì, finalmente sarai costretta a parlarmi e smetterai di ignorarmi!"
Layla: "Preparerai le bozze, i figurini e me li invierai per posta elettronica, i modelli e il resto li discuteremo in aula sotto gli occhi di tutti"
Matthieu: "Cattiva!"
(Idiota!)
Nell'ora di tecnologia e merceologia tessile si avvicinò alla mia sedia: "Posso? Ho dimenticato il libro!"
Layla: "See... Una scusa più banale?"
Matthieu: "Dico davvero! Per favore 🥺" -Disse col broncio finto! Avvicinai il mio libro sbuffando.
Fortunatamente proseguì la lezione con atteggiamento coerente, prendendo appunti diligentemente; quando stavano insieme la mia vicinanza era sempre motivo di distrazione per flirtare.
Al termine della giornata, riposi i miei libri in borsa e mi precipitai a passo svelto fuori dall'istituto, svoltai l'angolo del viale per prendere la metropolitana ed evitare di far la strada con lui.
appena passai i tornelli presi un lungo respiro di sollievo e mi appoggiai a un pilastro a controllare le chat.
Un paio di Nike blu scuro si avvicinarono ai miei piedi... le sue...
Matthieu: "Facciamo la strada insieme bambolina?"
(Che palle!)
Layla: "No"
Matthieu: "Ok, allora ti accompagno fino a casa"
(Dio che ansia sto ragazzo!)
Salimmo sul treno, ce ne stavamo in piedi stipati come bestiame nel vagone all'ora di punta, era così appiccicato che sentivo il suo fiato sul collo,
Layla: "Non starmi così addosso!"
Matthieu: "Non è colpa mia! Qui dentro è un carnaio!"
Layla: "Mi stai tirando i capelli! Aahi!"
Matthieu: "Hai cambiato shampoo?"
Layla: "Mmnnnh!"
Matthieu: "Hai un buon profumo!"
Layla: "Non sniffarmi!"
Matthieu: "Acida! Non accetti neanche i complimenti. Cos'è hai le tue cose?"
Layla: "Sono cose che non ti riguardano"
Finalmente ero giunta alla mia fermata,
Layla: "Proseguo da sola, grazie!"
L'indomani, durante l'intervallo, mi trovai alle macchinette del caffè con Giselle Fressange, la compagna di classe che con Matthieu, partecipava al gruppo organizzato del Sig. Morin,
Giselle: "Sono curiosa di conoscere il tema del nostro progetto, sto pregando che non sia qualcosa con capi spalla da uomo perché li odio profondamente!"
Matthieu: "Cosa esattamente? Gli uomini o i capi spalla?!"
Eccolo! Ogni volta che pensavo di non averlo attorno, si materializzava!
Giselle: "Ovvio, mi riferisco all'abbigliamento, anche se non mi dispiacerebbe lavorare con  un bel modello! Chissà se saranno tutti carini come la sfilata dell'anno scorso!"
Matthieu: "Tu Giselle hai il ragazzo?"
Giselle: "No, proprio per questo un modello potrebbe essere interessante!"
Matthieu: "E tu Lay?"
Deragliai l'argomento: "Qualsiasi progetto ci verrà assegnato, lo accetterò mio malgrado"
Matthieu: "Ok, ma la mia domanda era un'altra"
Layla: "Non sono affari tuoi"
Giselle: "Emnh! Devo fumare una sigaretta prima di rientrare in classe, vieni con me Lay?"
Lo salutammo di proposito, prima di chiudergli in faccia la porta tagliafuoco e uscimmo sulle scale di emergenza, Giselle accese la sigaretta seduta sui gradini.
Giselle: "Non vi siete lasciati bene, vero?"
Layla: "Assolutamente no, abbiamo avuto una lite"
Giselle: "Per un lungo periodo lo hai ignorato , sembrava ti fosse indifferente, ma ora avverto la vostra tensione ed è evidente la tua ostilità. Non c'è modo di riappacificarvi?"
Layla: "Improbabile"
Giselle: "Dovremo lavorare insieme da qui agli esami, ti rendi conto che questa cosa rovinerà l'armonia?"
Layla: "Non so come fare Giselle, lui mi ha ferita"
Giselle: "Lay, ogni mattina ti fa la radiografia appena entri in classe, è il tuo vicino di banco e guarda più te che la cattedra, non ci vuole un genio per capire che gli piaci ancora. Secondo me dovreste chiarirvi, non dico di rimettervi insieme o diventare amici, ma seppellire l'ascia di guerra in favore dello studio e i sacrifici che ci hanno portato ad essere pronti per il diploma"
Layla; "Mi sforzerò di essere educata e professionale, ma lui è così impetuoso e pieno di se che non mi renderà le cose facili"
Giselle: "Ti darò manforte per il bene della squadra!"
Layla: "Grazie!"
All'ultima ora, entrarono in aula i relatori, ciascuno pescò la busta col misterioso tema per il progetto d'esame, il Sig, Morin aprì la nostra: "Il tema assegnato ai miei ragazzi è... Stile Glam donna, stagione autunno/inverno. Complimenti!"
Dopo l'applauso sussurrai ai miei compagni:
"Mi spiace Giselle, ci toccherà lavorare sui capi spalla donna!"
Giselle: "Almeno saranno più facili, niente doppio petto!"
Layla: "Matt, ci giocheremo la tua carta per il design dei tessuti, che siano capi invernali ma colorati, fantasie ben accette"
Dopo qualche giorno avevamo già i campioni dei tessuti, ci trovammo a casa mia dopo la scuola.
Con sorpresa ed entusiasmo, mia nonna, accolse Matthieu:
Nonna Pilar: "Matthieu! Da quanto tempo non ci vediamo!"
Matthieu: "Tanto, davvero un tempo troppo lungo!"
Pilar: "Hai tagliato i capelli! Ti donano corti!"
Matthieu: "Mi ha costretto mia madre, dice che così sembro più serio. Mi sono permesso di portarle un regalo, è una cosa che adora...!"
Pilar: "Macarons!!! Ooh... che ragazzo gentile!"
( Certo! Un vero cavigliere, quando ti vuole fottere la nipote!)
Dopo pranzo arrivò anche Giselle e iniziammo a selezionare gli schizzi con maggiore sensibilità estetica e infine l'analisi dei tessuti.
Giselle: "Direi che posso iniziare con la ricerca degli accessori, vi riconsegno i campioni di tessuto domani"
Matthieu: "Io procedo questa sera coi figurini dei modelli, ci aggiorniamo domani in classe"
Furono giorni intensi e produttivi, interamente dedicati a consultarci e concretizzare le nostre idee.

La cuginetta e il lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora