#94

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Vi sono mancata, ammettetelo~♡

Dopo le lezioni, vi dirigeste nelle vostre stanze. Incapace di passare la serata da sola, irrompesti in camera del biondo.

"Ti va di ripassare per domani?"

Chiedesti, non sapendo cosa fare e avendo troppa energia per andare a letto.

"Dovremmo fare qualcosa di divertente invece."

"Io sono divertente, fatti me."

Dicesti indicandoti. Ti fissò per mezzo secondo, come per realizzare cosa avessi appena detto, poi scrollò le spalle, abituato a quello che osavi definire come "senso dell'umorismo".

"Videogiochi finché non collassiamo?"

Propose passandoti un controller.

"Ci sto, il perdente condivide gli appunti della prossima settimana."

Annuì. Non eri tipo da copiare gli appunti, ma sorprendentemente nessuno li prendeva bene come lui. Eri un po' gelosa effettivamente, ma non lo avresti mai ammesso.

Giocaste fino alle undici di sera, poi si addormentò. Anni di fanfictions, manga e anime hanno forgiato questo corpo e tu, comune mortale, hai osato sfidare i suoi limiti. Non c'era altra strada che la sconfitta per te. Pensasti vittoriosa, guardandolo dall'alto verso il basso.

"Ora di andare a letto."

Esclamasti spengendo la TV, che fungeva anche da Computer. Katsuki dormiva come un sasso. Cercasti di spostare la sedia vicino al letto, così da poterlo spingere sopra. Non si mosse di un centimetro. Okay. Piano B. Pensasti cercando di sollevarlo.

"Non credevo i muscoli pesassero così tanto."

Dicesti, anche se la cosa più pensante era il suo sonno. Era un quarto d'ora che lo tiravi per il braccio, e non si muoveva. Facesti una pausa. Andasti a lavarti i denti e a sistemare i capelli.

"Preparati a conoscere il significato di "vera forza"."

Dicesti baciandoti teatralmente i bicipiti. Provasti a trascinarlo per le gambe.

"Se solo avessi un quirk adatto."

Ti lamentasti, ma il treno dei tuoi pensieri si fermò velocemente- un momento, ce l'ho! Esclamasti saltando per la felicità.

"T/n, sei un genio, mi chiedo come mai tu non sia già plurilaureata."

Ti complimentasti con te stessa. Usasti il tuo sangue per sollevarlo e lanciarlo sul letto. Ti curasti e ti battesti il cinque da sola.

Facesti una piccola danza della vittoria e andasti a dormire.

Il giorno dopo ti svegliasti di buon umore. Era strano.

"Perché il sorriso?"

Chiese il ragazzo mentre camminavate insieme verso l'aula.

"Ci dev'essere un motivo?"

Alzò un sopracciglio.

"Sono le 7:30 del mattino in un giorno settimanale. Ci dev'essere un motivo."

Sorridesti ancora di più.

"Mi mancava questo posto."

Ammettesti. Sbuffò sorridente.

"Sei così prevedibile."

"Sono un'abitudinaria, è diverso."

Ribattesti.

"Come ti pare. Cambiando argomento, mi hai portato te a letto ieri? Ero sicuro di essermi addormentato sulla sedia."

Sorridesti a trentadue denti.

Bora~bakugokatsukixreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora