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Quella mattina la sveglia suonò alle 7 in punto. Non hai mai amato il suono della sveglia, ma quella mattina era diverso; era il tuo primo giorno da eroina, il primo giorno alla UA.

Ti pettinasti i tuoi lunghi/medi/corti capelli c/c con cura, ti mettesti l'uniforme, mangiasti giusto un pezzo di pane mentre uscivi di casa e ti mettesti a correre come una bambina verso la tua nuova scuola.

Girovagando per le strade notasti molti studenti con indosso la tua stessa divisa, iniziasti a fantasticare sui potenziali compagni di classe, tuttavia non parlasti con nessuno di loro.

Un po' spaesata arrivasti alla UA, seguendo le persone con la tua stessa divisa.

Sfrecciasti per i corridoi tutta eccitata, fino a trovare la tua classe: la 1A. Ti sedesti felice su un banco a casaccio, e, non guardando nemmeno chi fosse accanto a te, tirasti fuori i libri, ansiosa di iniziare la lezione. Quando capisti che ci sarevbe voluto un po'all'arrivo del professore, iniziasti ad osservare i compagni. Eri seduta vicino a un ragazzo biondo dal fare arrabbiato. Ti presentasti subito, visto che c'era la possibilità, quando sareste diventati tutti Hero, di ritrovarsi a lavorare insieme in qualche missione.

"Ciao! Io sono t/n t/c, puoi chiamarmi t/n."

Lo guardasti sorridendo.

Ti rivolse uno sguardo annoiato, poi fece un sonoro "tsk" e si girò, per mettersi a litigare con un ragazzo dai capelli blu. Non ti aspettavi niente di eclatante, ma di certo l'essere ignorata non era quello che avresti voluto.

Il loro discorso venne interrotto dall'entrata di un ragazzo dai capelli verdi, che a quanto pare attirò le attenzioni di quello che avevi identificato come "Tenya Iida".

Dopo di lui entrò una ragazza carina, coi capelli corti e castani, seguita da quello che inizialmente ti sembrava un barbone, il vostro professore, che iniziò a parlare.

"Se volete giocare a fare gli amici, andate da un'altra parte. Questa è una scuola per Heroes!"

Si alzò dal suo sacco a pelo.

"Ah, ci sono voluti ben otto secondi ad avere silenzio, il tempo è una risorsa limitata, e voi mancate di razionalità. Shota Aizawa, il coordinatore di classe, piacere."

Tutti rimasero alquanto sorpresi, finché lui non tirò fuori dal suo sacco a pelo delle tute da ginnastica, dicendo di mettervele e di uscire.

Vi spiegò che quello che stavate per affrontare era un test sul quirk, il che terrorizzò quasi tutti, soprattutto perché aggiunse che avrebbe espulso l'ultimo arrivato. Molti erano in preda al panico, mentre te e pochi altri eravate tranquilli. Ti guardasti intorno e poggiasti lo sguardo sul biondo di prima, era abbastanza calmo, e, solo l'averlo davanti ai tuoi occhi, ti dava noia.

Il primo ad andare fu il biondo, ti sembrò di aver capito si chiamasse Bakugo, ma non ne eri sicura.

Urlò qualcosa tipo "muori", in compenso fece 705,2 metri, cosa che considerasti notevole.

Dopo di lui toccò a te. Ti bucasti la punta del dito in modo tale da fare fuoriuscire una goccia di sangue, dopodiché lanciasti in aria la palla e la indicasti, scagliandoci contro la goccia a una velocità inimmaginabile, abbastanza da fare 900 metri esatti.
Sentisti un applauso da parte dei compagni, tornasti fra di loro e molti ti acclamarono festosamente, un ragazzo dai capelli rossi specialmente. Ti girasti verso il ragazzo maleducato, e gli facesti la linguaccia. Sentisti una specie di grugnito provenire dal biondo, ma lasciai perdere.

Dopo di te toccò a un ragazzo coi capelli verdi, scambiò un paio di parole col professore, dopodiché lanciò: ottenne un buon risultato, tuttavia si ruppe il dito.

Gli andasti incontro, aiutarlo sarebbe stato un buon modo per fare amicizia.

"Bel lancio!"

Esclamasti. Si teneva il dito con fare timido.

"A-ah, si."

Arrossì un poco.

"Posso?"

Allungasti il braccio indicando il suo dito, lui ti guardò con espressione interrogativa, dopodiché allungò il braccio.

Glielo toccasti e tornò come nuovo.

Fece dei versi incomprensibili e ti guardò sorridendo.

"Come hai fatto?!"

Ridesti portando una mano dietro alla testa.

"È il mio quirk."

Dopo tutto ciò arrivò il ragazzo biondo di prima, urlando al ragazzo coi capelli verdi, il quale era terrorizzato.

Per fortuna il professore fermò il tutto.

A seguire ottenesti il punteggio più alto in tutte le prove; degli studenti nessuno in particolare ti colpì, eccetto la ragazza, che identificasti come Ochako, che ottenne infinito al lancio della palla.

Quando Aizawa mostrò la graduatoria , ti compiacesti di essere arrivata prima, seguita da altri due studenti referenziati. L'ultimo era Midoriya, il ragazzo dai capelli verdi che sembrava avere problemi col quirk, ciò ti dispiacque, soprattutto perché ti sembrava il più gentile, tuttavia alla fine il professor Aizawa non epulse nessuno, una parte di te ne fu felice, anche se non te ne interessava veramente.

Dopo ciò le lezioni non furono molto emozionanti, e la fine del primo giorno arrivò in fretta.

Arrivata all'uscita ti salutasti con un paio di compagni, di cui non avevi ancora imparato i nomi, dopodiché t'imcamminasti verso casa.

Notasti davanti a te una figura familiare, il biondo chiamato Bakugo, accellerasti il passo e camminasti di fianco a lui. Avevi intenzione di ignorarlo, ma forse farci amicizia sarebbe stato più semplice. Provasti a parlare un paio di volte, ma, non sapendo cosa dire, rimanesti in silenzio. Evidentemente abitavate vicino a te, poiché percorreste interamente la strada per casa tua. Quando ci arrivasti davanti ti fermasti per salutarlo.

"A domani."

Il ragazzo sembrò notarti solo in quel momento, ti guardò torvo ed entrasti in casa senza lasciargli il tempo di risponderti.

Spazio autrice

Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti o con una stellina.

Vi lascio l'immagine di Ilda e Katsuki che parlano.

Vi lascio l'immagine di Ilda e Katsuki che parlano

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