#43

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Nessuno:
io la domenica: oh cazzo è domenica devo aggiornare

"Katsuki?"

Chiedesti piano, ancora appoggiata al petto del biondo. Stranamente quella sera non riuscivi a prendere sonno.

"Mh?"

"Sei sveglio?"

"No, sto dormendo."

Rispose mugugnando lui. Lo ignorasti.

"Chi è stato il tuo primo bacio?"

Chiedesti arrossendo un poco, ricordando che il tuo l'avevi dato al biondo.

"Tu. Ora dormi."

Disse sistemando la coperta in modo che vi coprisse per bene. Arrossisti. Da quanto ricordavi t/nf ti aveva detto che era piuttosto popolare. Forse era vero che alla fine gli interessava solo vincere. Sorridesti al pensiero.

"Non riesco a dormire."

Dicesti sistemandoti per metterti comoda.

"Io sì, buonanotte."

Sentisti dire il biondo. Di secondo nome delicatezza. Pensasti. Sentisti il biondo sbuffare.

"Di cosa vuoi parlare?"

Disse, girandosi a guardarti. Ti si illuminarono gli occhi.

"Da quanto ti piaccio?"

Chiedesti mettendo in dito sul labbro, come a trattenere una risata.

"Se domattina non mi sveglio per questo giuro che ti ammazzo."

Disse fulminandoti con lo sguardo.

"Avanti rispondi."

Dicesti spintonandolo amichevolmente.

"Dal festival sportivo credo?"

Uscì più come una domanda che come un'affermazione.

"EHHHH?! Da così tanto?!"

Chiedesti incredula. Il biondo annuì.

"Perché, te da quanto?"

Chiese lui, arrossendo un poco.

"Uhm... Credo da poco prima del ritiro nei boschi."

Dicesti ripensandoci. Il biondo annuì in silenzio.

"Però ora che ci penso forse era da prima, non ne sono sicura."

Aggiungesti massaggiandoti la nuca.

"Che importanza ha sapere da quando ti piace una persona se alla fine state insieme?"

Chiese serio lui.

"Nessuna, era solo una curiosità."

Dicesti sorridendo. Prendesti la sua mano nella tua.

"Certo che hai proprio delle mani piccole."

Non devo fare una battuta, non devo fare una battuta. Plot twist l'ho scritta nei commenti.

Disse, guardandoti le mani.

"S-Stai zitto."

Dicesti giocherellando con le sue dita. La situazione ti sembrava surreale e per la prima volta dopo tanto, forse troppo tempo, ti trovavi al sicuro con qualcuno.

Il biondo portò la mano destra verso la tua testa, facendoti appoggiare sull'avambraccio e stringendoti a se, facendoti girare completamente sul fianco, rivolta a lui. Tolse la mano sinistra dalle tue e la portò sul tuo fianco, stringendoti in un abbraccio. Le tue braccia erano piegate e compresse fra i vostri petti. Il suo mento, essendo lui più alto, poggiava sulla tua testa, facendo poggiare quest'ultima nel suo petto. Persino le vostre gambe erano incrociate, facendoti sentire ancora più vicina a lui. Nessuno proferiva parola. Te perché imbarazzata e il biondo perché non aveva niente da dire. Passò una mano sui tuoi capelli, come se fosse un pettine, massaggiandoti la cute. Provasti una sensazione di piacere familiare ma al tempo stesso estranea. Non sapevi perché, ma una lacrima, seguita da molte altre, ti rigò la guancia.

"Grazie."

Dicesti sorridendo.

"Stai piangendo?"

Chiese allarmato. Probabilmente l'aveva capito dalla voce, che appariva rotta dal pianto. Annuisti, aggrappandoti alla sua maglia e nascondendo il viso. Ti sentivi in imbarazzo e volevi scomparire, ma al contempo ti sentivi calma e al sicuro.

"Che è successo? Ho fatto qualcosa di sbagliato?"

Lasciò la presa preparandosi a staccarti per guardarti in viso. Scuotesti velocemente la testa e nascondendo il viso nella sua maglietta, bagnandola involontariamente di lacrime.

"Sono solo felice che tu sia qui."

Dicesti, cercando di far cessare le lacrime. Non ti eri mai trovata così bene con qualcuno. Non eri mai stata autorizzata ad avere amici o a socializzare, per te era tutto nuovo. Anche in quel momento non ti era permesso, però nonostante tutto ti era sembrato tutto facile e per una volta ti sembrava di fare qualcosa per te stessa, qualcosa che reputavi giusto. Per anni hai vissuto nella paura di andartene senza esserti sentita almeno una volta una persona normale, come tutti gli altri, una persona che vive la sua vita e che fa ciò che le piace fare. Quel "grazie" che gli avevi rivolto, probabilmente lui nemmeno aveva capito a cosa fosse dovuto, ma ti andava bene così, avresti fatto di tutto per nascondere il tuo rapporto con tuo padre al biondo, anche se sapevi benissimo che un giorno sarebbe venuto fuori. Scuotesti la testa, scacciando quei pensieri. Il calore emanato dal suo petto ti accarezzava dolcemente il viso, dandoti un senso di tranquillità surreale.

Il silenzio era rotto soltanto da qualche singhiozzo, che cercavi di sopprimere a tutti i costi. Probabilmente il biondo nemmeno si rendeva conto di quanto per te quello che avevate fosse importante.

"Va tutto bene."

Dopo una lunga pausa sentisti la sua voce rimbombare nella stanza, come se quelle tre parole fossero riuscite a riportarti alla realtà. Sentisti il biondo lasciare un bacio sulla tua nuca, stringendoti ancora più forte e avvolgendoti in un caldo abbraccio. Una sua mano era stretta sulla tua schiena, tenendoti vicina a lui, l'altra era sulla tua testa, premendola verso il suo petto, in modo da farti sentire al sicuro e capita. Fortunatamente il biondo non fece altre domande, così, cullata dal suo respiro e dai tuoi singhiozzi, riuscisti ad addormentarti.

Spazio autrice

Oggi è un po' più corto perché dal prossimo parte un altro ark di bnha.

Vi comunico che finalmente ho finito la pianificazione di questa storia e sono riuscita a finirla mentalmente (ora va scritta AHHAHA), vi dico solo che manca ancora un sacco, quindi non preoccupatevi.

Non so perché ma questo capitolo è uscito super depresso quando in realtà doveva essere una cosa molto chill, vabbè HAHAHAHA.

Bora~bakugokatsukixreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora