#11

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"Ho guardato il festival dall'ufficio. Devo dire che mi aspettavo molto di più, tuttavia hai dimostrato integrità. Non è una vittoria, ma hai guadagnato il favore dei Pro Hero e portato rispetto al mio nome. Tuttavia un risultato del genere è una delusione. Nella vita non hai seconde possibilità. Sei a malapena capace di stare al nostro passo, vedi di migliorare."

"Grazie, padre. So benissimo che ancora non basta, e che non basterà finché non sarò io a trionfare sugli altri."

"Schiena dritta, T/n."

"SÌ... madre."

Fu così che ti dissero durante la colazione, il giorno seguente.

Ti avviasti verso scuola. Non eri mai stata molto affettuosa con i tuoi genitori. Non perché non provassi affetto nei loro confronti, ma perché non ne avevi mai sentito il bisogno.

Vedesti il biondo per strada, ma non ti avvicinasti. Avevi bisogno di un momento da sola.

Con tuo grande stupore fu lui ad avvicinarsi.

"Tutto bene?"

Saltasti quasi per lo spavento.

"Sì... Sono solo sovrappensiero, non devo aver dormito molto stanotte."

Ti tornò in mente il bacio sulla guancia. Il tuo cuore perse un battito.

"Eppure dopo tutto quello che hai mangiato-"

Non terminò la frase che si beccò una gomitata nello stomaco.

"Come se tu fossi stato a digiuno."

"C'è qualcosa che ti preoccupa?"

"Come mai così loquace? Cos'è, sei preoccupato per me?"

"F-figuriamoci se mi preoccupo per una come te."

"Cosa vorrebbe dire scusa? Perché devi avere sempre quel tono da strafottente? Cosa intendi dire con 'con una come te'? Credi non sia forte abbastanza da starti accanto? Credi sia inutile e una delusione, non è così?"

Sibilasti, lasciandolo di stucco.

Te ne accorgesti solo dopo averlo detto.

"A-ah scusa! Non volevo dirlo con quel tono! Sono solo un po' stressata, a casa i miei fanno pressione..."

Ti mettesti le mani nei capelli, cercando di nascondere il viso e le lacrime che minacciavano di uscire.

"Scusa."

Fu tutto ciò che disse. Suonava strano uscito dalla sua bocca, alzasti lo sguardo, con le lacrime agli occhi.

"Non scusarti, ho sbagliato io."

Ti guardò fisso meglio occhi, poi sospirò, sì portò una mano alla tasca del pantalone e tirò fuori un fazzoletto di stoffa.

"Tieni, asciugati le lacrime."

"N-Non sto piangendo."

Dicesti, prendendo il fazzoletto.

Arrivaste dopo poco a scuola.

Veniste accolti dall'Hero Midnight, la quale vi disse che avreste dovuto scegliere il vostro nome da Hero.

Avevi pensato tanto al nome da scegliere, ma eri in crisi. Eri tentata dallo scrivere semplicemente il tuo nome. "Bloody (prima lettera nome)". Era la scelta migliore.

Poi ti ricordasti di una cosa.

Ti alzasti in piedi, camminasti a passo svelto verso la cattedra. Alzasti il cartello.

Bora~bakugokatsukixreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora