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capitolo 36
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»»---- ★ jungkook's p.o.v. ★ ----««

2021, 28 Maggio, di Venerdì

Caro diario,

quanto mi sento stupido a fare questa cosa e i motivi sono due: il primo è che non ho mai fatto una cosa del genere, ovvero quella di scrivere ad un diario vero e proprio le mie sensazioni e le mie emozioni e il secondo motivo per cui questo mi sembra così strano è che non prendo in mano una penna da mesi ormai.

Sono passati quasi due mesi dall'accaduto e io credo di non aver scritto più nulla da allora. Da quando ho abbandonato l'idea di costruirmi un futuro all'Università e dal giorno in cui ho definitivamente rinunciato alla stesura della mia storia, non ho più buttato giù niente: né un'idea, né una frase, né un discorso... l'unica ragione che ho avuto per andare avanti è stata il mio lavoro, insieme a Yoongi, ma adesso non voglio parlare né dell'uno né dell'altro. Ora ho solo Jimin in testa, come ogni altro singolo secondo del mio tempo. Il ricordo di lui è più presente che mai in questa casa, in tutto quello che vedo, in ogni cosa che faccio: quelle poche volte in cui riesco a cucinare mi ricordo di quando era lui a farlo per me, mi torna alla mente tutto l'amore che metteva in quei pasti deliziosi, che forse erano così buoni anche per quello; quando vado in bagno per lavarmi, vedo tutti i suoi prodotti per la pelle, tutti i suoi trucchi e mi ricordo di quanto mi facesse impazzire quel gloss alla ciliegia che non raramente applicava sulle sue labbra perfette. Gli shampoo all'interno della doccia, che portano il suo odore e mi fanno andare in fumo il cervello. Non parliamo della camera da letto, una delle stanze in cui abbiamo condiviso di più: qui dentro riposa quasi tutta la nostra intimità, questo è il luogo che più di tutti considero sacro ed è per questo che non ho più dormito qui dentro da quando lui è venuto a mancare. Non riesco più a giacere in quel letto sapendo che ora è vuoto, scaldato soltanto dalla mia fredda presenza.

Le scale, ad occhi inesperti, potrebbero sembrare di poca rilevanza, ma secondo me sono una parte importantissima della casa, una parte fondamentale. Le scale sono come i ponti, sono – chi in verticale e chi in orizzontale – entrambi due connettori di luoghi distanti e separati e in questo momento non trovo niente di più bello di essere connesso all'amore della mia vita. Anche noi all'inizio eravamo separati e poi, con il tempo, ci siamo costruiti il nostro connettore il quale tuttora persiste persino nell'aldilà. Le scale inoltre rappresentano anche la salita ai piani alti della casa, che può essere interpretata come salita verso il cielo, verso il paradiso in cui si trova il mio beato piccolino. Le mura che affiancano queste ultime, poi, hanno anche delle decorazioni molto particolari in quanto sono adornate a festa, quasi a ricordarmi che il percorso – quindi né la partenza né l'arrivo, ma il cammino in sé – che ho vissuto con il mio amore è stata la festa migliore della mia vita. Come si è soliti dire quando si rimane delusi dall'arrivo: "non è la destinazione che conta, ma il viaggio". E io con Jimin ho intrapreso il viaggio più bello che potessi desiderare.

Stacco la penna dal diario su cui sto scrivendo e non riesco in tempo a fermare una lacrima che ormai ha bagnato il foglio sotto i miei occhi lucidi. Perché deve essere così difficile? Quando Jiminmi ha raccontato di sé sapevo che non sarebbe stato facile, che prima o poi sarebbe arrivato il momento in cui non ci saremmo più visti né sentiti né... toccati, ma ho accettato il rischio del gioco, ho accettato perché sapevo che in palio c'era qualcosa di ben più importante delle difficoltà, ovvero il suo amore. Ma adesso che è realmente accaduto il tutto mi sento sprofondare, come se le difficoltà non finissero mai, come se non avessi un momento di pace.

𝚃𝚊𝚝𝚝𝚘𝚘𝚎𝚍 𝙷𝚎𝚊𝚛𝚝 ~ (𝐊𝐨𝐨𝐤𝐌𝐢𝐧) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora