XX - parte seconda

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capitolo 20: parte 2
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»»---- ★ jungkook's p.o.v. ★ ----««

«Finito!» annuncio felice una volta che ho terminato di ripassare con ago e inchiostro tutta la scritta. La mia eccitazione è dovuta sia all'aver fatto qualcosa per rendere felice Jimin sia per il fatto che la tensione che ho mantenuto per tutto il tempo è finita. Finalmente posso respirare normalmente.

«Oddio, lo voglio vedere!» replica Jimin con il mio stesso tono eccitato, mettendosi seduto sul lettino e muovendo un po' il braccio, indolenzitosi a causa della posizione immobile che ha mantenuto per diverso tempo.
«C'è un doppio specchio? Così me lo vedo direttamente addosso anziché in foto» mi domanda contento e io, abbastanza pratico di questo studio, so subito dove dirigermi per recuperare uno specchio per Jimin, che sta letteralmente saltando in aria dalla gioia.
Mi avvicino a lui, che sta in piedi con la schiena rivolta verso lo specchio fisso cercando di anticiparsi la veduta seppur in parte, e mi fermo qualche secondo a osservare le sue fattezze corporee. Penso che mai e poi mai mi stancherò di questa visione, mai e poi mai mi stancherò del suo corpo. O di lui.

«Che c'è?» mi domanda con un mezzo sorriso volto a nascondere la timidezza che ormai ha preso possesso di lui.

«È che sei incredibilmente bello» rispondo io solamente, provocando nelle sue guance un rossore dovuto all'imbarazzo; ancora non ho capito se finga timidezza o sia davvero così, dopo la scorsa notte non so più che cosa pensare. Tuttavia, sul suo volto si forma un mezzo sorrisetto compiaciuto.

Posiziono lo specchio in modo che Jimin possa vedersi la scapola, e appena riesco a far riflettere l'immagine nei suoi occhi lui commenta: «Oh, mio Dio! Jungkook, è-» dice voltandosi verso di me. «È stupendo, io-» continua. «Sono senza parole!» esclama successivamente, lanciandosi verso di me e allacciando le braccia attorno al mio collo, accennando ad un lamento dovuto allo stiramento della pelle ferita.

«Attento» dico sorridendo una volta che è tra le mie braccia, stringendolo a me dalla vita in modo da non andare a toccare le parti in questo momento più sensibili della sua pelle. «Adesso devi rilassare la pelle il più possibile» dico dopo, beandomi nel frattempo della sensazione della sua schiena, tonica e morbida allo stesso tempo, la quale brucia sotto il mio tocco.

«Sono un fascio di nervi per l'eccitazione, come faccio a rilassarmi?» mi domanda continuando a sorridere, con gli occhi che gli brillano, staccandosi da me. «È una meraviglia, grazie!» esclama poi sporgendosi verso di me per baciarmi, prendendo un lembo della mia maglietta nella sua mano delicata e stretta a pugno. Sapendo che è solo un bacio, mi lascio andare e gli do corda approfondendolo, ma quando Jimin avvolge l'altra mano attorno alla mia nuca per tirarmi di più a sé, a fatica e controvoglia mi stacco mormorando:

«Ricordi di quella cosa che mi ha detto Jackson? Di non fare sesso qui dentro...?»

«Non avevo... intenzione di farlo qui» mi risponde lui sorridendo e lasciandomi un ultimo bacio a stampo, per poi riprendere la maglietta. «A me piace farlo in modi strani, non in luoghi strani» specifica tentando di infilarsi la maglietta, nonostante il dolore al braccio.

Io arrossisco visibilmente a questa sua affermazione, mentre un brivido mi percorre tutta la spina dorsale e il sangue cambia direzione. Pensa ad altro, pensa ad altro!

Per non continuare il discorso, per me decisamente imbarazzante, gli dico solamente: «Non puoi infilarti la maglietta, si appiccicherà al tatuaggio. Devo prima metterti la pellicola.»

𝚃𝚊𝚝𝚝𝚘𝚘𝚎𝚍 𝙷𝚎𝚊𝚛𝚝 ~ (𝐊𝐨𝐨𝐤𝐌𝐢𝐧) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora