𝚃𝚊𝚝𝚝𝚘𝚘𝚎𝚍 𝙷𝚎𝚊𝚛𝚝 ~ (𝐊𝐨𝐨𝐤𝐌𝐢𝐧) ✓

XL

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capitolo 40
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𝑺𝒐𝒏𝒐 𝒊 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒏𝒐, 𝒏𝒐𝒏 𝒊 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒊𝒆𝒓𝒊 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒎𝒐𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐.

»»----　★ jungkook's p.o.v. ★　----««

Apro gli occhi, mi passo una mano sul volto come a voler tirare via la stanchezza della nottata precedente e mi volto per guardare la sveglia sul comodino. È mattina e mi sono svegliato nel letto di Yoongi, che dopo la serata magica di ieri sera mi ha proposto di finire il tutto a casa sua, ritrovandosi di fronte un Jungkook che ha visto e accettato di molto buon grado questa sua richiesta.

Mi giro verso il grigio, del quale spunta una spalla da sotto il morbido piumone totalmente fuori stagione per il caldo che fa; nel vedere quella macchia viola ricoprirgli un'abbondante quantità di pelle, sorrido mentre i ricordi di questa notte mi tornano alla mente. È stato così bello, così... liberatorio, potermi finalmente unire a lui in tutto e per tutto. Gli sarò eternamente grato per la serata che ha organizzato perché grazie a quella siamo finalmente riusciti a dichiararci i nostri sentimenti anche in una maniera abbondantemente fisica, e questo significa che mi sono sbloccato, che sono pronto, che posso farcela. Oggi. E così sarà.

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(separatore)
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«Sei pronto?» domanda il grigio una volta salito in macchina, al posto del guidatore, e acceso il motore rombante.

«Ti prego! Odio questa domanda...» rispondo in tono di lamentela, non nei confronti di Yoongi, ma di chi ha inventato queste domande del cavolo. Io penso di essere pronto, credo di esserlo, ma più mi viene chiesto e più lo penso di meno, meno ci credo per davvero.

«Hai ragione. Tu sei pronto» cerca di infondermi coraggio posando la mano destra sulla mia coscia. Non è la prima volta che compie questo gesto semplice e dolce allo stesso tempo, ma è sicuramente la prima volta che mi trasmette così tante emozioni ed energia.

Quello che sto per fare richiedere tutte le forze che ho in corpo, ancora di più di quelle che mi sono servite per affrontare la – prendo un respiro profondo – morte di Jimin. Lo so che detto così sembra assurdo: cosa può essere peggio di superare il trauma della morte dell'amore della propria vita? Eppure, quello che sto per fare, lo è. Davvero, davvero molto peggio.

«P-posso farti una domanda strana?»

«Penso che non ci sia qualcosa di più strano di questo, quindi dimmi pure» replico ridacchiando nervoso.

«P-potresti... potresti salutarlo anche da parte mia? E ringraziarlo? Voglio che sappia che fantastica persona mi ha permesso di incontrare, perché se lui ha fatto anche solo un decimo di quello che tu sei adesso... beh, allora vuol dire che l'artista è riuscito a pieno a scolpire la sua opera» dice sciolto, come se avesse pensato a queste parole per tutta la sua vita e se ne fosse finalmente liberato. Rimango in silenzio per qualche secondo per assimilare quelle parole fin troppo importanti... non voglio rispondere subito con quello che mi capita solo per dargli una risposta; ormai ci conosciamo l'un l'altro: io so che lui è quello veloce a rispondere mentre a me serve sempre tempo. Tempo che lui non mi ha mai negato, esattamente come adesso. Mi concede quello di cui ho bisogno e attende paziente che io sia pronto a rispondere.

«Y-Yoongi, oltre a dirti per la milionesima volta quanto io ti ami, sono anche io a dover ringraziare te... qualsiasi altra persona mi avrebbe dato del pazzo, mi avrebbe detto di andare avanti e che questa fosse solamente una finzione inventata dal mio cervello per tenermi ancorato al passato, mentre tu... tu sei diverso, sei speciale. Io... ti amo così tanto. Sì che lo ringrazierò, perché mi ha mandato te.»