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capitolo 01
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»»---- ★ jungkook's p.o.v. ★ ----««

«Dammi i cazzo dei soldi o ti spacco quelle fantastiche labbra che ti ritrovi!» è la frase che sento passando per i corridoi dell'università, dirigendomi verso la mia aula. Subito fermo i miei passi verso il luogo di provenienza della voce, incuriosito dalla situazione e dalla spiacevole risposta che arriva dall'altra parte: «I-io oggi... non li ho, li ho dovuti u-usare p-per altro...» dice l'altra voce, questa più flebile, balbettando.

«Allora lo sai come funziona, o ti fai picchiare o...»

«N-no, no, per favore, picchiami piuttosto» e a questa frase i miei neuroni si attivano: chissà quanto può essere pessima l'altra opzione se il ragazzo preferisce addirittura essere picchiato. Mi nascondo meglio dietro l'angolo del corridoio e aspetto di sentire qualcosa in più.

«Okay, allora. Mi dispiace rovinarti il bel visino, ma dato che me lo chiedi con così tanta gentilezza, ti accontenterò» sentenzia quella voce dura e a me quasi sale un conato di vomito mentre penso a cosa posso fare per aiutare il ragazzo. Nel giro di due secondi mi viene in mente una soluzione: le persone hanno sempre visto i miei tatuaggi come intimidatori quindi posso provare, per una volta, ad usare questo pensiero comune a mio vantaggio per salvare il ragazzo indifeso.

Quel cavernicolo alza una mano verso l'alto, pronto a tirare uno schiaffo sulla guancia dell'altro che chiude gli occhi preparandosi al dolore che sta per ricevere, quando io velocemente mi rimbocco le maniche quasi fino ai gomiti e faccio il mio ingresso in quel pezzo di corridoio in cui sta avvenendo l'atto di bullismo.

«Cosa credi di fare?» domando con voce dura e il diretto interessato irrigidisce i muscoli delle spalle, per poi voltarsi lentamente verso di me. Il biondo invece, sentendo che lo schiaffo non arriva, apre lentamente gli occhi uno per volta e rilascia un respiro di sollievo quando vede che non è più nel mirino dell'altro.

«Oh, guarda chi abbiamo qui, il frocetto della scuola!» Taewon mi riconosce all'istante, nel momento esatto in cui si volta verso di me i suoi neuroni, sempre che ne abbia, gli trasmettono il messaggio di chi sono: il frocetto della scuola. Metterei la mano sul fuoco quando dico che anche lui è gay, il mio radar non sbaglia mai.

«Guarda, Jimin, è venuto ad assisterci. Magari ti farà compagnia» dice questo con un sorriso malefico stampato sul viso, mentre continua a guardarmi negli occhi senza mollare il contatto visivo.

Metto ancora più in mostra i miei tatuaggi, che si allargano insieme alla mia pelle quando contraggo i muscoli, e rispondo a tono: «Non assisterò a un bel niente perché non accadrà un bel niente. Lascialo andare e vatteli a guadagnare i tuoi soldi, sporco ladro.»

«Vedo che vuoi proprio provocarmi. Principessina, cosa faccio, picchio prima lui mentre tu guardi oppure facciamo il contrario?» domanda questo rivolto al ragazzo di cui mi pare di aver sentito il nome: qualcosa come Jimmy, non ricordo di preciso.

Il diretto interessato, a quella domanda, schiude le labbra iniziando a boccheggiare, in difficoltà sul cosa rispondere. Per un attimo il mio sguardo cade su quei cuscinetti pieni e tremanti e non posso far altro che ritrovarmi in accordo con Taewon quando ha parlato di "fantastiche labbra". Per il resto il moro è un coglione arrapato, gli posso dare ragione solo su questo piccolo dettaglio.

«Ma non ti fai schifo? Che ti ha fatto di male da doverlo minacciare?»

«Questo stupido moccioso mi deve dei soldi e sicuramente questi non sono affari che ti riguardano» risponde con tono maligno il cavernicolo. Adesso mi ha stancato.

Mi avvicino a lui, percorrendo lo spazio che ancora ci separa compiendo ampie falcate con le gambe e, dopo averlo afferrato per il colletto, lo spingo bruscamente contro il muro facendogli picchiare la testa per il contraccolpo.

«Toglimi le mani di dosso, finocchio, se non le vuoi prendere anche tu.»

«Credi davvero che oggi sarò io a prenderle?» rispondo alzando un pugno verso di lui, ma senza fare niente. Lui continua a guardarmi, spostando ogni tanto lo sguardo sulla mia mano che sta iniziando a prudere in un modo assurdo, ma riportandolo sempre a me. Per un secondo riesco a scorgere una scintilla di paura attraverso i suoi occhi apparentemente inespressivi e maligni, ma subito dopo scompare. Tuttavia lo lascio andare, scostandolo dal muro e spingendolo talmente bruscamente da fargli quasi perdere l'equilibrio e stramazzare a terra.

«Vattene e se ti rivedo ancora una volta attorno a lui ti tolgo quel sorriso furbo dalle labbra» sentenzio alla fine e quello scappa con la coda tra le gambe, senza più replicare.

Dopo essermi assicurato che sia sparito dai corridoi, torno dal ragazzo dai capelli biondi che nel frattempo è rimasto a tremare come una foglia, paralizzato nello stesso punto di prima. Sta tremando tutto, eppure non riusce a muoversi.

«Hey,» dico accennando ad un sorriso e donandogli il contatto visivo, che però non viene ricambiato, «va tutto bene, adesso. Lui se n'è andato...» continuo, sempre senza ottenere alcuna risposta. Solo dopo qualche secondo realizzo cosa lo stia davvero paralizzando e non ha niente a che fare con quel bastardo di Taewon: sono io a fargli paura. Lo capisco dal modo in cui sta guardando le mie braccia scoperte e piene di inchiostro. Successivamente il biondino manda giù la saliva a vuoto, puntando lo sguardo finalmente nei miei occhi e quello che riesco a scorgere è noto alla mia memoria. Ho potuto osservare questa sensazione molto spesso negli occhi degli altri che incrociavano il mio sguardo ed era sempre la stessa cosa: terrore.

Mi abbasso velocemente le maniche della felpa e sentenzio solo: «Anche tu sei come loro, cazzo. Dovevo aspettarmelo, hai paura di me solo per del fottuto inchiostro!» gli sbotto in faccia per poi correre via cercando di non scoppiare a piangere: sono tutti uguali, penso con le lacrime che copiose iniziano a sgorgare come un fiume in piena, eppure lui mi è sembrato così diverso...

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Ciao a tutte! Ecco qua il primo capitolo della mia nuova storia... spero vi sia piaciuto e vi abbia intrigato. Ovviamente è ancora privo di mistero, essendo solo l'inizio della storia, ma vedrete che ben presto la trama diventerà molto più intrigante. O almeno spero ahaha

Grazie in anticipo a tutte quelle che leggeranno, spero che questa storia sarà apprezzata tanto quanto la mia KookMin precedente, che purtroppo ho curato molto meno rispetto a questa, che sto portando subito in maniera più articolata.

Words: 990
Published: 14112020
Edited: 

𝚃𝚊𝚝𝚝𝚘𝚘𝚎𝚍 𝙷𝚎𝚊𝚛𝚝 ~ (𝐊𝐨𝐨𝐤𝐌𝐢𝐧) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora