IV

409 24 2
                                    

┌───── •✧✧✧• ─────┐
capitolo 04
└───── •✧✧✧• ─────┘

»»---- ★ jimin's p.o.v. ★ ----««

Seduto allo stesso tavolo con Jeon Jungkook, il ragazzo che oggi mi ha salvato da un'ennesima rissa unilaterale, penso a cosa mi sia preso. L'ho invitato a casa mia per permettergli di lasciare lì i suoi libri, ho accettato la sua proposta di andare a prenderci un caffè, gli ho chiesto di poter guardare i suoi tatuaggi... seriamente Jimin?!, domando a me stesso in un confronto che non so reggere.

Mi ha chiesto quale fosse la mia canzone preferita di RM, il cantante che entrambi amiamo, ma ho preferito non dirgli la verità per il momento. Insomma, lo conosco solo da stamattina e quella canzone rappresenta molto per me... rappresenta me. In quella canzone c'è il mio futuro, ecco perché non gliela posso rivelare. Il mio futuro fa schifo, fa paura persino a me... non voglio spaventare un ragazzo che ho appena conosciuto e che per di più mi ha salvato la vita. Quindi gli ho semplicemente risposto che non ne ho nessuna, che amo tutte le sue canzoni allo stesso modo e che ognuna di loro mi trasmette qualcosa. Odio mentire, ma non gli direi mai la verità su questo.

«Com'è il tuo cappuccino?» chiede Jungkook riportandomi alla realtà, strappandomi via dai pensieri che erano sul punto di diventare tossici.

«Oh, molto buono. Il tuo latte alla banana?»

«Fantastico, qua lo fanno benissimo» risponde lui sorridendo e a me viene spontaneo chiedergli se ci venga spesso. Non so neanche il motivo per cui mi sia venuta in mente una domanda del genere, fatto sta che la mia bocca è più veloce del mio cervello. La sua risposta, tuttavia, mi trasmette un po' di amarezza: «N-no, diciamo che sto spesso per i fatti miei. Alla gente non piace molto vedermi in giro e io stesso non sono un tipo sociale.»

«Perché alle persone non piace vederti? Per i tatuaggi?»

«Sì...»

«Non capiscono un cazzo» butto fuori stupendomi di me stesso per la facilità con cui una frase così volgare e così poco da me sia uscita dalle mie labbra. Subito mi porto una mano a coprirmi la bocca e Jungkook mi lancia uno sguardo chiaramente divertito: «Ti facevo più timidino» ridacchia e io divento rosso fino alla punta dei capelli. «I-io... è c-che...»

«Hey, stai tranquillo. Non mi scandalizzo se dici una parolaccia.»

«È che non è da me. Però penso davvero che le persone che ti giudicano non capiscano niente. Tu...» dico, ma mi blocco all'istante iniziando a sudare freddo. Ho paura, ma non di Jungkook. Ho paura di me, della bomba a orologeria che sono.

«Io?» mi incita lui e io decido di dirgli quello che stavo pensando, imponendomi di non ripete più lo stesso errore una seconda volta. «Tu sei una brava persona. E i tuoi tatuaggi sono bellissimi» mi lascio scappare. Già ero poco convinto di confessargli il mio primo pensiero, figuriamoci quello dei tatuaggi. E lo so che gliel'ho già detto che sono belli e che uno di essi mi ha colpito all'istante, però devo imporre a me stesso di andarci piano

«Oh, beh» tossisce per schiarirsi la gola, «g-grazie.»

«Non c'è di che» rispondo sorridendo e sorseggiando un altro po' di cappuccino. Jungkook invece si porta alle labbra il suo latte alla banana e ne beve un lungo sorso, concentrandosi su un punto nel vuoto. Mi chiedo perché la gente sia così tanto diffidente con lui, è una persona davvero buona. Non importa se lo conosco soltanto da poche ore, mi ha mostrato molto di sé. Cioè, non della sua storia, ma del suo carattere: buono e altruista. Non ci ha pensato due volte a mettere a rischio la sua vita per me. Perché diciamocelo chiaramente, quando si tratta di Taewon si rischia molto di più di qualche contusione. E lui si è buttato nel pericolo per salvarmi. La gente davvero non capisce un cazzo.

«Tu invece hai tatuaggi?» chiede lui di punto in bianco leccandosi le labbra per togliere ogni residuo di latte.

La domanda mi coglie un po' alla sprovvista e sono costretto a tossicchiare e a schiarirmi la gola prima di rispondere: «N-no, ma mi piacerebbe averne uno. Solo che non so ancora cosa, non ho nulla di importante da portarmi dietro...»

«Non credo proprio che un ragazzo con quasi due Lauree abbia una vita noiosa e poco importante.»

Beh, credi proprio male. Non ho una vita noiosa perché sto frequentando una seconda facoltà, sto frequentando una seconda facoltà perché ho una vita noiosa, è ben diverso. E Medicina è l'unica cosa che mi potrebbe dare un po' di pace.

«Credo di non aver ancora trovato la cosa giusta» dico quindi sperando di cavarmela in questo modo.

«Capisco...» commenta lui pensieroso. «Quando avrai trovato qualcosa di importante, di davvero importante che pensi valga la pena tenerti per sempre addosso quasi come un'ombra, sai a chi chiedere. Posso consigliarti centinaia di tatuatori.»

«G-grazie mille, davvero» dico in un primo momento, realizzando solo più tardi che ha calcato la parola "centinaia". «Aspetta, ma quindi tu hai più di cento tatuaggi?»

«Sì, ne ho 197 per ora» risponde e io rimango scioccato dalla quantità ingente di tatuaggi che porta. Insomma, non perché mi faccia impressione o cattiverie simili; pensavo solamente ne avesse di meno.

«Per ora? Scusa, hai ancora posto?» chiedo ridacchiando sperando che non si offenda alla mia battuta del tutto innocente.

«Sì, per fortuna sì» ridacchia. «La maggior parte sono piccoli, oppure scritte;» aggiunge «ecco perché ne ho così tanti» spiega e io tiro un respiro di sollievo. Seriamente, non capivo come fosse possibile che ne avesse così tanti, mi sembrava assurdo, ma ora che mi ha spiegato il motivo mi è tutto più chiaro.

«Ti piace proprio l'argomento tatuaggi, vero?» mi chiede.

«S-sì, abbastanza, anche se purtroppo non ne posso parlare con nessuno perché qui è un argomento tabù» rispondo abbassando lo sguardo sulle mie mani in imbarazzo e con un velo di tristezza. Perché sì, è triste che un'arte così splendida sia considerata in modo così dispregiativo.

«Questo fino a oggi, direi» parla e io rialzo lo sguardo, incontrando i suoi occhi scuri e profondi che mi provocano un brivido improvviso. «Adesso hai trovato me» conclude con un sorriso che mostra i suoi denti facendolo sembrare un coniglietto. Io ricambio il gesto sorridendo a mia volta fino a formare delle mezzelune con i miei occhi e penso a quanto fortunato io sia stato oggi a trovare lui. Davvero tanto fortunato.

●▬▬▬▬▬๑۩ spazio autrice ۩๑▬▬▬▬▬●

E niente, mi scuso con tutti se sto capitolo non è un granché... è di passaggio e in più l'ho scritto di notte e con zero ispirazione, anche se poi è tornata un pochetto. È da più di una settimana che rimando la scrittura di questo capitolo perché appunto non so che cosa scrivere e nonostante questo non è comunque all'altezza.

In ogni caso, ditemi cosa ne pensate del cambio pov. Vi piace? Vi ha interessati? Sappiate che la maggior parte dei capitoli saranno narrati dal punto di vista di Jungkook, ma vorrei sapere che effetto vi ha fatto questo switch. Quindi se vi va scrivetemi le vostre opinioni.

Io intanto ringrazio tutti quanti, soprattutto per le 66 views... vi amo! Io vi auguro una buona notte e un buon ponte, spero non siate incasinati come me nei prossimi due giorni. Wish you the best, buonanotte <3

Words: 1065
Published: 07122020
Edited:

𝚃𝚊𝚝𝚝𝚘𝚘𝚎𝚍 𝙷𝚎𝚊𝚛𝚝 ~ (𝐊𝐨𝐨𝐤𝐌𝐢𝐧) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora