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Mi svegliai di colpo, era solo un sogno, ero in infermeria, Mattheo su una sedia accanto al mio letto, si era addormentato.

<<Non era un sogno>> disse aprendo gli occhi leggermente, era sera, anzi notte.

Mi gettai tra le sue braccia, iniziai a piangere a dirotto <<Tom mi ha dato questa, a detto che se le cose andavano male, dovevo dartela...>> disse porgendovi una pergamena mal ridotta.

La presi, poi lui guardò le scarpe <<È colpa mai... Voldemort voleva colpire me, ma Tom si è messo in mezzo>> gli alzai la testa e lo guardai, una lacrima lasció il suo occhio.

Lo abbracciai, anche se non lo dimostra voleva bene a suo fratello.

Di colpo mi toccai la pancia, sono successe tante cose, forse lui o lei non c'è la fatta, pensai.

<<È vivo, Madama Chips lo ha controllato, lui e vivo>> <<Lui>> chiesi, avevo il respiro affannoso lui sorrise <<Lui>> ripete.

Tornammo in camera, anche se avevo dormito tutta il giorno aveva sonno, tenevo ancora tra le mani la lettera di Tom, non so se avrò mai il coraggio di leggerla.

Sospirai più mi addormentai con Mattheo che mi teneva salda la vita.

Sempre lo stesso sogno da ormai settimane, erano passate tre settimane e io non riuscivo a superarlo, io amavo Tom, come fratello, come amico, e l'ho amato quando eravamo insieme, ma la sua morte non riesco a superarla.

Mi sveglia con il fiato corto, continuavo a vedere Tom morto e ripensare alle sue parole.

Dove sei Tom, ti prego ho bisogno di te pensai ricominciando a piangere.

Mattheo si svegliò sentendomi piangere e subito si fiondo in un caldo abbraccio.

La lettera sul comodino da ormai un mese, ma ancora non l'avevo letta.

Non mangiavo e dormivo poco, non riuscì a superarlo, non ce la facevo, giorno e notte a pensare all'accaduto di qualche settimana fa.

Tom è stato seppellito, simo andati a prendere il suo corpo e lo abbiamo seppellito nel bosco vicino a casa sua.

Dopo quella sera non ci sono più andata.

Pansy e Astoria cercavano di consolarmi ma invano, io piangevo e nessuno era in grado di fermarmi.

<<Devi mangiare>> disse mio fratello <<Lui non vorrebbe che tu stessi così per lui>> disse ma io non parlavo.

Sospirò, mi diede un bacio sulla fronte e poi se ne andò.

Sapeva che con me non c'era niente da fare.

Erano passati ormai due mesi, Marzo era alle porte, faceva freddo, ma io non lo soffrivo, la maggior parte del tempo lo passavano in camera mia, a piangere.

Era sere, la sera del 27 febbraio, ero da sola, Mattheo era in sala comune con gli altri, gli avevo chiesto di lasciarmi sola e così ha fatto, e lo ringrazio per questo.

Presi un respiro profondo e poi presi al lettera che era sul comodino.

La aprì e la calligrafia di Tom mi fece ritornare in mente i momenti passati in sieme, gli scherzi, le risate, i pianti, una lacrima rigó sul mio viso e fini sul foglio, presi coraggio e la lessi.

Cara Ruby...

Non so se sia tu leggere questa, ma spero di sì.
Non voglio parlare di cose passate, ma voglio parlarti di quanto sei speciale.
Ora che sai il piano, voglio spiegartelo bene, nostro padre aveva ordinato a me Draco e Mattheo di portarti da lui, per ucciderti, così la famiglia di tuo padre era definitivamente distrutta.
Non posso negare che quando tu hai tradito Draco, lui non lo sapesse, lo avevo avvertito, lui si stava innamorando di te e questo non potevamo accettarlo, quindi io mi misi in mezzo a voi.
All' inizio lo facevo solo per adempiere al volere e al compito che mi aveva assegnato mio padre, se tale si può chiamare.
Lo facevi per divertimento, e mi dispiace, ma solo andando avanti, quel giorno in cui ti ho chiesto di essere mia ho capito che il tuo modo di fare, la tua stronzaggine, mi ha stravolto la vita.
Il tuo sorriso, i tuoi occhi che mi guardavano, le tue labbra che sfioravano le mie.
Sei stata la prima che mi ha accettato, mi hai preso per mano e mi hai portato sulla strada giusta.
Sei stata la prima che mi ha amato, e tu sei la prima che mi ha fatto amare qualcuno.
Sei stata la prima che mi ha accolto tre le sue braccia e mi ha ascoltato senza giudicarmi.
Sei la mia ancora, e io la tua, ti ho accolto nei miei abbracci spontanei, ti ho ascoltato quando stavi male.
Ti ho accolto tra le mie braccia quando eri triste, arrabbiata, delusa, io c'ero sempre quando avevi un attacco di panico, e tu c'eri sempre quando stavo male, avevo bisogno di qualcuno che ormai era assente da anni.
Quando ho ucciso mi fratello e tu eri dinnanzi a me ha piangere, quello stesso giorno in qui sono stato cacciato, ti ho scritto essa, ero geloso che tu preferivi lui a me, l'unica cosa buona che avevo la aveva anche lui.
In questo momento probabilmente sarò morto e gacerò sotto terra, voglio che quando ti sia triste o arrabbiata, tu venga sulla mia tomba a piangere, a sfogarti, io sarò lì ad ascoltarti ed abbracciarti, io sarò lì ad consolarti e a ripeterti quanto tu valga.
Non dimenticarti di questo, ti ho voluto bene, e Dio sa quanto te ne voglia ancora.
Ricordati che la storia di Ruby e Tom sarà sempre racchiusa da qualche parte.
Nel mio cuore ormai fermò giacera sempre il ricordo di quello che eravamo, tra i nostri baci preibiti e i nostri sguardi sfuggenti, ricorda che ti ho amato e che ti amerò ancora, anche se il mio cuore è fermo ricordati che batterà sempre per te.

Tuo Tom...

PER CASO Mattheo-Draco-TomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora