Oggi iniziano le vacanze di Natele, ero in sala grande ed era praticamente deserta tranne per un paio di ragazzi qua.
Pansy e Astoria erano partiti la mattina stessa, il pranzo era già passato anche se non avevo mangiato un granché, tutti se ne erano andati, tranne i Riddel.
In quel esatto momento, varcarono la porta della sala, si sedettero di fianco a me, ma ovviamente non li calcolati più, da quando era succeso quella cosa a tre li ho praticamente ignorati.
<<Non puoi ignoravo a vita è già due giorni orami>> Mattheo parlò dopo vari minuti di silenzio, cosa che io non spezzeró.
Li ignoravano, così anno iniziato a mangiare, appena finito mi alzai per ritornare in camera mia, ero stanca anche se era presto.
Mentre andavo un mano mi prese il polso per poi farmi fare una mezza giravolta e trovarmi al muro.
<<Per quanto mi ignorerai>> era da giorni che non sentivo la sua voce, non l'avevo neanche più visto, ne a pranzo e a cena.
Non risposi non devo dargliela vinta ma a quanto pare non gli piacque tanto.
<<Rispondimi cazzo!>> tirò un pugno al muro, il contatto con il muro mi fece sobbalzare per lo spavento.
Non volevo mollare lo guardavo soltanto negli occhi.
<<Ti prego>> disse come se mi stesse implorando, non glie la volevo dare vinta, così continuai a guardarlo, solo guardarlo.
<<Va bene allora si passa alle maniere forti>> mise una mano sulla mia spalla per poi iniziare a farla scendere, scendere, e scendere, passò da mio seno per poi andare sulla mia pancia e poi arrivo sul mio gluteo, lo strinse e mi alzo da terra.
Riuscì un picco urlo, come un sussulto del suo nome <<Tom>> la ma voce era bassa, strinse ancora di più la sua presa.
Eravamo in corridoi e non c'era praticamente nessuno, e quelli che sono rimasti qui erano già tutti nella camerate.
Eravamo contro a muro io suo bacino era attaccato alla mia intimità.
<<Non possiamo qui>> la mia voce uscì come un sussurro, si spinse ancora più vicino a me, come se non gli interessasse se qualcuno di vedesse.
Ormai era praticamente attaccato a me è potevo sentire il suo cazzo premere sulla mia intimità.
<<Per caso ti eccito?>> la mia domanda era uscita dalle mie labbra con un pizzico di malizia.
<<Non ti conviene provocarmi non so se riesco a trattenermi>> lo guardai negli occhi i suoi occhi erano pieni e eccitazione, gli posi un leggero bacio sulle labbra.
<<E chi lo dice che lo devi fare>> la mia voce era provocante, lo volevo, lo vedevo di nuovo dentro di me.
<<Non mi resisti>> lo guardai e poi la mia mano vago sul suo petto per poi arrivare al suo cazzo.
Infilai una mano nei suoi pantaloni, la mia mano rea separata dal sottile stato di tessuto dei suoi boxer, iniziai a muoverla lentamente facendo movimenti circolari.
Spinse la testa all'indietro, non voleva farlo vedere ma gli piaceva quello che faceva.
Sentivo che stava per venire, non era resistito neanche cinque minuti, subito prima che lui riuscisse a fare il suo orgasmo tolsi la mano.
<<Non ti conviene provocarmi>> ripeto la frese che poco prima aveva detto era tutto accompagnato da sei miei gemiti, sentivo la sua intimità diventare più dura.
<<Mi hai stampato Black>> in un secondo era già sulle mie labbra , un bacio violento pieno di passione.
Sentivo le sue dita vagare per il mio corpo fino alla mia intimità, con un movimento veloce mi tolse le mutande, sapevo he era sbagliato ma era come se in quel momento non avesse senso niente.
Si abbassò i boxer e fece scivolare il suo cazzo al interno della mia intimità.
In questa posizione potevo perfettamente sentire tutti i suoi centimentri, urlai per la violenza e la velocità con qui era entrato.
Urlai urlai dal piacere <<Non urlare ci sentiranno fino alla nostra sala comune così>> non riuscivo a trattenermi, urlavo.
C'ero quasi <<Tom c-ci sono q-quasi>> facevo fatica a respirare per le spinte che faceva <<Devi aspettare piccola>> aveva la voce affannata dal fronde come la mia.
Stavamo per venire entrami per svuotarci ma una voce ci interruppe <<Colti sul fatto...per la seconda volta>> la voce fredda di Piton risuonava nel corridoio.
Tom si fermò controvoglia, mi guardò disperato come se avesse bisogno di finire, controvoglia uscì da me e si sistemó.
<<Seguitemi entrambi...adesso>> mentre andavamo vidi le mie mutande per terra così senza farmi vedere da Piton le indossai.
Sta volta Piton non ci avrebbe messo in punizione anzi avrebbe fatto scegliere al preside cosa fare... fantastico direi.
Ormai nell' ufficio Piton spiegava tutto quello che era accaduto <<Signor preside questi due ragazzi -sottolineò ragazzi con voce disprezzate- erano in corridoi e.stavano facendo diciamo...cose...sconcie, e non è la prima volta che succiede>> fantastico ora sono nella merda.
<<Lo so che siete ragazzi ma non posso lasciarvi impuniti>> io e Tom ci guardammo, uno sguardo veloce quasi invisibile e poi Silente continuò il suo discorso.
<<Dovrò sopendervi per quattro giorni>> iniziavo ad agitarmi e questo Tom lo noto, mi guardò con una sguardo confuso ma comunque privo di emozioni.
<<Dovremmo ritornare a casa?>> chiesi con timore.
<<No signorina, non farete lezione e quello fatto in classe lo requperete il pomeriggio, la mattina svolgere delle punizione, che cambieranno ogni giorno>> feci un respiro di sollievo anche se non mi sembra giusto, solo per del sesso.
Ringrazimmo Silente per poi uscire, ormai eravamo nella nostra sala comune, stavamo per entrare in camera mia quando senti Tom sbattermi sulla porta di camera mia.
<<Dove eravamo rimasti, non mi piace interrompere le cose proprio sul più bello, ora ne ho bisogno io così non ci dormo>> abbassi lo sguardo sul suo cazzo duro, fra un po' usciva dai pantaloni.
Gli salati in braccio per poi aprire camera mia mentre ci baciavamo con cruenza e rabbia, e così parte il sesso violento.
STAI LEGGENDO
PER CASO Mattheo-Draco-Tom
FanfictionAllora inanzi tutto io non ho mai scritto una storia e questa è la mai prima. La storia sarà ambientata ad Hogwarts, come si capisce dal titolo i tre personaggi principali saranno Draco, Tom e Mattheo di possessive. Ruby Black, figlia di Regulus Bla...