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Hogsmeade, ecco dove mi trovavo, ero alla ricerca di uno stra cazzo di vestito per domani sera, ero in giro da ormai due ore e non avevo trovato niente.

Ad un certo punto vidi un vestito alla vetrina, era verde con un corpetto stetti e una gonna con uno spacco di lato, aveva una scollatura a V che faceva intravedere il seno, c'erano dei polli dettagli in Argento, era perfetto cazzo!

Pov Tom...

...quindi ti chiedo solo più tempo.

     Tom Riddel

Avevo scritto una lettera che era urgente che la spedissi, appena lei uscì dalla stanza mi affrettai a scriverla non volevo farla preoccupare.

Postato la lettera al gufo dei Riddel poi gli sussurai io nome della persona che doveva consegnare la lettera.

<<Guarda un cagnolino che ha bisogno del suo giocattolo, ti sei divertito ieri sera?>> perché mio fratello era entrato in camera di Ruby?

<<Cosa ci fai qui?>> chiesi io irritato nel suo tono di voce potevo sentire un po' di gelosia.

<<Prima rispondi alla mia domanda>> <<Cosa vuoi che ti dica te la sei scopata anche te no?!>> <<Si ma non l'ho fatto bene>> sentivo la rabbia che iniziava ad impossessarsi del mio corpo.

<<Che c'è fratellino sei geloso che io posso avere Ruby e tu no?!>> un ghigno malvagio uscì dalle sue labbra <<Sai ero proprio qui per lei, sai non mi è bastato quello che abbiamo fatto un paio di giorni fa e mi andava di sentirla urlare, sentire il mio nome uscire dalle sue labbra, così da poterla punire perché urla e farla godere sotto il mio comando>> <<Peccato che sta notte era io che la facevo godere io che la punivo perché urlava e tu invece eri da solo a deprimenti!>>

Prima che possa dire qualcosaltro lui mi tirò un pugno in piena faccia, si buttò su di me e io su di lui, ce ne davamo di Santa ragione solo per cosa per una ragazza, no la mia ragazza!

<<Non vedo l'ora di sentire le sue labbra sulle mie e sulla mia pelle>> provocavo mio fratello e lui provocava me <<Non sai gli urli che fece quella notte di inizio anno, urlava, urla il mio nome!>> rideva, rideva mentre lo picchiavo!

Il giorno di natale... al ballo...

Pov Ruby...

Mi stavo finendo di preparare, non vedevo l'ora, Tom mi aveva lasciato un biglietto con scritto che mi veniva a prendere alle 20:00 dopo quel giorno lì non l'ho più visto.

Ero pronta quando senti la porta aprirsi.

<<Ti hanno insegnato le buone maniere e se fossi stata nuda?>> mi girai e lo vidi, aveva un comincia bianca e un paio di pantaloni neri.

Aveva i capelli perfetti, i ricci definiti, era perfetto.

<<Ti sei incantato o cosa>> mi misi a ridere per la faccia che aveva, come se non mi vedesse da secoli.

<<Sei bellissima>> <<Modestamente lo so>> mi guardò con una espressione compiaciuta poi senza proferire parola mi prese sottobraccio e ci incamminammo per la Sala Grande.

<<Dopo mi spieghi perché sei sparito>> interruppi il silenzio, si girò verso di me con un espressione, inesistente, i suoi occhi non dicevano nulla era come se fosse pietrificato.

<<Dove fare una cosa>> si limitò dicendomi questa frase non volevo rovinare la serata qui annuì silenziosamente senza più proferire parola.

Le porte si aprirono, c'erano circa una ventina di studenti che ballavano e si divertivano parlando.

Ma il mio sguardo catturò l'attenzione di una sagoma in fondo alla sala, un ragazzo dai capelli biondo platino che ci guardava.

Il suo sguardo sapeva di invidia, non sapevo il motivo, forse perché l'ho tradito con la stessa persona con qui sono andata al ballo.

Non ci stavo male, ma neanche benissimo, quando lo vidi baciarsi con quella ragazza, senti come un vuoto.

<<Ti vedo distratta a cosa pensi?>> <<A quanto si può essere stupidi>> un piccolo sorriso uscì dalle mie labbra ripensando al giorno passato con Tom.

Senza neache rendermi conto avevo le sue mani sulla vita ed eravamo in mezzo a tutti, ci guardarono stupiti, e ci credevo bene.

Iniziammo a ballare in mezzo agli altri, eravamo un tutt'uno con la musica, posai la mia testa sul suo petto, il mio sguardo si incrociò ha quello di Mattheo, gelosia, rabbia, invidia potevo leggergli solo questo.

Ero persa nei suoi occhi colore nocciola scuro, quasi nero.

<<Ti voglio fare vedere una cosa vieni>> mi prese la mano e cercando di non farci vedere dai professori ci incamminammo fuori dal castello.

Il lago nero era ghiacciato da quanto freddo faceva e noi eravamo lì solo con un abito lungo e lui giacca e camicia.

Mi passò la giacca che mi copriva le spalle lo ringraziai, ci incamminammo verso la riva poi vedendo li il lago ghiacciato mi venne in mente di fare la cosa più "normale" del mondo.

Gli presi la mini e lo avvicinai alla riva poi mi tolsi i tacchi e lo portai con me sul ghiaccio solido del lago <<Cosa stai facendo>> la sua voce era sorpresa, <<pattiniamo>> lo dissi come le cosa più normale del mondo anche se in questo caso non lo era.

<<Lo hai mai fatto?>> mi chiese curio, scossi la testa come segno di no però mi venne in mente un ricordo con mia madre.

<<Cioè più o meno l'ultima volta avevo otto anni, ero con mia madre, poi quando morì non ci sono più andata>> non so con quale coraggio glie lo dissi, la mia voce era bassa, non si sentiva neache.

<<Ruby non pensarci>> mi prese la mano e ci buttiamo sul ghiaccio e io mi aggrappai a lui dato che non riuscivo a stare impiedi.

Tom aveva quel sorrisino stampato in faccia e solo ora più il perché, avevo le mani intorno alla sua vita e lo abbracciavo.

Distinto mi staccai ma come persona normale stavo per cadere ma poi mi agrrappai a lui, facendolo cadedere sopra di me.

Ero sotto di lui e lui era sopra di me, ci guardavano, ci guardavano negli occhi, i suoi occhi azzurri celo con i miei nocciola.

Ad un certo punto mi soffermati sulle sue labbra, le sue labbra erano un rosato/rosso non erano sottili a neache troppo piene emanò una via di mezzo.

Le sue guancia erano rosse per via del freddo come del resto le mie.

Pov Tom...

Vedevo che mi guardava la lebbra poi iniziò a guardare tutto il mio viso come se volesse conoscere ogni minimo dettaglio.

I nostri occhi si rincontrarono per caso, ero sopra di lei e lei sotto di me, la sua figura esile che veniva dominata dalla mia.

Aveva le guance rosse sia per il freddo che per l'imbarazzo, era bellissima e in quel momento la baciai, non era un bacio qualunque era un bacio pieno di passione e sentimenti, come per riverarli ciò che provo.

Non si staccò anzi, le sua mano piccole si aggrapparono ai miei capelli e mi spinse ancora più vicino a lei.

Le sue mani vagavano tra i miei ricci, li accarezzavano e tiravano.

Mi staccai da lei e poi gli chiesi un cosa che non avevo mai chiesto a nessuno <<Diventa mia, diventa la mia donna, non come scopamici ma come coppia, ti prego Ruby si mia>> non aspettavo che dicesse di si ma fece un gesto inaspettato.

Mi baciò, mi baciò di nuovo e quando si staccò la sua voce mi fece cadere in un abisso di felicità <<Ti basta come risposta>> disse con il suo solito sorriso.

PER CASO Mattheo-Draco-TomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora