Mi accocolo meglio al suo fianco poggiando la testa sul suo petto.
Il battito del suo cuore è per me musica e mi rilassa immediatamente.
La piccola Rebecca è stata agitata per l'intera giornata, le ho provate davvero tutte ma niente riusciva a calmarla. Solo dopo cena in qualche modo la stanchezza l'ha fatta cedere e finalmente si è addormentata.
È stato estenuante e per questo motivo quando Adam è tornato non gli ho dato il tempo di fare nulla, obbligandolo a sedersi sul divano.
Avevo proprio bisogno di attaccarmi a lui come una cozza e ripristinare le mie energie. Chiudo gli occhi inspirando il suo peccaminoso profumo e mi crogiolo tra le sue braccia.
<Noto con estrema felicità che il tuo gusto in quanto ad indumenti per la notte non è affatto cambiato, anzi si può dire che sia persino peeggiorato>Afferma di punto in bianco riferendosi al mio pigiama che questa sera è pieno di stesse argentate con un dolce orsetto che dorme sulla luna.
Alzo la testa e lo guardo contrariata <Sei tu ad essere troppo noioso, i miei pigiami sono teneri e dovrebbero farti venire voglia di coccolarmi non di offendermi. >Riduco gli occhi a due fessure e metto il broncio
Lui mi sorride e mi stringe tra le sue braccia<Non c'è bisogno di un pezzo di stoffa per invogliarmi a coccolarti. >
<Dovresti lavorare di meno e stare più tempo a casa. >gli dico tamburellando con le dita, è assurdo quanto possa mancarmi la sua presenza.
<È stato solo un periodo frenetico per l'alleanza con la nuova azienda, ma ora che è stato messo tutto nero su bianco si tornerà alla normalità .> mi informa lasciando scivolare le dita tra i miei capelli.
<Non appena Rebecca inizierà l'asilo tornerò ad essere la tua segretaria. >
<Non è necessario! Stavo già pensando di doverne assumerne una, almeno per gestire i miei impegni. >Mi dice serio ed io alzo la testa guardandolo con gli occhi sgranati.
<Casomai bionda, un metro e ottanta e ben equipaggiata. >Gli dico puntandogli un dito contro e sostenendomi con il gomito<Non lo permetterò mai.>Aggiungo risoluta<Tornerò ad esser la tua segretaria, anzi no! Sarò io il tuo capo questa volta. >
Lui mi osserva alzando un angolo della bocca con uno sguardo malizioso<Quindi sarai sopra di me. >dichiara marcando sul doppio senso.
<Tu! È mai possibile che pensi sempre a queste cose? >Mi fingo offesa e tornó a sdraiarmi.
<Ehi ehi non ho detto nulla di male. Se sarai il mio capo allora sarai un gradino sopra di me nella scala gerarchica. Cosa stava pensando invece la tua testolina maliziosa? >
Non riesco a trattenere un sorriso e prima che possa rispondergli sento il suono del campanello.
Maledico immediatamente chiunque stia deliberatamente mettendo a rischio tutta la fatica che ho fatto per far addormentare la piccola peste.
Per fortuna dal piano superiore non arriva alcun lamento ed io tiro un sorpiro di sollevo.
<chi può essere a quest'ora? >Gli chiedo corruganfo le sopracciglia.
Lui con un'alzata di spalle si alza avviandosi all'entrata.
<Aiko vieni qui! >Adam mi chiama dopo qualche secondo e il panico mi assale. Mi alzó di scatto e sbatto lo stinco contro il tavolino di legno.
Emetto silenziose imprecazioni stringendo la parte dolente e saltellando su un solo piede raggiungo il mio uomo fermo davanti alla porta splanacata.
Mi avvicino e vedo Amanda bagnata fradicia e con un pessimo aspetto .
Ignoro il dolore alla gamba e mi fiondo verso di lei,la tiro per un braccio costringendola ad entrare.
<Si può sapere cosa è successo? Perché sei bagnata? Dopo mi racconti ora va sotto la doccia. > le ordino ma in risposta la mia amica tira su con il naso e mi abbraccia forte bagnando anche i miei vestiti.
Guardo Adam alla ricerca di aiuto, ma lui in tutta risposta fa spallucce e mi sorpassa<Vado a fare una doccia. >Mi informa sparendo nel corridoio.
Circondo Amanda con un braccio dirigendoci verso il soggiorno e facendola sedere sul divano.
Mi accomodo sulla poltrona in tessuto nero e le prendo una mano tra le mie. <Mi vuoi raccontare cosa è successo? >
<Sono un idiota! >Afferma tra i singhiozzi.
Aspetto in silenzio che continui a raccontare, ma lei non sembra affatto in procinto di farlo, così mi avvicino un altro pò a lei< Amanda cosa è successo? >le domando in tono dolce.
Ammetto che è il tipo di persona che riesce ad ingigantire qualsiasi cosa, però in tanti anni che la conosco non l'ho mai vista in questo e inizio a preoccuparmi.
<Io.... Lui... >scuote la testa e dopo aver preso un lungo respiro riprende a parlare <Era il nostro anniversario e lui lo ha dimenticato. >Mi dice con lo sguardo fisso sul tappeto persiano.
Alzo un sopracciglio e la guardo con aria interrogativa. È possibile che stia facendo tutta questa scenata per una cosa l così piccola?
Prima però che possa porle qualsiasi domanda riprende a raccontarmi <Non mi ha proprio telefonata, neanche un messaggio per tutto il giorno. Così ho spento il cellulare e sono andata al pub per bere qualcosa. Ero davvero arrabbiata capisci? Ero al mio tavolo quando arriva Michael . Così iniziamo a parlare del più e del meno e lui si siede proprio di fronte a me. Dopo qualche minuto volto lo sguardo verso l'entrata e vedo Jack con uno sguardo deluso. Io ho provato a raggiungerlo ma quando sono uscita era già andato via. >Riprende a singhiozzare poggiando la testa sulle mie gambe. <Ho tentato di contattarlo ma ha spento in cellulare >
<Vedrai che non è nulla. >le dico accarezzandole il capo<Non hai fatto nulla di male e quando saprà la verità si risolverà tutto. >
Si alza e punta i suoi occhi rossi nei miei<Ne sei sicura? >chiede speranzosa e con tenerezza,semnra una bambina che ha smarrito la strada di casa .
<Ne sono certa. Però ora vai nella stanza degli ospiti e fai una doccia. Poi una bella dormita e domani sistemeremo tutto. >Le dico aiutandola ad alzarsi <Chiederò ad Adam di chiamarlo>Le propongo e solo in questo momento mi accorgo che lui è appoggiato alla colonna che sostiene l'arco con un sopracciglio alzato e so già che non è d'accordo.
Amanda annuisce e va via.
<Adam... >
<Non ci pensare neanche. >Mi interrompe brusco.
<Ma se non sai nemmeno cosa voglio dierti.>Mi avvicino alquanto irritata .
<Certo! Ti ho sentito e.... no! Non lo chiamerò. Dovresti imparare a non impicciarti negli affari degli altri >Mi rimprovera con le braccia incrociate al petto.
<È la mia migliore amica, non posso di certo lasciare tutto così. >Mi difendo.
<Sono affari loro. >Afferma risoluto.
<Sei proprio senza cuore. Dovresti dormire anche tu nella camera degli ospiti. >urlo puntandogli contro l'indice e dopo averlo guardato truce mi volto per andarmene, ma lui non me lo permette. Mi afferra per un braccio e mi spinge contro la parete strofinando il suo naso nell'incavo del mio collo. <Il mio cuore è solo per mia moglie e per i miei figli. >Soffia sulla mia pelle provocando brividi in tutto il corpo<E se continui sono pronto a punirti qui ed ora >Insinua una mano sottoamia maglietta accarezzando la pancia e salendo fin sopra al seno.
Dopo un attimo di smarrimento recupero la sanità mentale che solo lui è in grado di farmi perdere con un semplice tocco e gli blocco la mano.
<C'è Amanda! > gli duco cercando di allontanarlo.
<se non vuoi dare un meraviglioso spettacolo alla tua amica, non mi sfidare >afferma con un sorriso beffardo sul viso, il sorriso di chi ha vinto. Quello di chi vince sempre. Perché per quanto ci provi sono sempre io ad uscirne sconfitta. Non è possibile che nonostante gli anni passino io non sia in grado di resistere al suo fascino, al suo corpo atletico, alle sue labbra carnose, a quegli occhi ipnotici.......
<OK ok! >Gli dico alzando le mani in segno di resa<Ma cosa ti costa una telefonata? >Lo guardo con gli occhi dolci speranzosa di riuscire ad impietosire un pò il suo animo.
Mi fissa per un paio di secondi e dopo aver sbuffato estrae il telefono dalla tasca dei pantaloni e fa partire la chiamata inserendo il viva voce.
<Adam? >Jack risponde dopo qualche squillo.
<Ehi tutto ok? >chiede l'uomo di fronte a me Inchiodandomi con lo sguardo.
<Se mi stai chiamando per Amanda lascia stare. >Taglia corto lui.
<OK! A domani. >Adam spegne la telefonata ed io lo guardo stranita.
<Cosa fai? >Gli chiedo allargando le braccia
<Non hai sentito anche tu quello che ha detto? >mi domanda con un sopracciglio alzato.
<Si ma non ci hai nemmeno provato .>Lo accuso tentando di afferrare il suo smartphone, ma lui è più veloce di me e lo allontana guardandomi truce.
Con la mano libera mi spinge nuovamente contro il muro, intrappolandomi con il suo corpo.
<Aiko! >Mi rimprovera abbassando la testa di lato. <cosa ti ho detto pochi secondi fa? >
Io stringo i pugni e tento di sostenere il suo sguardo serio e al tempo stesso erotico.
<Ti ho solo chiesto di dialogare con lui non mi sembra chissà cosa?!>
<Ed io ti ho già detto di imparare a farti gli affari tuoi. Conosco bene Jack e quando non vuole parlare nulla può fargli cambiare idea. >mi sposta i capelli dietro all'orecchio e accosta le sue labbra alla mia pelle immediatamente percorsa da brividi<Ti aspetto in camera!>Dice per poi andare via.
Parole cariche di promesse che tutto il mio basso ventre riesce a cogliere all'istante.
Scuoto la testa cercando di ritrovare la ragione e dopo avergli regalato uno sguardo truce salgo le scale raggiungendo la camera degli ospiti.
Amanda è già nel letto con le braccia al petto e gli occhi gonfi.
Entro nel bagno afferro l'asciuga capelli e mi siedo sul materasso di fianco a lei.
Infilo la presa nella corrente e le faccio cenno di avvicinarsi.
Premo il tasto e lascio che l'aria calda la coccoli per un pò .
Stiamo così senza dire nulla per qualche minuto. In realtà non so neanche io cosa fare, perché qualsiasi cosa le direi sono sicura che non mi darebbe ascolto.
Lo so bene. Ci sono passata anche io. Quando pensi che il tuo amore possa essere finito il mondo sembra crollati addosso e anche il più piccolo sassolino diventa un masso gigantesco.
Spengo il phon e la faccio voltare per guardarla negli occhi.
<Ascoltami bene. Tu adesso spegnerai questo piccolo cervello e ti metterai a dormire, poi domani cercheremo insieme Jack e gli racconteremo come sono andate realmente le cose. Va bene? >
Annuisce per nulla convinta così con la mano le alzo il mento e riduco gli occhi a due fessure <Sembra che tu non mi abbia ascoltata bene. Se non farai come dico allora non ti aiuterò a fare nulla. >
Lei sgrana gli occhi e annuisce con un pò troppa enfasi <Prometto che dormirò e farò la brava. >Dice e a me scappa un sorriso di fronte a tanta innocenza.
Le do un bacio sulla fronte e dopo averle augurato la buona notte vado via.
Arrivo davanti alla porta della mia camera e sento l'agitazione aumentare. Le parole di Adam mi tornano alla mente ripetendosi all'infinito.
Abbasso piano la maniglia ed entro nella stanza nello stesso momento in cui lui esce dal bagno coperto solo da un'asciugamano blu.
Butto giù un fiotto di saliva seguendo con lo sguardo una goccia d'acqua che dal collo attraversa il suo torace scolpito andando a sparire tra i peli del pube che la stoffa colorata non è riuscita a coprire.
<Non dovevi dormire nella camera degli ospiti? >Gli chiedo incrociando le braccia al petto e tentando di apparire il più seria possibile.
Se proprio dobbiamo giocare allora facciamolo per bene.
Lui alza un sopracciglio con un sorriso arrogante. Si avvicina a me lentamente mentre io indietreggio accostandomi alla parete.
Adam mi raggiunge poggia una mano sul muro e con l'altra accarezza il mio viso.
<Penso sia arrivato proprio il momento di liberarsi di questo orsetto pietoso. >Afferma togliendomi la maglia del pigiama<Mmmh.... Molto meglio >Dichiara lasciando scivolare le sue dita sulla mia pelle.
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Imprescindibile Come L'amore
RomanceCOMPLETO. "Quasi senza ossigeno esco dall'acqua e torno a respirare,alzo lo sguardo e lui è qui,di fronte a me con i gomiti appoggiati sulle gambe piegate e appena mi vede inizia a ridere. Una risata sonora e bellissima. Ed io mi incanto a guarda...