capitolo 46

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Sento qualcuno punzecchiarmi la spalla,ma poco mi importa perché sono troppo rilassata per svegliarmi.
<Aiko.......Ehi Aiko.....Aiko svegliati.>
Quelli che erano piccoli colpetti adesso sono diventati veri e propri scossoni.
<Mi vuoi uccidere per caso?>
<Se non ti muovi certo che lo faccio.>Mi dice continuando ad aumentare l'intensità dei suoi colpi.
<Lasciami qui.>Le dico con la voce impastata.
<Ah si? E cosa hai intenzione di fare? Girare per l'intero globo?>
Alzo le palpebre quel poco che basta per vederla e per vedere ciò che ci circonda.
Faccio uno scatto alzandomi e andando a sbattere con la testa contro i comandi dell'aria condizionata.
Mi accascio di nuovo cercando di non pensare al dolore<Dove siamo?>
<Aiko ti prego sei esasperante. Siamo in aereo dove dovremmo essere?! Il colpo alla testa ti ha peggiorata fino a questo punto?!>La vedo prendere il proprio bagaglio a mano e incamminarsi lungo il corridoio.
Prendo un lungo respiro e piano piano la mia memoria inizia a tornare.
Mi alzo,mi sgranchisco un po' e seguo la mia amica.
<Certo che quei sonniferi sono proprio il massimo. Hai dormito per tutto il viaggio e svegliarti è stata un'impresa.>Dice Amanda scendendo le scale.
<Sono stati una benedizione,mi sento davvero riposata.>
Entriamo in aeroporto e ci dirigiamo al nastro che trasporta le valige. Trovo una specie di muretto e mi siedo perché le mie gambe sono ancora per metà addormentate.
Faccio un grande sbadiglio fregandomene di coprirmi e osservo la mia amica che con le mani sui fianchi aspetta nervosa il suo bagaglio.
Passano alcuni minuti ed è ancora lì nella stessa posizione con qualche ruga di rabbia in più.

Dopo un altro po' di tempo la vedo sgranare gli occhi e diventare letteralmente rossa in viso.
Mi volto verso destra e sento dentro di me che questo è solo l'inizio di un disastro.
La sua valigia o meglio quello che ne resta è completamente contornata da scotch.
Mi avvicino cauta mentre lei con la bava alla bocca osserva il suo bagaglio.
<Queste persone... queste persone hanno idea di quanto costi?.>
La prende tra le mani come fosse una reliquia<Oh no loro non lo sanno,ma ci penserò io a farglielo capire.>
Si volta e comincia a camminare.
<Amanda?>Provo a chiamarla senza alcun risultato.
A passo svelto la raggiungo,le afferro il braccio per farla fermare.
<Calmati ok? Dov'è finita la tua voglia di relax?>
<Relax? Aiko sei seria? La vedi questa?>Indica l'ammasso di scotch<Qualcuno pagherà.>Vedo la sua palpebra destra tremare,un tic che le viene solo quando è veramente nervosa.
Prima che possa di nuovo partire in quarta la fermo<Non sai neanche di chi sia la colpa,perderemo solo un sacco di tempo.>
Sbuffa sonoramente e poi annuisce.
<Brava! Ne comprerai una ancora più bella e poi questa ormai è fuori moda.>Le sorrido e mi allontano prima che possa colpirmi.
Mi guardo intorno e noto i diversi cartelli direzionali scritti oltre che in inglese anche in una lingua strana.
<Amanda dove ci troviamo di preciso?>Le chiedo curiosa.
<Su un'isola.>
<Grazie fino a qui ci ero arrivata anche da sola.>
<Boh non mi sembrava importante saperlo.>Alza le spalle e ricomincia a camminare.
Mi concedo un sospiro di frustrazione perché più passano gli anni e meno la capisco.
Prendiamo un taxi e in breve tempo arriviamo in hotel. È proprio sulla spiaggia e il mare è incantevole.
In camera approfitto del Wi-Fi gratuito e aspetto che mi arrivino delle notifiche.
La verità è che l'unico nome che vorrei vedere apparire è solo uno e al momento non riesco neanche a pronunciarlo senza evitare di piangere.
Leggo i vari messaggi e mi soffermo sulla chat con Mike
"Ehi amica come stai?"
"Benissimo... non solo sono stata abbandonata dal mio fidanzato adesso sono stata anche trascinata su un'isola sconosciuta dalla mia pazza amica."
....sta scrivendo....
"Ahahaha approfittane per rilassarti un po' e non pensare a niente. Ci vediamo presto. "
Beh se mi aspettavo almeno qualche parole di incoraggiamento mi sono proprio sbagliata.

Spengo il display e lascio il cellulare sul comodino.
Senza fare alcun rumore esco dalla stanza mentre Amanda è impegnata a disfare le valige e in un attimo sono già sulla splendida sabbia calda inspirando a fondo il dolce profumo di salsedine.
Non lo avrei mai detto,ma la sua idea di una vacanza mi serviva davvero.
Le onde accarezzano delicate il bagnasciuga creando un suono armonioso.
Il mare è proprio poesia,riesce a lenire anche il cuore più buio.

Imprescindibile Come L'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora