capitolo 32

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Adam
Certo appena sveglio non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione. Sono seduto di fianco alla nonna di Aiko che continua a lanciarmi sguardi affettuosi e per la prima volta nella mia vita inizio a sentirmi a disagio.
Ero davanti casa sua con qualche minuto di anticipo,dopo aver bussato la nonna mi ha "costretto gentilmente" ad entrare perché la nipote non era ancora pronta. Mi ha fatto sedere al tavolo e mi ha rimpinzato di torta al cocco e adesso ho lo stomaco che fa degli strani gorgoglii.
Di Aiko ancora nessuna traccia,non si tratterà di una tattica per permetterle una via di fuga? Ma prima che possa chiedere a che punto sia,la vedo sbucare dalla porta. Ha ancora il viso assonnato e trascina dietro di se una valigia blu.
<Bongiorno presidente.>Dice trattenendo uno sbadiglio.
<Buongiorno a te. Sei pronta.?>
Annuisce col capo e dopo aver dato un bacio alla nonna ci avviamo alla macchina.
L'autista esce prontamente per prendere la sua valigia e dopo averla sistemata nel portabagagli parte in direzione dell'aeroporto.
Il fatto che per tutto il tragitto non ha fatto altro che guardare fuori dal finestrino senza proferire parola,mi da la certezza che è ancora arrabbiata e mentre camminiamo per raggiungere il gate vorrei prenderla con la forza e costringerla a parlarmi. Invece continuo a fingere che la cosa non mi tocchi,aspettando il momento giusto.
Saliamo sull'aereo e mi siedo al solito posto,Aiko invece si adagia sul sedile più distante da me e anche se la cosa mi infastidisce,faccio finta di nulla.
Apro il mio portatile per terminare un lavoro importante,ma il mio sguardo si posa sempre su di lei,che cerca di smorzare l'agitazione giocando con il telefono. Aspetto che l'aereo prenda il volo e quando siamo siamo abbastanza in alzo prendo il mio pc e mi siedo di fronte ad Aiko che mi guarda accigliata.
<Non mi piace stare solo.>rispondo alla sua domanda inespressa.
Alza semplicemente le spalle e chiude gli occhi sospirando.
Finalmente finisco di scrivere il documento che mi ha tenuto sveglio tutta la notte. Non bisogna mai mandare qualcuno a fare il proprio lavoro perché alla fine ci si ritrova a faticare il doppio. Franck doveva trovare solo un punto di incontro con il nostro possibile socio,invece ha creato solo trambusto.
Mi poggio allo schienale,massaggiandomi le tempie e osservo la donna di fronte a me. Oggi porta i capelli legati in un'alta coda proprio come la prima volta che l'ho vosta e da quel giorno è diventata il mio pensiero fisso. Voglio che lei sia mia,voglio il suo cuore,il suo corpo e la sua anima. I suoi occhi,quegli occhi chs fanno trasparire ogni sua emozione,quegli occhi profondi e che riescono ad incaternarti a loro,devono guardare sempre e solo me.
È tutto nuovo per me,perché non ho mai provato nulla di simile per nessuno e tutt'ora non so cosa fare.
Voglio scoprire tutte le espressioni che ancora non mi fatto vedere.
È come un chiodo fisso,un virus che si è attaccato morbosamente alle mie cellule e non ha intenzione di mollare.
<È così che lavora presidente?>Mi chiede con gli occhi ancora chiusi distogliendomi dai miei pensieri.
<Come fai a sapere cosa sto facendo?>
<Noi donne sappiamo molte cose.>
<E sai anche a cosa sto pensando?>.
<Non sono ancora a quel livello mi dispiace >
<Meno male allora.>
<Sono così terribili i suoi pensieri?>
<Direi eccitanti più che terribili.>
La vedo arrossire e non aggiunge altro.
<Hai ancora paura degli aerei?>
<Chi ha mai detto che ho paura?>Mi chiede altezzosa.
<Beh l'ultima volta non sembravi molto a tuo agio.>
<Sto più che bene>Dice acida.
Poco dopo l'hostess si avvicina.
<Vuole qualcosa presidente?>mi chiede sorridente sbattendomi in faccia la sua quarta abbondante senza vergogna.
<No grazie.>
<E per la signorina?>
<Nulla sta riposando.>
Va via e vedo Aiko trattenere una risata.
<Cosa c'è da ridere?>
<Nulla.>Apre finalmente gli occhi.< Ho visto la causa dei suoi pensieri sconci.>
<È per caso gelosa signorina Morris?>Le chiedo avvicinandomi di più a lei.
<Niente affatto. Voi uomini siete troppo prevedibili. Basta qualche rigonfiamento nelle parti giuste e vi parte l'embolo.Fortunatamente ce ne sono anche di quelli che si accontentano di altro .>
<Come il tuo Mike?>Le chiedo senza ottenere risposta<Se devo essere sincero preferisco le tue.>le dico facendo l'occhiolino.
Arrossisce e borbottando qualcosa di incomprensibile si alza per andare In bagno.
Passano parecchi minuti prima del suo ritorno ed io ne approfitto per guardare il paesaggio. Ormai siamo parecchio in alto, si riescono a vedere solo nuvole e le città sono diventate  macchie poco nitide.
Aiko si siede di nuovo al suo posto e nello stesso momento il suono metallico dell'altoparlante attira la nostra attenzione< Qui è il comandante che parla avvisiamo i signori passeggeri che ci saranno delle turbolenze,vi preghiamo di stare tranquilli.>appena Aiko sente le parole del pilota sgrana gli occhi e affonda le unghie nella pelle del sediolino,si volta verso di me e nel suo sguardo vedo tutta la sua paura.
<Tranquilla le turbolenze sono normali,capitano più spesso di quello che pensi.>
<Stiamo per morire non è vero?> Sembra non mi abbia proprio sentito.
<No! Te l'ho detto è tutto nella norma. Il comandante avvisa i passeggeri per evitare che vadano nel panico a causa delle oscillazione,ma con te ha avuto l'affetto contrario.>
<Sono ancora giovane per morire. Non sono mai stata in Giappone,non ho mai nuotato con i delfini...>
Mi alzo e mi siedo di fianco a lei,è talmente pallida che penso possa svenire da un momento all'altro.
<Aiko guardami. Prendo almeno un volo al mese da otto anni e come vedi sono ancora vivo no?> le sorrido e lei annuisce poco convinta.
Sarà meglio cambiare tattica.
Le prendo la mano e inizio ad accarezzarle il dorso.
<Come mai Aiko?>
<Cosa?>Si gira confusa.
<Aiko è un nome raro è la prima volta che lo sento.>
<Mia madre era amante della cultura giapponese,non faceva altro che elogiare i loro usi. Aiko significa"bambina dell'amore". Mio padre mi ha detto che lei aveva scelto questo nome ancor prima che mi concepissero.>La vedo rilassarsi.
<È bello dare un significato ad ogni nome. Ogni persona è diversa. È per questo che vuoi andare in Giappone?>
<È stata lei a trasmettermi questa passione,vorrei visitarlo almeno una volta.>
<Ti prometto che andremo.>
<Perché dovrei venire con lei signore?>
<Perché sono l'uomo più affascinante sulla terra e tu non puoi proprio starmi lontana.>le dico sfrontato.
<Noto che il suo ego ha fatto passi da gigante.>
<Sto dicendo solo la verità.>
Mi guarda inarcando un sopracciglio<Penso davvero che lei debba scendere dal piedistallo e guardare le cose dal punto di vista giusto.>
<Mi stai dicendo che mi sbaglio?>
Prendo il suo viso tra le mani.<Che non ti piaccio almeno quanto tu piaci a me?>sfioro il suo naso con il mio. Sento il suo respiro affannato,per quanto voglia negarlo il suo corpo la contraddice.
<Vorresti dirmi che in questo momento la mia vicinanza non ti fa alcun effetto?>Continuo.
<Aiko...>
L'aereo fa un movimento brusco e stavolta le sue unghie si conficcano nella pelle del mio avambraccio.
<Cos'è un terremoto?> mi chiede ormai in preda al panico.
<Siamo su un aereo,è un'oscillazione dovuta alla turbolenze.>le rispondo calmo.
<Gliel'avevo detto che saremmo morti.>
<Sta tranquilla non stiamo per...>
<Lo so ora succederà come nei film precipiteremo nell'oceano e gli squali mangeranno i nostri cadaveri.>
<Impossibile! Stiamo sorvolando il continente .>
Mi guarda con le lacrime agli occhi <Ancora peggio,non ci sarà alcuna possibilità di salvarci.>
<Okay facciamo così. >le dico sospirando<Vado di là a vedere se hanno un sonnifero così ti addormenterai.> Sta mettendo ansia anche a me.
<Bene almeno sarà una morte indolore.>Cavolo quanto è melodrammatica.
Vado nella cabina e l'hostess di prima appena mi vede sobbalza.
<Mi dica signore come posso esserle utile?>Mi chiede seducente.
<Avete per caso dei sonniferi?>
<Certo> Si avvicina ad un mobile e dopo averlo aperto mi passa la scatolina trattenendo un po' di più la sua mano sulla mia.
Mi dispiace per lei ma l'oggetto dei miei desideri è a qualche metro da me non farò l'idiota proprio adesso.
La ringrazio e torno da Aiko che ormai è completamente fuori controllo. Le porgo la pastiglia e la bottiglietta d'acqua.
<Presidente. >Si rivolge a me seria.
<Se dovessi morire dica a mia nonna che la amo>
<Aiko se muori tu lo faccio anche io dato che siamo sullo stesso aereo> Le dico esasperato.
<Ah già.>
Dopo un po' mi guarda di nuovo. <Pensa che debba lasciarle qualcosa di scritto?>
<Potresti semplicemente andarle in sogno e dirle tutto.>
<Ha ragione,infesterò anche i sogni di Amanda e Jack, sarà divertente.>
Detto questo si appoggia allo schienale e chiude gli occhi,dopo pochi secondi capisco dal respiro pesante che sì è già addormentata.

<Avvisiamo i signori passeggeri di allacciare le cinture perché prossimi all'atterraggio.> La voce dell'hostess mi sveglia.
Non mi ero reso conto di avere tanto sonno,ma vedere il viso addormentato di Aiko ha fatto addormentare anche me.
Mi avvicino a lei in silenzio e accarezzandole la guancia cerco di svegliarla.
Dopo quattro tentativi non ricevo altro che mugolii,decido di provare un'ultima volta altrimenti userò le maniere forti,ma fortunatamente apre gli occhi.
<Presidente? Sono felice che lei sia ancora vivo.>Mi dice con la voce ancora impastata di sonno.
<Si lo sono anche io. Devi allacciare le cinture stiamo per atterrare.>
La vedo concentrarsi ma il movimento delle sue mani è troppo scordinato,così prendo i ganci della cintura e la lego io. Volto lo sguardo e il suo viso è a soli pochi centimetri dal mio.
Le mie labbra si avvicinano alle sue e finalmente riesco a sentire di nuovo il suo sapore. Senza farsi pregare schiude la bocca e fa incontrare le nostre lingue.
Come le altre volte il mio corpo è scosso da brividi,desidero questa donna come non ho mai desiderato nessuno. Si è impossessata della mia mente e quando è tra le mie braccia sento una sensazione di pienezza.
Le nostre lingue danzano,si scontrano è palese che entrambi aspettavamo trepidanti questo momento. Incastro le mie mani nei suoi capelli e la spingo più vicino a me.
Mi stacco da lei che mi guarda confusa.
<Era solo il bacio del buongiorno,bella addormentata!>
Lei mi sorride e imbarazzata volge lo sguardo fuori dal finestrino.

Imprescindibile Come L'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora