Faccio vagare lo sguardo nell'immensa sala dai grandi lampadari scintillanti e pavimento in marmo lucido. Tutto qui ostenta ricchezza. Osservo le persone sedute ai tavoli e ognuno di loro ha indosso migliaia di dollari in abbigliamento. Sono per lo più uomini sulla cinquantina in compagnia di ragazze con abiti molto succinti. Quando guardo l'ultimo tavolo sulla destra, l'unico un po' più appartato li vedo. Natasha intenta a parlare al telefono arriccia una ciocca di capelli intorno al dito e Adam bellissimo nel suo abito scuro ha lo sguardo perso nel vuoto. Alza la testa proprio nello stesso istante e quando ci nota il suo viso sembra illuminarsi. A quanto pare la compagnia della sciocca gallina non lo appaga granché. Fa vagare il suo sguardo su tutto il mio corpo ed io mi sento andare a fuoco.
Devo appuntarmi di ringraziare Amanda per la scelta del vestito. Non sbaglia mai.
<La mia sexy fidanzata ha attirato l'attenzione di tutto il genere maschile nel locale. Sono un po'geloso.>Jack mi sussurra all'orecchio divertito. Stacco gli occhi da quelli di Adam e adesso sento anche io accorgo che mi stanno osservando. Con la testa bassa continuo a camminare e il disagio non fa altro che aumentare .
Jack mi prende per mano e con un sorriso rincuorante mi circonda la vita con un braccio. In un attimo annulla tutto il mio nervosismo e senza lasciarmi mi accompagna fino al tavolo.
L'oca mette giù lo smartphone e si volta anche lei nella nostra direzione. Il suo sguardo lascia trapelare stupore, ma anche una nota di stizza . Con ogni probabilità non si aspettava che mi sarei presentata e che avrei accettato la sua sfida .
Dietro alla facciata di sicurezza e tranquillità però si nasconde solo paura ed imbarazzo. Certo al momento vorrei essere persino il sacrificio di una setta satanica pur di non essere qui, ma il mio orgoglio non se la sente di perdere.
<Buonasera e scusate il ritardo.>Inizio la conversazione assumendo un sorriso forzato e celando l'agitazione.
<Nessun problema.> Commenta lei squadrandomi dalla testa ai piedi.
Arriccia persino il naso e Dio sa quanto mi sto trattenendo dal tirarle quelle extension ossigenate.
Prendiamo posto al tavolo e il cameriere porta subito del vino. C'è un silenzio imbarazzante e lo sguardo di Adam fisso su di me non aiuta.
<Allora ragazzi come vi siete conosciuti?>Natasha posa il suo smartphone, anch'esso pieno di brillanti e poggia il mento sulle mani incrociate.
Io mi ritrovo a boccheggiare perché non avevo pensato alla domanda più prevedibile del mondo. Ed ora cosa mi invento?
Mentre sono sull'orlo di una crisi di nervi, la mano calda di Jack si intreccia con la mia appoggiata al tavolo e con dolcezza inizia il racconto. <In realtà è stato più uno scontro che un incontro.> Lo osservo confusa e allo stesso tempo grata<Quella mattina ero un po' nervoso e rimasti soli nell'ascensore ho iniziato a dirle cose per nulla gentili , non che avessi del rancore nei suoi confronti è solo che senza un motivo apparente diventò lei il bersaglio della mia rabbia. Lei, invece di demoralizzarsi ,me ne ha dette di tutti i colori. Da quel momento ho capito che non era come tutte le altre, quindi appena possibile la raggiungevo nel locale dove lavorava solo per poterla vedere. Una sera quando notai un ragazzo provarci spudoratamente mi sono avvicinato e volevo farlo allontanare da lei ,ma anche in quel caso non me l'ha data vinta e mi ha lasciato lì come un sacco di patate. Così ho deciso di portarla con me a Dubai, purtroppo però il tempo trascorso insieme è stato poco e ci sono state delle incomprensioni,ma il nostro rapporto è comunque in piedi e si consolida giorno per giorno.>Si gira e mi lascia una carezza sul viso, io invece sono senza parole. Ha raccontato per filo e per segno tutta la storia con Adam, omettendo dei particolari ovviamente e sembra che anche Adam sia stupito, e lo guarda con aria interrogativa.
<Wow che bella storia>afferma Natasha cercando di metterci dell'entusiasmo, ma fallendo miseramente.La serata prosegue tranquilla, io che mi ingozzo di questi piatti succulenti e la gallina che non fa altro che pavoneggiarsi e strusciarsi su Adam. Quanto vorrei avere gli occhi di Superman e mandarla a fuoco con uno sguardo. Ho provato a farlo più di una volta, il risultato però è sempre stato lo stesso.
<Aiko? Ehi Aiko?>Jack mi scuote dai miei pensieri.<Tutto bene?>
<Si certo scusami, stavo pensando a Superman.>Quando mi accorgo di averlo detto ad alta voce vorrei sprofondare sotto terra.
<Perché Superman?>Chiede come un serpente Natasha.
<Oh niente di importante, ieri sera ho visto un film con lui come protagonista e mi è sembrato che Jack gli somigliasse molto: buono, gentile, forte.>Salvata in calcio d'angolo, devo complimentarmi con me stessa.
Le squilla il telefono e si allontana per rispondere.
<Non vi avevo detto di non venire?>Ci chiede furioso Adam.
<Perché mai non avremmo dovuto?! Posto fantastico, cibo divino e compagnia ... beh non trovo al momento alcun aggettivo adeguato. >Prendo il calice di vino e ne bevo un lungo sorso. Vedo con la coda dell'occhio Jack che cerca di trattenere una risata.<Poi se abbiamo rovinato la sua serata romantica, con la sua... mmm... simpatica fidanzata ci dispiace leviamo subito il disturbo.>
<Oh no non preoccuparti, non disturbate e poi c'è il dopocena che è tutto per noi non è vero amore?> Natasha è tornata e in un attimo infila la lingua nella sua bocca, nello stesso istante Jack prende il mio viso tra le sue mani e mi costringe a guardarlo per evitarmi la schifosa scena. <Aiko mi sembri un po' stanca che ne dici se andiamo via?>
<Si.>Riesco a rispondere con un filo di voce ancora sotto shock.
Come un'automa ringrazio per la splendida serata senza incrociare i loro sguardi e ci avviamo alla macchina.
Non pensavo potesse farmi così male, in fondo mi sono abituata all'idea che abbia una fidanzata, ma vederli pomiciare davanti ai miei occhi mi ha fatto sentire un dolore sordo nel petto.
Finalmente fuori dal locale riempio i polmoni di ossigeno e cerco di rilassarmi.
<Tutto bene?>
<Beh si a parte l'immagine della sua lingua infilata nella sua bocca che ho ancora impressa davanti agli occhi, posso dire che sto bene.>
Quando svolto l'angolo per andare dove è parcheggiata l'auto Jack mi prende per mano e mi conduce in un bar. Oh meglio non è un bar, ma una di quelle pasticcerie piene di dolci super calorici. Guardo le vetrine e sento che a breve potrebbe uscire la bava dalla mia bocca . Jack mi guarda e inizia a ridere.<Sapevo che questo ti avrebbe tirato su di morale. Prendi tutto quello che vuoi offro io.>
Guardo di nuovo tutto il ben di Dio che ho davanti e mi fiondo ad abbracciarlo. Se potessi lo sposerei, se solo non fossi così masochista.
Entriamo e ci accomodiamo all'unico tavolino libero, ordino due fette delle torte più cioccolatose che ci siano e aspetto trepidante.
Dopo aver assaporato lentamente la bontà dei dolci guardo l'uomo di fronte a me<Sei fidanzato Jack?>
<No>
<Perché?>
<Perché? Non saprei.>Mi risponde alzando le spalle<Nessuna mi ha mai preso a tal punto. Sono il tipo che o tutto o niente. Se devo stare con qualcuna voglio anima, corpo e cuore.>
<Quindi sei un po' un tipo all'antica?>
<Se la vuoi mettere così, si sono all'antica.>
Prendo il cellulare e invio un messaggio a Jack poi gli dico<Sono molto stanca vorrei proprio tornare a casa, ma è ancora presto per te. Ti ho appena inviato il numero di Amanda, potresti chiamarla e terminare la serata con lei. Mi accompagni a casa e ti fermi alla porta qualche metro più in là che ne pensi?>Mi guarda come se fossi pazza.<Ascoltami, mandale un messaggio e poi decidi. Chiedile se vuole prendere un drink con te, come amici ovviamente.> allargo le braccia non mi sembra una cosa così difficile. Mi sorride e le invia immediatamente il messaggio. Torniamo all'auto e lungo il tragitto arriva la risposta affermativa di Amanda. Sapevo che non se lo sarebbe mai fatto scappare, già la immagino in pigiama che inciampa per la casa cercando un outfit adeguato.
Ferma il veicolo davanti casa e dopo avergli fatto mille raccomandazioni, lo saluto ed entro. La nonna si affaccia dal salone guardandomi con attenzione<Chi sei tu e cosa ne hai fatto della mia nipotina scialba e annoiata?>Chiede seria ed io non riesco a trattenermi dal ridere.
<Cosa fai ancora in piedi?>
<Stasera trasmettono Titanic ed io non posso non vederlo, solo che finisce davvero tardi.>
<Vado a cambiarmi e vengo a guardarlo con te.>
Quel film è il nostro appuntamento fisso, lo guardiamo insieme ogni volta come se fosse la prima.
Salgo in camera e finalmente posso liberarmi di questo vestito, sciolgo i capelli e mi strucco velocemente. Scendendo le scale ricevo un messaggio:
Adam
"Sono fuori casa tua"
Mi fermo sul gradino afferrando con forza la ringhiera, rileggendo queste quattro parole un migliaio di volte. Perché è qui? E Natasha? Mi sorgono infinite domande e il mio cuore ha improvvisamente accelerato.
<Nonna vado un attimo fuori.>
Senza aspettare la sua risposta esco dalla porta e lui è davvero qui, appoggiato alla sua macchina con le braccia incrociate e lo sguardo rivolto a me.
Sento le gambe molli e a fatica mi avvicino a lui.
<Mi dica signore,è successo qualcosa?>
<Si ti avevo ordinato di non venire e tu cosa fai?>
<Io cosa faccio? Punto primo io non ricevo ordini da lei che non siano prettamente inerenti al lavoro.
Punto secondo la sua dolce fidanzata ci ha invitati e mi sembrava sgarbato rifiutare. Cosa le da tanto fastidio signore?>
Se vuole litigare sono più che pronta.
<Tu non puoi capire.>
<Si lo so è complicato e tutte le altre stronzate che tu e Jack riuscite a dire. Non mi interessa minimamente che cosa nascondete o altro. Se voglio andare ad una cena io vado, e togliti dalla testa che io accetterò mai degli ordini da te.>Il mio tono di voce è leggermente alto e faccio a meno anche del lei che mi ero imposta di dargli. Sono troppo arrabbiata per darmi un contegno, giro sui tacchi e torno alla porta. Lui in un attimo è dietro di me, mi prende per un braccio, mi fa girare e mi bacia. Tutta la determinazione che avevo un attimo fa svanisce e non posso fare a meno che assecondarlo. La sua bocca sulla mia, la sua lingua...ma in un istante l'immagine delle sue labbra che solo pochi minuti fa erano avvinghiate a quelle di Natasha mi fa tornare alla realtà.
In modo sgarbato lo spingo e dopo avergli urlato un vaffanculo con tutta l'anima entro in casa.
Mi siedo sul divano e sento ancora il suo calore sulla mia pelle, quanto vorrei che le cose fossero più semplici. Tra tutti gli uomini presenti al mondo dovevo innamorarmi proprio di quello più complicato?
Anche Jack e Rose in questo momento mi fanno capire che non c'è alcun lieto fine nella loro storia e così è nella mia.
Dopo aver pianto con mia nonna per la fine del film, come le altre venti volte in cui lo abbiamo visto, le do la buonanotte e vado in camera mia.
Prendo il telefono e ci sono diversi messaggi. Amanda mi ha inviato un selfie con Jack sembrano felici e spero che almeno per loro tutto vada bene. Guardo l'altro messaggio è Adam "Eri bellissima stasera"
Come se questo cambiasse le cose tra noi rido come un'ebete per il complimento, ma alla fine è sempre meglio di niente no?! Con un peso enorme nel cuore mi addormento sperando che le cose possano presto cambiare.

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Imprescindibile Come L'amore
RomanceCOMPLETO. "Quasi senza ossigeno esco dall'acqua e torno a respirare,alzo lo sguardo e lui è qui,di fronte a me con i gomiti appoggiati sulle gambe piegate e appena mi vede inizia a ridere. Una risata sonora e bellissima. Ed io mi incanto a guarda...