capitolo 17

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Con un sospiro di sollievo mi rendo conto che tra meno di trenta minuti potrò ritornare a casa. Per poter finalmente fare una doccia rilassante e mangiare una delle pietanze fantastiche della nonna.
Dopo aver preso l'ennesimo caffè dalla saletta il telefono inizia a squillare.
<Ufficio del presidente Bennet.>
<Si Aiko? Sono Margaret della reception qui c'è una donna bionda che tra un po' caccia fumo dalle orecchie per quanto è arrabbiata. Dice di essere la fidanzata del presidente,ma io non ne so nulla,ne l'ho mai vista, quindi senza autorizzazione non posso farla passare.>
<Fammi parlare con lei>
<Vi volete muovere a farmi passare appena lo dirò ad Adam vedrete cosa succede.>mi grida contro con la sua voce stridula.
<Mi scusi signorina potrebbe dirmi suo nome?>Chiedo cercando di mantenere la calma.
<E tu chi diavolo sei?>
Deve essere per forza lei,nessuno è  tanto odioso<Sono la segretaria del presidente.>
<La segretaria? E da quando ha la segretaria? perché non ne so nulla?>
Sto perdendo la pazienza<Signorina il suo nome?>
<Natasha>sbuffa sonoramente.
<Bene la ringrazio,mi può passare la receptionist?>
<Aiko?>
<Margaret falla passare.>Le dico passandomi una mano sulla faccia.
Ecco come rendere una giornata penosa in una veramente di merda.

Provo a contattare Adam direttamente dal telefono,ma non riesco. Ora mi tocca andare nel suo ufficio.
Busso e dopo avermi dato il consenso apro la porta.
<Signore...>Ma lui non alza gli occhi da ciò che sta leggendo.<Sta salendo la sua fidanzata.>
Alza il viso di scatto<Perché non me lo hai detto prima?>
<L'ho appena saputo e a quanto pare l'interfono non funziona.>
Si passa una mano tra i capelli infastidito,dietro di me sento il rumore dei tacchi che si muovono velocemente. Senza neanche rendermene conto la biondona si fionda addosso ad Adam e lo bacia appassionatamente. Mi volto prima di mettermi a vomitare sul pavimento.
<Tu segretaria>Mi ferma con la sua voce acida  Natasha.
Sfodero il mio migliore sorriso e la guardo. Appena mi riconosce resta shoccata.
<Tu cosa ci fai qui?>Mi chiede schifata.
<Come le ho già detto sono la segretaria del signor Bennet.> le rispondo con un sorriso forzato,la sua presenza è fastidiosa.
<Perché proprio tu?>
Forse Jack sentita l'oca starnazzante ha deciso di dare un'occhiata ed ora mi affianca. Ricordandomi della messa in scena di Dubai,lo prendo sotto braccio facendogli sfiorare il mio seno con l'avambraccio<È un bene che il mio fidanzato sia anche il migliore amico del presidente. Ora vi lasciamo soli,vogliate scusarci.> chiudo la porta alle nostre spalle e vado nella saletta,in questo momento non ho bisogno di un caffè,ma di qualcosa di forte.
<Che ci fa lei qui?>Mi chiede sottovoce Jack.
<Mi ha chiamata Margaret del piano terra disperata perché Natasha voleva salire a tutti i costi. Scusa ma se è la sua fidanzata perché non voleva che venisse qui?>
<La storia è complicata,questo era l'unico luogo in cui lei non veniva a rompere.....la quiete,ma a quanto pare non sarà più così.>
<Io davvero non capisco.>e confusa più che mai torno al mio posto.

Dopo pochi minuti escono dall'ufficio,lei avvinghiata al suo braccio. Ora che la guardo meglio ha le labbra quanto due gommoni,gliele hanno rifatte e anche molto male, e ha delle unghie che oltre ad essere eccessivamente lunghe sono anche pericolosamente appuntite. Penso possano essere definite delle vere e proprie armi.
Faccio finta di visionare dei documenti cercando di evitare di guardarli,ma la loro camminata si ferma proprio davanti a me.
<Asia?>Alzo lo sguardo e l'oca sta parlando con me.
<Mi chiamo Aiko.>
<Si si.>Fa un gesto con le mani per far capire quanto poco le importi sapere il mio nome.<Noi stavamo andando a cena perché tu e il tuo fidanzato non venite con noi?>
Questa non me l'aspettavo,guardo prima Adam e poi Jack entrambi mi stanno dicendo con lo sguardo di rifiutare,ma quando vedo il viso trionfante di Natasha non posso non accettare la sfida.
<Per me non c'è alcun problema,tu che ne dici amore?>Mi volto verso Jack che è diventato pallido.
<Certo sarà un piacere.>Dice lui.
<Più tardi Adam ti manderà un messaggio con l'indirizzo.> dice trascinandolo nell'ascensore e appena le porte si chiudono Jack mi guarda furibondo<Che cosa ti è saltato in mente?>
<L'hai vista come mi stava sfidando? Se non avessi accettato avrebbe vinto lei e non posso permetterlo.
Bene adesso accompagnami a casa devo farmi bella per la serata.> In questo momento però anche io mi chiedo perché l'ho fatto.

Imprescindibile Come L'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora