capitolo 10

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È gia giorno allungo un braccio sul materasso con gli occhi ancora chiusi e lo trovo vuoto. Guardo nella stanza alla ricerca di Adam, ma sembra già essere uscito.
Mi concedo un sospiro triste perché, nonostante tutto, avrei voluto svegliarmi con lui al mio fianco. Lo so non dovrei avere questo tipo di desiderio, non dopo quello che ho scoperto. Però a quanto pare il mio lato masochista è decisamente più forte rispetto a tutto il resto.Faccio uno sbadiglio e prendo il telefono. Sul display appare un messaggio di Jack:«Quando sei pronta andiamo a fare colazione ti aspetto nella hall.»
Mi viene da sorridere perché se mai avessi avuto un fratello, lo avrei voluto esattamente come lui :dolce, premuroso, forte. Non mi ha mai lasciata sola e in modo quasi impercettibile è sempre riuscito a tirarmi su di morale.
Mi preparo in fretta e lo raggiungo.

<Alla buon ora!>Mi accoglie sorridendo.
<E questo sarebbe il tuo buongiorno? Non lo sai che le principesse si fanno attendere?>Incrocio le braccia al petto fingendomi offesa.
Si alza e mi bacia la mano come un gentiluomo<Vogliate scusarmi principessa sono stato alquanto maleducato.>
Entrambi ridiamo e  andiamo a fare colazione. Per la prima volta  mi racconta un po'di sé. Di come si erano conosciuti delle tante "marachelle", giusto per minimizzare un po'i loro misfatti, compiuti insieme e che  prontamente venivano nascoste dai loro genitori. Perché più sei ricco e meno problemi avrai.
Trascorro una bella mattinata in sua compagnia, è piacevole parlare con lui e mi sembra di conoscerlo da sempre.

Arrivati in spiaggia capisco che anche oggi Adam non si farà vedere. Non riesco proprio a capire la necessità di portarmi con lui. È venuto a casa mia, mi ha obbligata a seguirlo e poi mi lascia completamente sola. Da quando siamo qui avrò trascorso al massimo un paio d'ore in sua compagnia. Quindi proprio non riesco a capire cosa gli ronzi per la testa.
Più ci penso e meno lo comprendo. Mi libero del vestito e mi tuffo nell'acqua fresca. Nuoto cercando di liberare la mia mente da tutti i pensieri negativi. Dopo il pomeriggio di ieri ho una sensazione che proprio non vuole abbandonarmi e sento ancora la paura di quegli attimi.
La resistenza dell'acqua mi fa spingere con maggior energia e il dover essere più forte di lei mi fa dimenticare di tutto il resto.
Quando esco mi stendo sul lettino e prendo un po' di sole mentre Jack a qualche passo da me parla al telefono. Chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi, ma la mia lista di sfortune a quanto pare non è ancora terminata.
Ad un tratto sento solo qualcuno urlare "attenta,attenta!" e prima che possa capire cosa sta succedendo, il mio viso viene colpito con una violenza inaudita. Mi copro il naso con le lacrime agli occhi.
Se non si è rotto poco ci manca.
È un dolore pazzesco e voglio solo uccidere chiunque sia stato ad attentare alla mia vita.
Noto qualcuno camminare nella mia direzione, ma con la vista sfocata non riesco a capire di chi si possa trattare. Strofino gli occhi per cercare di vedere meglio e davanti al mio lettino si presenta  un bellissimo ragazzo :biondo, occhi azzurri, fisico palestrato, insomma un sogno vero e proprio.
Mi sorride un po' imbarazzato<Scusami davvero ho lanciato troppo forte. Ti fa male?>
No figurati sulla mia faccia è stata appena lanciata con violenza una palla di cannone, non sento assolutamente nulla!
<Si si tranquillo,non mi ha fatto nulla.> Gli regalo il miglior sorriso che questo immenso dolore mi permette di fare.
Certo potrei fingere di stare male per poter essere curata da lui, ma non penso sia il caso e non sono neanche dell'umore adatto.
<Sono davvero dispiaciuto. Per farmi perdonare ti invito a cena questa sera che ne dici?>
Ma dico io non potevi colpirmi ieri?
<Tra poche ore ho il volo per tornare a casa. Grazie lo stesso.>
Sembra davvero deluso. Mi saluta e torna a giocare con gli altri.
Mi volto e vedo Jack che cerca di trattenere una risata.
<Ho la faccia che va a fuoco e tu ridi?>
<Si perché succede sempre tutto a te.>continua a sghignazzare attirando l'attenzione di quei pochi che non avevano assistito alla scena.
Io metto il broncio e torno a riposarmi.

Imprescindibile Come L'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora